Ciao a tutti. Ultimamente sono in fissa con le graphic novels, e la Oscar Ink sta soddisfando tutti i miei oscuri desideri: dopo l'apocalittico splendore di The Electric State e la fuffosità di Heartstopper (di entrambi trovate le recensioni sul blog), ecco la curiosa avanguardia di Le Black Holes di Borja González, illustratore spagnolo.
AUTORE: Borja González
COLLANA: Oscar Ink
PREZZO (CARTACEO): 20,00€
PREZZO (EBOOK): 12,99€
TRAMA: Una favola “dolcemacabra” sugli struggimenti della giovinezza e sul potere dei desideri.
Nella meraviglia onirica di una palette cromatica inconfondibile, due storie parallele si intrecciano e inseguono in un racconto di sogni e desideri giovanili. 1856: Teresa, giovane aristocratica, è più interessata a scrivere poesie horror d’avanguardia che a fare un buon matrimonio. 2016: tre adolescenti stanno mettendo su un gruppo punk chiamato Le Black Holes. Hanno tutto ciò che serve: look, grinta, istinto… e una totale mancanza di talento musicale. Non appena iniziano a provare, però, strani eventi si manifestano. Il loro mondo e quello di Teresa collidono, e le tre ragazze vengono inseguite dall’eco di qualcosa che è successo 160 anni prima
Già
la scena iniziale è infatti il preludio a un'opera che si potrebbe descrivere
con l'aggettivo "insolita": uno scheletro e una ragazza vestita con
abiti ottocenteschi parlano in un bosco sotto un cielo stellato.
Spesso,
nelle altre graphic novels che ho letto, l'espressività dei personaggi era un
punto fondamentale per la storia: dove non arrivavano le parole o i dialoghi,
arrivavano le espressioni dei protagonisti. Bastava un volto corrucciato per
comunicare dissenso, due sopracciglia aggrottate per la rabbia, due guance
arrossite per esprimere l'infatuazione di un personaggio.
Nella meraviglia onirica di una palette cromatica inconfondibile, due storie parallele si intrecciano e inseguono in un racconto di sogni e desideri giovanili. 1856: Teresa, giovane aristocratica, è più interessata a scrivere poesie horror d’avanguardia che a fare un buon matrimonio. 2016: tre adolescenti stanno mettendo su un gruppo punk chiamato Le Black Holes. Hanno tutto ciò che serve: look, grinta, istinto… e una totale mancanza di talento musicale. Non appena iniziano a provare, però, strani eventi si manifestano. Il loro mondo e quello di Teresa collidono, e le tre ragazze vengono inseguite dall’eco di qualcosa che è successo 160 anni prima
Ecco
un'altra di quelle opere che ti fa dire "che cosa ho letto?"
Tavola 1 |
Lo
scheletro è un vero scheletro? Perché la ragazza indossa abiti antichi?
Le
domande sono tante e sinceramente, per tre quarti del romanzo, ho continuato a
chiedermi cosa stessi leggendo. La trama, infatti, è un po' confusa e si
sviluppa su due linee narrative che, apparentemente, non hanno niente in
comune: Laura è una ragazza dei nostri che suona in una band punk-rock dal nome
Le Black Holes, che propongono canzoni dai testi avanguardisti, Teresa invece è
una nobildonna del 1800 che scrive poesie horror e non vuole arrendersi ai
propositi che la sua famiglia ha per lei.
Qual
è il legame tra Laura e Teresa? Chi è lo scheletro che vediamo a inizio del
volume?
Le
risposte non sono scontate, anzi, posso affermare che Black Holes è un'opera
diversa da tutte le graphic novels che ho letto in precedenza.
Si
può dire, infatti, che è un libro di poche, poche parole: i dialoghi sono
risicati, e questo in realtà non è una novità per questo genere letterario, ma
quello che mi ha colpito, a differenza per esempio di Heartstopper di Alice
Oseman (in uscita sempre in questo periodo per la stessa casa editrice) è che
il volto delle protagoniste non è disegnato.
Tavola 2 |
Borja
Gonzales è molto più ermetico.
I
disegni sono la parte che, paradossalmente, ho preferito: sono semplici, anzi
semplicissimi e presentano combinazioni di colori limitate, eppure 1. sono
adorabili, almeno secondo i miei gusti e 2. rappresentano appieno lo spirito
dell'opera.
Purtroppo
però ho trovato lo svolgimento della graphic novel un po' frettoloso, nel senso
che l'autore dedica pagine e pagine a di amiche che servono forse solo per la
caratterizzazione dei personaggi, ma che a livello di trama sono piuttosto
superflue, mentre la parte in cui si concentrano gli eventi portanti della
storia non solo è limitata alle ultime pagine, ma è pure confusa, al punto che
ho dovuto rileggere due volte per capire cosa volesse intendere l'autore.
In
conclusione la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. The Black Holes è una
graphic novel insolita, che può piacere o non piacere.
Vi dirò: lo stile del
disegno mi piace parecchio ma avrei preferito che l'autore dedicasse più
attenzione alla trama e alla conclusione della storia, che ho trovato un po'
frettolose rispetto ad opere dello stesso genere.
Il
mio consiglio è dunque si scaricare l'estratto gratuito e farsi una propria
idea: se l'inizio vi intriga e se siete innamorati del tratto dell'autore
allora questa è la graphic novel che fa per voi!
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