Spoiler non spoiler: il libro della serie che mi è piaciuto di più.
AUTORE: Jay Kristoff
COLLANA: Oscar Vault
PREZZO
(CARTACEO): 20,00€
PREZZO
(EBOOK): 9,99€
TRAMA: Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in moltia ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.
Solitamente
il secondo libro di una trilogia è il punto critico: se il primo presenta
l'inizio della storia e i personaggi principali, e l'ultimo ha il compito di
fornire la migliore conclusione possibile, il volume centrale deve traghettare
la vicenda cercando di stuzzicare la curiosità del lettore, senza fornire
troppe spiegazioni ma, al tempo stesso, senza risultare povero di contenuti.
Insomma,
un compito non facile.
Fortunatamente
Nevernight. I Grandi Giochi, il cui titolo originale è semplicemente Godsgrave,
riesce benissimo nel compito.
Cover USA |
A
due anni dalla conclusione di Nevernight, Mia Corvere, dopo essere diventata
Lama della Chiesa Rossa, si trova a dover proseguire il suo cammino di sangue e
vendetta: il suo obiettivo finale, uccidere il Gran Cardinale Duomo e il
Console Julius Scaeva, le due figure più importanti della Repubblica di Itreya,
sembra però un'impresa impossibile sembra impossibile, a meno di riuscire a
vincere i Venatus Magni, una grande competizione tra gladiatori che si tiene
per celebrare il dio Aa., nel periodo in cui i tre soli bruciano luminosi nel
cielo.
Mia
si trova così costretta a diventare non solo la vincitrice dei Grandi Giochi,
ma anche a dover sopravvivere in un ambiente ostile e costellato di pericoli,
proprio nel periodo in cui i suoi poteri da tenebris sono al minimo.
Devo
dire che l'idea di introdurre una competizione si è rivelata geniale: come in
Hunger Games (o addirittura in un libro più frivolo come The Selection) le gare
aggiungono sempre pepe a una storia, e più sono ricche di azione, più
coinvolgono il lettore.
Nella
migliore tradizione di Nevernight i Venatus Magni sono sanguinosi e cruenti, ma
in realtà occupano poco spazio all'interno del romanzo: più infatti che alla
gara in sé molte pagine sono dedicate agli incontri preliminari tra gladiatori
e al rapporto tra Mia e i suoi colleghi: con alcuni la protagonista riesce a
riscoprire la propria umanità, mentre con altri... non voglio anticiparvi
niente, ma preparatevi scintille e sarcasmo in puro stile Mia Corvere.
Sempre
parlando di stile, la scrittura rispecchia quella del primo volume della serie:
preparatevi quindi a scene esplicite descritte nei minimi particolari, a tanta
violenza, a qualche scena di sesso, e a un narratore sarcastico e ironico che
farà sempre sentire la propria voce.
Come
già accaduto in Nevernight, anche in questo libro, almeno nella prima parte,
passato e presente si intersecano, creando all'inizio un po' di confusione nel
lettore, ma alla fine dimostrandosi ancora una volta una scelta adeguata.
Per
mia gioia invece sono ancora presenti le note a pié di pagina, che riescono ad
introdurre aneddoti divertenti e approfondimenti interessanti sul mondo di
Nevernight e che permettono al lettore di rendersi conto del lavoro immane
compiuto in termini di world building da parte di Jay Kristoff.
Per
quanto il libro sia pieno di azione, e anche l'inizio sia molto più veloce
rispetto a quello del primo volume, I Grandi Giochi da il meglio di sé nel
finale: tra intrighi, colpi di scena inaspettati eppure prevedibili, e fughe
rocambolesche, la conclusione di questo romanzo rasenta la perfezione.
Quindi?
La mia valutazione è di cinque stelline. I Grandi Giochi si è dimostrato un
seguito all'altezza, se non addirittura superiore, al primo volume della serie,
ed è riuscito a proseguire le avventure di Mia Corvere in modo avvincente ed
intrigante.
A
questo punto non vedo l'ora di iniziare Alba Oscura, il terzo libro nonché
finale della serie: da un lato non vedo l'ora di leggere la conclusione della
storia e di trovare una risposta a tutte le mie domande, ma, al tempo stesso,
ho paura di leggere la fine di una delle migliori saghe fantasy dagli ultimi
anni e di non trovarla all'altezza dell'inizio.
Come
si può risolvere questo dubbio? Semplicemente leggendo Nevernight. Alba Oscura,
Libro Terzo degli Accadimenti di Illuminotte, in lingua originale solo
Darkdawn.
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