Buongiorno! Come va? Questa è la mia prima recensione sul blog e... sono abbastanza eccitata! Non so perché abbia scelto questo libro per iniziare (visto che mi è piaciuto ma nelle ultime letture ho avuto a che fare con libri che erano anche meglio) ma ormai va così.
Quindi, come direbbe la mia professoressa, "oggi vi presento... Firelight di Sophie Jordan" primo volume dell'avvincente Firelight Series.
Quindi, come direbbe la mia professoressa, "oggi vi presento... Firelight di Sophie Jordan" primo volume dell'avvincente Firelight Series.
TITOLO: Firelight. La ribelle
AUTORE: Sophie Jordan
COLLANA: Piemme Freeway
PREZZO (RILEGATO): 9,90 €
PREZZO (EBOOK): 6.99 €
TRAMA: Discendiamo dai draghi. Siamo dei mutaforma che hanno
sviluppato la capacità di apparire umani per sfuggire ai Cacciatori.
Viviamo
nascosti nelle foreste remote, volando solo di notte, dispiegando le ali quando
nessuno può vederci.
Siamo Draki.
Io mi chiamo Jacinda e sono il tesoro del mio branco, l’unica capace di
soffiare ancora fuoco. Ma dopo aver infranto per l’ennesima volta le regole che
proteggono la vita della nostra comunità, sono stata costretta a fuggire
insieme a mia madre e mia sorella. Ci siamo sepolte vive in un’anonima
cittadina, dove sono costretta a mantenere l’aspetto umano con il rischio di
dimenticare la mia vera natura. Finché non mi sono ritrovata nella stessa
scuola del mio Cacciatore.
È possibile
una simile coincidenza? Oppure questo bellissimo e pericoloso ragazzo non è
quello che la sua famiglia vorrebbe far credere?
Avete presente quei libri che un
giorno comprate così, tanto per, magari dopo aver sentito qualche buona
recensione o aver visto una copertina davvero carina?
Quei libri che nella wishlist vengono costantemente
superati da altri romanzi, più belli, più brutti, più discussi o solamente più
interessanti? E intanto il vostro libro, di cui ormai avete scordato anche il
titolo, prende la polvere sullo scaffale più basso della biblioteca (o arriva
alle ultime pagine dell'ebook reader nel caso siate lettori tecnologici) mentre
voi, nel frattempo, leggete volumi su volumi e terminate saghe su saghe.
La mia wishlist... se comprassi
|
Un giorno invece cosa succede di bello?
Capita che non abbiate voglia di proseguire una saga già
iniziata, o che le nuove uscite non vi entusiasmino così tanto... E quindi,
cosa fate?
Prendete in mano quel libro, togliete la polvere dalla
copertina, vi mettete a leggerlo e...
La vostra reazione è più o meno questa: bocca aperta,
sorriso, occhi sgranati.
Perché mai non l'ho iniziato prima?!
La mia reazione con Firelight. La ribelle di Sophie Jordan è stata più o meno questa.
Avevo sentito qualche recensione positiva ancora diversi
anni fa, e, senza troppa convinzione, comprai il primo volume. Che poi
abbandonai, senza neanche troppo sensi di colpa. Troppe letture nel frattempo,
troppi libri che avevo priorità di leggere, alcuni belli, altri decisamente
meno... Così quando sono tornata a prendere in mano questo volume le mie
aspettative si erano ridotte a zero, a malapena ricordavo di cosa parlasse la
storia (qualcuno ha parlato di draki? Cosa sarebbero?) e ogni spoiler che avevo
potuto leggere era ormai stato definitivamente cancellato... Di certo le
migliori condizioni per leggere un libro.
Infatti dopo aver voltato la prima pagina di Firelight senza la più pallida idea di
cosa aspettarmi, sono rimasta completamente catturata dalla storia. E meno male
che ero partita credendo di rimanere delusa dopo le prime pagine!
E invece, già dai primi capitoli, la situazione si è fatta interessante: basta un atto di ribellione apparentemente innocuo della protagonista per scatenare una sorta di reazione a catena che porta Jacinda, la protagonista, a dover lasciare il suo clan per stabilirsi con madre e sorella gemella nel solito paesino isolato del deserto americano.
