venerdì 9 ottobre 2020

Recensione: L'Isola dell'amore - Sarah Morgan

Ciao a tutti. Il secondo post riguarda ahimè una recensione negativa: io amo Sarah Morgan, di cui ho già letto e recensito altri romanzi ma, con la sua ultima opera, L'Isola dell'amore, ha fatto davvero un buco nell'acqua... 

TITOLO: L'isola dell'amore
AUTORE: Sarah Morgan
COLLANA: eLit Romance
PREZZO (CARTACEO): /
PREZZO (EBOOK): 3,99€
TRAMA: Kimberley Townsend ha bisogno di aiuto e l'unico a cui può chiederlo è il suo ex: il milionario brasiliano Luc Santoro. Lui è convinto che le manovre della donna siano dettate dalla sete di denaro, ma decide di aiutarla. Ma a una condizione: lei dovrà "dormire" con Luc, finché lui vorrà nella sua villa sul mare.


Anche le autrici migliori possono inciampare... È successo anche a una delle migliori scrittrici di romance in circolazione, Sarah Morgan, che con il suo L'isola dell'amore ha deluso le mie aspettative. È vero che questa non è un'opera come quelle a cui Sarah Morgan ci ha abituato: L'isola dell'amore è poco più che un romanzo breve, dato che conta appena centoventi pagine. È vero, la lunghezza non è tutto, ma, in questo caso, la brevità del libro si traduce in uno scarso sviluppo della storia, che si svolge a velocità doppia rispetto alle altre opere della stessa autrice e che, talvolta, sfocia nell'assurdo.
La vicenda infatti riguarda il personaggio di Kimberley, una ragazza madre, che si trova a dover chiedere aiuto al suo ricchissimo ex, Luc Santoro, quando suo figlio viene minacciato da un ricattatore. Luc è bellissimo e ricchissimo, ma, di fatto, è un uomo delle caverne: allergico alle relazioni stabili, nei confronti di Kimberley sfoggia un complesso ossessivo-possessivo a tratti disturbante, però, al tempo stesso, la accusa di essere solo un'arrampicatrice sociale, arrivando anche a rinnegare la paternità del figlio avuto con la ragazza. Tuttavia, a causa del ricatto che mette in pericolo la vita del suo bambino, Kimberley è costretta ad accettare la proposta di Luc: cinque milioni di dollari in cambio di due settimane da sola con lui nella sua isola tropicale. Ed è qui che la storia diventa una scopiazzatura delle Cinquanta Sfumature di Grigio: chissenefrega se lui è un mezzo maniaco e l'ha insultata fino a due pagine prima, Kimberley non può fare altro che arrendersi a lui e concedersi per due settimane in una location da sogno, fino a quando arriva, come un fulmine a ciel sereno, la redenzione del protagonista maschile, che da scapolo scapestrato diventa padre e fidanzato modello. In tutto questo la vicenda del ricattatore passa in secondo piano, fino a una risoluzione che, sinceramente, definire deludente è un complimento.
Il fatto è che la storia, per quanto già sentita, poteva anche non essere male, ma che il numero di pagine non le lascia spazio per svilupparsi a dovere: i personaggi cambiano caratterizzazione in due pagine e l'autrice preferisce porre l'accento non sul cambiamento di lui bensì sulle loro nottate calienti. Luc Santoro, inoltre, è un uomo davvero insopportabile, almeno per il 90% del romanzo: chiunque sarebbe scappata di fronte a lui a gambe levate, tranne Kimberley che, nonostante venga trattata alla stregua di un oggetto per metà libro, si strugge e si tormenta per lui.
Il massimo che posso salvare è lo stile: sì perché almeno L'isola dell'amore si legge in fretta e non impegna troppo i neuroni del lettore. Certo, nulla a che vedere con gli altri libri di Sarah Morgan che ho letto, che possono contare su una scrittura anzi, più in generale, su una qualità letteraria di un altro livello.
Dunque, la mia valutazione è di due stelline e mezzo. Sono rimasta perplessa di fronte a questa storia ma ci sta che non tutti gli scritti di un autore che amiamo siano soddisfacenti, soprattutto se sono brevi e frettolosi come l'Isola dell'amore. In ogni caso io so che le capacità di Sarah Morgan sono altre e spero che i suoi prossimi romanzi siano all'altezza delle aspettative.


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