venerdì 22 maggio 2020

Review Party: The Loop - Ben Oliver

Buongiorno a tutti. Sarà la pandemia, sarà il prequel di Hunger Games, fatto sta che dopo i vampiri anche il distopico sta tornando di moda. La CE Rizzoli ci propone questo nuovo titolo, The Loop di Ben Oliver, che in patria ha riscosso tanto successo da essere opzionato per una serie tv. Ma... meriterà l'adattamento cinematografico? 



TITOLO: The Loop
AUTORE: Ben Oliver
COLLANA: Rizzoli
PREZZO (CARTACEO): 17,00€
PREZZO (EBOOK): 4,99€ 
TRAMA: LUKA KANE HA PASSATO 736 GIORNI INGIUSTAMENTE IMPRIGIONATO NEL LOOP ASPETTANDO LA SUA ESECUZIONE.
Il Loop è una prigione perfetta, gestita da Happy, l'intelligenza artificiale che si occupa di ogni aspetto della vita dei detenuti. Nel Loop ogni giorno è uguale al precedente. Ogni giorno è un tormento. Ma qualcosa comincia a cambiare. Circolano voci di una guerra. Strane cose accadono ai prigionieri. E la guardiana, l'unica che gli abbia mai dimostrato un minimo di umanità da quando è stato imprigionato, gli consegna un messaggio:
Luka, devi fuggire...
Ora Luka deve decidere se evadere dal Loop è davvero la sua unica possibilità di sopravvivenza, e soprattutto deve trovare un modo per salvare le persone che ama, dentro e fuori la prigione. Ma ben presto scopre che all'esterno la vita è di gran lunga più terrificante di quanto avesse mai potuto immaginare. E se vuole salvare coloro a cui tiene, Luka deve scoprire chi è il responsabile del caos in cui è sprofondato il mondo intorno a lui.




A volte ritornano. Insieme al paranormal romance questo 2020 letterario sta vedendo anche il ritorno del genere distopico. Non che questa sfumatura della fantascienza sia mai passata di moda ma, complice anche la pubblicazione del prequel di Hunger Games, c'è da scommettere che, nei prossimi mesi, sentiremo parlare più spesso dei distopici.

Rizzoli si è portata avanti e propone The Loop, un romanzo che, a differenza di Hunger Games e fratelli, ha una caratteristica più unica che rara: è autoconclusivo.
Per ora infatti, non sono in programma né sequel, né spin off per la storia che vede come protagonista Luka Kane, un ragazzo di sedici anni rinchiuso nel Loop, una prigione supertecnologica a prova di evasione.
La prima parte del romanzo si concentra proprio sulla vita, ripetitiva di Luka in prigione, chiuso nella sua cella, con una sola ora di aria al giorno, e i suoi rapporti con gli altri detenuti e con Wren, la custode che ogni giorno gli regala un libro.
La seconda parte invece richiama più un distopico vero e proprio, con un paese sull'orlo della guerra, un governo corrotto e una lotta di classe che si fa sempre più accesa: in questo quadro in rovina Luka e i suoi amici sono chiamati a sopravvivere e a scoprire cosa si nasconde dietro la caduta della società utopica in cui vivevano.


Il Loop (immagine rilasciata dalla casa editrice USA)

Luka è il protagonista assoluto del romanzo, nonché colui che racconta in prima persona le sue avventure: come spesso accade nei romanzi di questo genere il protagonista finisce per essere l'unico personaggio ad avere una caratterizzazione a tutto tondo, mentre gli altri, seppur citati e talvolta descritti, finiscono per ricoprire il ruolo di poco più che comparse.
Questo lo si può osservare soprattutto nei confronti di Kina, la ragazza che, nelle intenzioni dell'autore, dovrebbe svolgere il ruolo di love interest per il protagonista ma che, vista anche la sua scarsa presenza nel romanzo, finisce più che altro per dare vita a un instalove, quelle storie di amore istantanee che, come ben sapete, non è che mi facciano proprio impazzire.
Lo stile dell'autore, invece, mi è piaciuto: non è né elaborato né ha qualche caratteristica particolare, tuttavia devo dire che si adatta alla perfezione al genere e al tipo di storia narrata e che, soprattutto nella prima parte, mi ha consentito di entrare in sintonia con il protagonista. Proprio la parte in cui Luka è rinchiuso nel Loop è, a mio avviso, la migliore del romanzo: il ritmo narrativo è incalzante, la storia, seppur ripetitiva, è intrigante e riesce a mantenere vivo l'interesse del lettore.
Tutto ciò, secondo me, viene un po' meno nella seconda parte del romanzo: nonostante ci sia più azione, l'ambientazione sia meglio definita e succedono più cose, devo dire che c'era qualcosa che mancava, che mi ha impedito di amare gli ultimi capitoli tanto quanto i primi.
Secondo me, infatti, l'idea forte di The Loop è quella della prigione inespugnabile a forma di anello: una volta usciti dalla prigione la storia subisce un piccolo calo e finisce per assomigliare sempre più a quei distopici che andavano di moda un po' di anni fa e che vedevano un gruppo di adolescenti contro il mondo.
Il finale, incredibile ma vero, mi ha sorpreso: non so dirvi se mi è piaciuto o meno, l'ho trovato parecchio inquietante, ma mi è rimasto impresso e devo dire che, in quanto a idee, Ben Oliver è uno scrittore di cui sentiremo ancora parlare.
Quindi? In conclusione, la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Inutile negarlo: come molti romanzi, anche The Loop ha i suoi alti e i suoi bassi, ma, nonostante tutto, si tratta comunque di un libro che ho letto volentieri e che mi ha lasciato un'impressione nel complesso positiva.
Per questo motivo mi sento di consigliarlo a chi, soprattutto in passato, ha amato il genere distopico e vorrebbe ricominciare a leggere opere di questo tipo senza però dover iniziare una serie composta da più volumi.


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