Signori e signore, ecco a voi La grazia dei re di Ken Liu!
AUTORE: Ken Liu
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO (CARTACEO): 24,00€
PREZZO (EBOOK): 12,99€
TRAMA: L'Imperatore Mapidéré è stato il primo a unire i diversi regni dell'arcipelago di Dara sotto il dominio della sua isola d'origine, Xana. Dopo ventitré anni, tuttavia, l'Impero di Xana mostra segni di debolezza. Mapidéré è sul letto di morte, i suoi consiglieri complottano mirando ciascuno al proprio interesse, persino gli dèi sembrano adirati. Come se non bastasse, decenni di crudeli angherie e di dispotico potere hanno fatto sì che la popolazione non abbia nulla da perdere da una rivolta, ma molto da guadagnare.
È questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l'impavido figlio di un duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l'uno l'opposto dell'altro, ma durante la ribellione contro il potere imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano amici inseparabili, fratelli, e insieme combattono contro immensi eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme mutevoli. Ma una volta che l'imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come si dovrebbe guidare il mondo, e su cosa sia la giustizia.
È questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l'impavido figlio di un duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l'uno l'opposto dell'altro, ma durante la ribellione contro il potere imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano amici inseparabili, fratelli, e insieme combattono contro immensi eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme mutevoli. Ma una volta che l'imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come si dovrebbe guidare il mondo, e su cosa sia la giustizia.
La
grazia dei re di Ken Lu è un romanzo complesso e molto difficile da valutare,
nonché uno dei pochi per cui il paragone con Il trono di spade di George R.R.
Martin non è poi così azzardato.
Entrambe
sono opere molto complesse, in cui l'elemento fantasy, almeno nei rispettivi
primi volumi, è dato più dall'ambientazione che dall'uso effettivo di una
qualche forma di magia (nonostante la situazione possa cambiare nei libri
successivi) e in cui è in scena un cast foltissimo di personaggi principali e
secondari.
Se
l'ispirazione alla base de Il trono di spade è l'Inghilterra medioevale,
l'ambientazione della La grazie dei re è molto più esotica, basata sui grandi
Imperi e gli Stati Insulari dell'Estremo Oriente. Ciò da un lato si traduce in
un continuo senso di meraviglia da parte del lettore occidentale e dall'altro,
almeno per la prima metà del libro, in una... grande confusione.
Ecco,
l'unico ma grande problema che ho avuto con La grazia dei re è che ho fatto
molta fatica ad entrare in sintonia con questo romanzo.
Il
primo ostacolo sono stati loro, i personaggi: mi ci sono volute duecento pagine
per orientarmi tra i vari nomi, tutti molto strani e simili fra loro, e per
capire chi fosse chi, e chi facesse cosa, e il grande via vai che coinvolge non
solo le comparse ma anche alcuni dei co-protagonisti non ha sicuramente
favorito la memorizzazione (basti pensare che uno dei personaggi fondamentali
per la storia appare oltre la metà del libro).
In
questo turbinio di nomi assurdi e personaggi ancora più assurdi ci sono stati
due fermi nella narrazione, che corrispondono ai due protagonisti assoluti del
romanzo: Kuni Garu e Mata Zyndu. Essi sono diversi come il giorno e la notte:
il primo è di umili origini, è un ottimo oratore e imbroglione, ma ha un cuore
grande e una vena compassionevole, il secondo proviene da una nobile famiglia
decaduta, è un formidabile guerriero e antepone i valori militari a tutto il
resto.
Fan Art di Kuni e Jia (@victoriaying) |
Il
loro rapporto, sospeso tra amicizia e conflitto, è il fil rouge che lega le
varie parti de La grazia dei re, la cui storia ricopre un arco temporale di più
dieci anni e include numerosi tradimenti, assassini e grandi battaglie campali.
Ecco
quindi un altro punto che ha reso difficile questa lettura: accadono un mucchio
di cose.
Il
libro conta seicento pagine, quindi di per sé è un discreto mattone, ma in
pratica è come se ne avesse milleduecento: succede di tutto, in continuazione,
e con pochi momenti di pausa, tra un complotto e una battaglia. Per altro
l'autore per dare ai capitoli un minimo di ordine, invece di adottare il
criterio del punto di vista del personaggio (quello che usa Martin nella sua
saga, per intenderci), sceglie un metodo spazio-temporale: così facendo ogni
capitolo contiene il punto di vista di più personaggi, talvolta impegnati su
fronti diversi fra loro.
Insomma,
tra i nomi impronunciabili, i continui salti da un territorio all'altro (e da
un personaggio all'altro), e la moltitudine di eventi narrati, ho fatto fatica
a tenere il filo della storia.
Ma
una volta che ho preso confidenza con lo stile dell'autore e il suo modo di
intendere la storia ho finalmente iniziato ad apprezzare La grazia dei re per
quello che è: un ottimo romanzo fantasy.
Lo
dimostra anche l'abilità di scrittura dell'autore, che non solo non ha paura di
descrivere esplicitamente scene di battaglia (anzi, ve ne saranno diverse in
tutto il romanzo) ma ha dimostrato di sapere alternare uno stile crudo e vivido
insieme a citazioni pregne di poesia, come quelle relative al Dente di Leone,
una pianta che non solo copre un ruolo cruciale nel romanzo, ma che da anche il
nome all'intera saga.
Quindi?
La mia valutazione, almeno per questo primo volume, è di tre stelline e mezzo,
ma non escludo che, per il secondo libro della serie, possa essere più alta.
Lo
dico e non lo nego: La grazia dei re non è un romanzo per tutti.
Potrebbe
risultare noioso, eccessivamente lungo e dalle vicende troppo arzigogolate.
Tuttavia, se avete già confidenza con opere dello stesso genere, e sentite che
la storia, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, possa fare al caso vostro,
allora fidatevi e regalatevi La grazia dei re. Non ve ne pentirete (e poi
l'edizione cartacea curata da Oscar Vault è stupenda, al pari di quelle di Nevernight,
tanto celebrate anche all'estero).
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