Buongiorno a tutti. Oggi inizia sul mio blog e su Sunflakes un blogtour, a cui seguirà un review party, dedicato a Morgana, la graphic novel di Stéphane Fert e Simon Kansara, edita Tunué, che rielabora le leggende del ciclo arturiano rivisitando la figura di Morgana, sorellastra di Re Artù e nemesi di Mago Merlino.
In questa prima tappa vi darò un piccolo vademecum sul ciclo arturiano e sulla figura di Re Artù: in questo blog più e più volte vi ho recensito remake e rielaborazioni (dalla saga di Albion al mio adorato The Guinevere Deception) ma non ho mai dedicato un post alle leggende originali.
E sapete perché? Non esiste una leggenda originale.
Esistono tante e tante versioni della storia di Re Artù e di tutti i suoi congiunti, affini, amici e nemici, ma nessuna rappresenta "la verità assoluta" su questi personaggi sospesi fra mito e storia: quelle che vi presenterò io in questo post sono le versioni più conosciute, alcune più recenti, altre più antiche.
AUTORE: Stéphane Fert e Simon Kansara
COLLANA: Tunué
PREZZO
(CARTACEO): 17,00€
PREZZO
(EBOOK): /
TRAMA: Privata del suo destino di regina, la sorellastra di Re Artù diventa la sulfurea fata Morgana che si erge contro la tirannia della Tavola Rotonda e le manipolazioni di Merlino il pazzo.
Una moderna rilettura del ciclo arturiano, che porta al centro della narrazione la libertà e la fierezza delle donne di corte, il loro desiderio di riscatto dall'egoismo e dalla brama di potere degli uomini
LA LEGGENDA DEL CICLO ARTURIANO
Si fa presto a parlare
di "leggenda del ciclo arturiano"! La vicenda infatti che lega Re
Artù alla Fata Morgana, a Merlino e a tanti vari personaggi non è né semplice
né lineare: essa infatti è composta da un vasto insieme di miti e leggende, rielaborati
nel corso dei secoli e ancor più modificata dalle varie traduzioni che si sono
susseguite nel tempo, a cui vanno aggiunte la varie rielaborazioni moderne (tra
cui libri, retelling, serie tv e adattamenti cinematografici di tutti i
generi).
Gli argomenti del Ciclo
arturiano (o bretone) sono molteplici e spaziano da come Artù sia diventato re,
alle vicende della corte di Camelot e dei Cavalieri della tavola rotonda, con
annessa la ricerca del Sacro Graal.
Per amor di semplicità
si possono identificare diversi filoni riguardanti le vicende di Re Artù:
COME RE ARTÙ È DIVENTATO RE
Questa parte della
leggenda è diventata famosa grazie al film Disney, liberamente ispirato al
romanzo di T.H. White, scritto negli anni '30, e a sua volta basato su una
rielaborazione delle storie del ciclo bretone.
In questo caso vediamo un Artù orfano affidato ai cavalieri Sir Hector e Sir Kay, aiutato da Mago Merlino che diventa re grazie all'estrazione della leggendaria spada Excalibur da una roccia.
In questa parte delle leggenda però non sempre appare Morgana, e anche quando appare non gioca mai un vero ruolo da protagonista, anche se, nel film Disney, la Maga Magò svolge un ruolo di antagonista femminile di Merlino simile a quello che la Fata ricopre nelle leggende tradizionali.
In questo caso vediamo un Artù orfano affidato ai cavalieri Sir Hector e Sir Kay, aiutato da Mago Merlino che diventa re grazie all'estrazione della leggendaria spada Excalibur da una roccia.
In questa parte delle leggenda però non sempre appare Morgana, e anche quando appare non gioca mai un vero ruolo da protagonista, anche se, nel film Disney, la Maga Magò svolge un ruolo di antagonista femminile di Merlino simile a quello che la Fata ricopre nelle leggende tradizionali.
La Spada nella Roccia (Walt Dinsey) |
LE VICENDE DEI CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA
In questo insieme di
leggende Artù svolge il ruolo del monarca ideale nonché del pilastro attorno a
cui si svolgono le vicende della mitica corte di Camelot.
Tra le storie più famose ambientate nel periodo in cui Artù è re vi sono le vicende dell'amore tra Sir Lancillotto, uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda, e Ginevra, la ricerca del Sacro Graal ad opera dei cavalieri Sir Percival e Sir Galahad (a seconda delle versioni) e altre storie famose come quella dell'amore tra Tristano e Isotta che, seppur non abbiano direttamente a che fare con la figura di Re Artù, vengono incluse nel Ciclo a causa dell'ambientazione e dei temi trattati.
Tra le storie più famose ambientate nel periodo in cui Artù è re vi sono le vicende dell'amore tra Sir Lancillotto, uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda, e Ginevra, la ricerca del Sacro Graal ad opera dei cavalieri Sir Percival e Sir Galahad (a seconda delle versioni) e altre storie famose come quella dell'amore tra Tristano e Isotta che, seppur non abbiano direttamente a che fare con la figura di Re Artù, vengono incluse nel Ciclo a causa dell'ambientazione e dei temi trattati.
La Tavola Rotonda (Evard d'Espinques) |
LA MORTE DI ARTÙ
La vicenda della morte
di Artù ruota attorno al tradimento di Mordred, che in alcune versioni più
recenti della leggenda è il figlio nato dalla relazione tra Artù stesso e
Morgana.
Lo scontro finale tra i due si è svolto a Camlann e ha visto la morte di entrambi: in seguito, il corpo di Artù sarebbe stato portato sull'Isola di Avalon su una barca condotta dalla Signora del Lago o, secondo altre versioni, da Morgana stessa.
Lo scontro finale tra i due si è svolto a Camlann e ha visto la morte di entrambi: in seguito, il corpo di Artù sarebbe stato portato sull'Isola di Avalon su una barca condotta dalla Signora del Lago o, secondo altre versioni, da Morgana stessa.
The Death of King Arthur di James Archer |
E Morgana?
Come ho scritto prima
l'identità della Fata Morgana non è la stessa in tutte le versioni del ciclo,
ma quella che è entrata nell'immaginario comune vede Morgana come la figlia primogenita
del Duca di Cornovaglia Gorlois e di sua moglie Igraine. Igraine è anche la
madre di Artù, concepito con il re Uther Pendragon (alcune leggende implicano
che Merlino avrebbe aiutato con la magia Uther a sedurre Igraine). La figura di
Morgana è sempre stata ambigua, così come il suo rapporto con Artù, ma di
questo (anzi, della figura di Morgana nei vari media) ve ne parlerà in maniera più approfondita Elena sul blog Sunflakes.
ottimo approfondimento!
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