Ciao a tutti. In questo secondo post di oggi parleremo di un genere italiano: la "novelization", cioè trasposizione letteraria, di un'opera in questo cinematografica, ossia lo spin off Solo: A Star Wars Story, riproposto sotto forma di romanzo con alcune scene inedite.
AUTORE: Mur Lafferty
COLLANA: Oscar Fantastica
PREZZO (CARTACEO): 16,00€
PREZZO (EBOOK): /
TRAMA: Da decenni Han Solo è uno dei personaggi più amati dai fan di "Star Wars". Ma chi era prima di incrociare la strada dei cavalieri Jedi? Quali avventure lo hanno portato fino alla taverna dello spazioporto di Mos Eisley? Il giovane Han è un sognatore: sogna di innalzarsi nello spazio al timone di una nave stellare e di lasciarsi alle spalle la patria, Corellia, uno sporco pianeta industriale, e una vita di povertà e crimine, agli ordini della sinistra Lady Proxima e della sua brutale banda. Può contare unicamente sulla sua ragazza, Qi'ra, e sulla sua fortuna. Quando perde entrambe, non gli resta che unirsi all'Impero, nel disperato tentativo di trovare una nave per tornare a salvare Qi'ra. Ma la Marina Imperiale non fa per lui: diserta e si tuffa in un losco mondo popolato da contrabbandieri, giocatori d'azzardo e truffatori. È qui che conosce l'affascinante e astuto Lando Calrissian; inizia un'improbabile amicizia con un irascibile wookiee di nome Chewbecca; e vede per la prima volta il Millennium Falcon. Il resto è ormai leggenda.
Confessione,
confessione: nonostante mi piaccia tanto il franchise di Star Wars, sono
rimasta poco aggiornata con le uscite recenti. Perciò non ho visto Solo: A Star
Wars, dunque non posso dirvi quanto sia estesa o differente dal film questa
"extended version" scritta da Mur Lafferty, una scrittrice americana
nota per i suoi podcast sul genere fantasy/fantascientifico.
In
realtà, proprio come per il film, il libro non rivela tutti i particolari della
vita di Han Solo: si concentra su alcuni aspetti come, ad esempio, il primo
incontro con Chewbacca o il modo in cui ha ottenuto il Millennium Falcon, ma
non da accenni concreti sulla famiglia d'origine di Han o su cosa sia accaduto
a Qi'ra dopo il finale. Immagino che questi aspetti o rimarranno avvolti nel
mistero o, soprattutto per Qi'ra, verranno approfonditi in seguito in altri
libri (o serie tv, o fumetti...), ma devo dire che, specialmente in un caso
come questo in cui conosciamo già, a larghe linee, come andrà a finire la
vicenda principale, la scelta di un finale così aperto non mi ha fatto
impazzire.
Locandina 1 |
Però
posso dirvi che, nonostante tutto, questa versione di Solo, su carta anziché su
pellicola, mi è piaciuta lo stesso anche, e soprattutto, perché viene meno
quello che, a mio avviso, era il più grande problema della trasposizione
cinematografica di Solo: il non avere Harrison Ford a interpretare il
protagonista.
Infatti
per me Harrison Ford È Han Solo e, seppur comprendendo il fatto che un attore
di settanta anni non possa ringiovanire magicamente per interpretare la
controparte più giovane di uno dei suoi ruoli più iconici, ero restia a vedere
un attore, il seppur bravo Tizio Caio, nei suoi panni.
Con
il romanzo invece basta chiudere gli occhi, sforzare un po' l'immaginazione, ed
è un attimo vedere un giovane Harrison Ford dare il volto al protagonista di
questa avventura.
Solo,
infatti, ripercorre la giovinezza di Han Solo, dall'adolescenza sul pianeta
Corellia, dove si dedicava alle scorribande e ai furti insieme all'amica Qi'ra,
alla giovinezza, prima come soldato imperiale e poi come fuorilegge impegnato
in imprese fuori dal comune come quella, memorabile per i fan della trilogia
originale, che l'ha portato a percorrere la rotta di Kessel in 12 parsec.
Locandina 2 |
Per
quanto riguarda la scrittura devo dire che il modo di scrivere di Mur Lafferty
è molto scarno e non so se questo effetto sia voluto o meno. Il fatto è che
l'autrice avrebbe potuto sfruttare il meglio il fatto che stesse scrivendo un
romanzo e non un film, ponendo più l'accento sull'introspezione dei personaggi
e su quegli aspetti che mezzo cinematografico non riesce ad approfondire.
Invece
l'intero risultato è molto cinematografico: c'è tanta azione e tanti scontri,
ma i momenti introspettivi, nonostante l'uso di un narratore in terza persona,
sono limitati al solo Han Solo.
Quali
sono le emozioni di Qi'ra? Cosa ha provato Lando nei momenti per lui più
difficili? E Beckett?
Un
romanzo avrebbe potuto regalarci più approfondimento su questi personaggi
comprimari, ma l'autrice a mio avviso non ha saputo sfruttare l'occasione e si
è limitata a riproporre su carta il film (evidentemente con qualche scena
aggiuntiva).
Per
questo motivo la mia valutazione è di tre stelline. Solo: Extended Version è
una versione romanzata del film omonimo, carina e godibile, però, a mio avviso,
si poteva dare al lettore qualcosa di più. Non so se sia stata una scelta
dell'autrice di concentrarsi più sulla trama o, molto più probabilmente,
un'imposizione della Disney a non allontanarsi troppo dall'opera originale, ma
credo che entrambi avrebbero potuto prendersi qualche rischio in più per
trasformare quello che al botteghino si era rivelato un mezzo fiasco in un potenziale
bestseller.
Il film non mi era piaciuto granché e non ho queste grandi aspettative sul romanzo. Non sono fan di questo genere di libro (le trasposizioni, non la fantascienza)
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