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martedì 19 novembre 2019

Review Party: La prima legge - Joe Abercrombie

Buongiorno a tutti. Oggi una recensione 3x1: vi parlo infatti della trilogia di Abercrombie, La prima legge, che è stata ripubblicata e ritradotta da Mondadori, nonché pubblicata insieme al primo volume della trilogia sequel, Un piccolo odio, di cui però vi parlerò a fine mese. 
Ho deciso di organizzare la recensione parlandovi singolarmente di ognuno dei volumi che costituiscono la serie, ovvero Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati e L'ultima ragione dei re.



TITOLO: La prima legge
AUTORE: Joe Abercrombie
COLLANA: Oscar Titan
PREZZO (CARTACEO): 28,00€
PREZZO (EBOOK): 14,99€ 
TRAMA: Logen Novedita è un guerriero in fuga dal Nord di cui è stato il campione idolatrato tanto dai nemici che lo vorrebbero morto come dagli amici che farebbero meglio a crederlo tale. Perché dentro di lui si annida il Sanguinario, un'ombra per cui orrore, fuoco e morte sono un banchetto al quale invitare tutto e tutti. Glokta l'Inquisitore trascina il proprio corpo torturato nei palazzi del potere, investigando su una cospirazione in grado di ribaltare l'ordine costituito. Il giovane Jezal dan Luthar, che forse si accontenterebbe della propria bellezza, sfacciataggine e abilità nella scherma, scoprirà che qualcuno nutre grandi e pericolosi progetti per lui. Il Maggiore West deve lottare contro la propria sorella, l'idiozia delle gerarchie militari, e la costante feroce emicrania. Nelle vene della misteriosa e intrattabile Ferro Maljinn scorre sangue di demone, e una sete di vendetta che minaccia di travolgere un Impero. I loro cammini sono destinati a incrociarsi nella guerra che chiude le sue fauci sull'Unione da Nord a Sud, mentre alle ombre del passato e ai sortilegi si sommano le nuove, devastanti forze dell'oro e della tecnologia. Con questo affresco, ricco di pathos e umorismo nero, che comprende rovine ciclopiche e bettole, schermaglie politiche e duelli brutali in un cerchio di scudi, mercenari e prostitute, regine e banchieri, Joe Abercrombie ha portato il fantasy verso nuovi confini, capaci di fondere J.R.R. Tolkien e i noir americani, il realismo di G.R.R. Martin e l'ironia citazionista di Tarantino.