Jacinda mi è piaciuta molto come protagonista. Già la
compatisco perché ha come sorella Tamra (di cui parleremo dopo), inoltre
vedendo come si comporta con lei il suo clan, che viene praticamente dipinto
come una dittatura, capisco perché sia costantemente in crisi.
Jacinda è speciale: è una draki, ovvero una sorta di
drago umanoide, capace di volare, e non
è tutto... Jacinda infatti è anche, rullo di tamburi, una sputafuoco!
Difatti, se c'è una cosa che ho particolarmente
apprezzato nel romanzo è l'accurata suddivisione del clan draki.
Ogni tipo di draki ha un proprio potere: esistono i draki
onice, più grandi e forti degli altri, i verda, che curano attraverso le erbe,
gli eclissatori, che sono capaci di evocare la nebbia e cancellare i ricordi
degli umani, e i cosiddetti draki defunti, che non riescono a manifestarsi,
come Tamra, la gemella della protagonista, lamentosa, musona e con la stessa
personalità di un paravento: in una sola parola, insopportabile.
E poi c'è Jacinda... La prima sputafuoco da generazioni. È naturale che, vista la sua eccezionalità, il clan la consideri come un oggetto di sua proprietà: questo spinge la protagonista, che, merito a lei, riesce anche a non tirarsela per il suo super potere (cosa che in effetti, io avrei anche fatto) ad assumere atteggiamenti ribelli. In particolare un suo volo effettuato all'alba, quando le regole del clan lo proibiscano, la porta ad essere quasi intrappolata dai terribili cacciatori, che predano draki da generazioni.
Ed è qui che succede... il patatrac!
Jacinda, ancora in forma di drago, conosce Will, uno dei cacciatori, e... potete già immaginarvi come va a finire! Lui, in seguito al fantomatico colpo di fulmine, la salva da morte certa. Peccato che il salvataggio di Jacinda, ormai innamorata persa del suo cacciatore, porterà sua madre a decidere di trasferirsi con Jacinda e Tamra, di nascosto dal clan, in un paesello in mezzo al deserto, con giusto poche migliaia di abitanti e una scuola superiore.
Indovinate chi incontrano nella suddetta cittadina di
poche migliaia di abitanti in mezzo al deserto dove non c'è proprio niente, ma
niente?
Vi lascio uno, due, tre secondi per pensarci... Fatto?
Ebbene sì. Will.
Nonostante la coincidenza artificiosa, da lì in poi il romanzo si è fatto sempre più interessante, inoltre assume i tratti di quelle storie americane ambientate nelle high school, che a me piacciono tanto (occhi a cuoricino) Infatti molti dei personaggi che incontriamo di qui in avanti assumono tratti stereotipati: Catherine e i suoi amici appaiono come il gruppo degli isolati, Brooklyn è la classica cheerleader odiosa, Will e i suoi cugini i belli della scuola eccetera eccetera...
Non mi pare una generalizzazione eccessiva (a parte nel
caso di Brooklyn, odiosa dalla prima all'ultima pagina come solo una
cheerleader stereotipata può essere) nonostante qualcosa in più per originalità
si poteva anche fare.
Bisogna menzionare anche il protagonista del solito triangolo amoroso (poteva mancare anche lui?) ovvero Cassian, esemplare mascolino e muscoloso di Draki, figlio del grande dittatore del clan e promesso compagno della protagonista. In questo libro la sua figura non emerge molto, tranne in alcune situazioni, ma in futuro mi aspetto grandi cose da lui...
Si, ebbene sì, amo Cassian |
Dato che, dal punto di vista di una fangirl, mi ispira anche più di Will! Difatti, talvolta, la storia tra Jacinda e Will prende una piega un po' già sentita, ma questo, alla fine, non ha influito troppo sul gradimento della storia, che mi è piaciuta molto.
Il sequel mi ha caricata di aspettative. Non si ripeterà più la piacevole situazione con cui ho iniziato Firelight. Peccato. ma nessuno toglie a questo libro le sue quattro stelline con un bel più alla fine. quattro stelline mi sembrano poco, ma quattro e mezzo troppe. lo so che è una valutazione soggettiva, ma spero di aver ben descritto quello che sento per questo romanzo, una storia più che buona migliorabile in alcuni punti. Il finale apertissimo e con un grande colpo di scena lascia aperti gli scenari per un seguito degno di nota.
Vanish. La
traditrice sarà
all'altezza di Firelight?
Staremo a vedere... pardon, a leggere!