Ciao a tutti. Lo dico subito: il lavoro sta scombussolando le mie abitudini da blogger, ma fortunatamente le recensioni che verranno pubblicate nei prossimi giorni riguardano libri letti nel periodo fine gennaio-inizio febbraio.
Oggi vi presento due romanzi molto particolari e non adatti a tutti: il primo, La confraternita degli storici curiosi, per me è stata una piccola delusione, e, nella recensione, vi spiego perché.
AUTORE: Jodi Taylor
COLLANA: Corbaccio
PREZZO
(CARTACEO): 18,60€
PREZZO
(EBOOK): 9,99€
TRAMA: Gli storici del Saint Mary non si limitano a studiare il passato: lo vivono!
Dietro la facciata apparentemente innocua dell’Istituto di ricerche storiche Saint Mary, si nasconde ben altro genere di lavoro accademico. Guai, però, a parlare di «viaggio nel tempo»: gli storici che lo compiono preferiscono dire che «studiano i maggiori accadimenti nell’epoca in cui sono avvenuti». E, quanto a loro, non pensate che siano solo dei tipi un po' eccentrici: a ben vedere, se li si osserva mentre rimbalzano da un’epoca all’altra, li si potrebbe considerare involontarie calamite-attira-disastri. La prima cosa che imparerete sul lavoro che si svolge al Saint Mary è che al minimo passo falso la Storia vi si rivolterà contro, a volte in modo assai sgradevole. Con una vena di irresistibile ironia, la giovane e intraprendente storica Madeleine Maxwell racconta le caotiche avventure del Saint Mary e dei suoi protagonisti: il direttore Bairstow, il capo Leon Farrell, Markham e tanti altri ancora, che viaggiano nel tempo, salvano il Saint Mary (spesso - anzi sempre - per il rotto della cuffia) e affrontano una banda di pericolosi terroristi della Storia, il tutto senza trascurare mai l’ora del tè. Dalla Londra dell’Undicesimo secolo alla Prima guerra mondiale, dal Cretaceo alla distruzione della Biblioteca di Alessandria, una cosa è certa: ovunque vadano quelli del Saint Mary, scoppierà il finimondo.