martedì 12 maggio 2020

Review Party: Star Wars Solo (Edizione Ampliata) - Mur Lafferty

Ciao a tutti. In questo secondo post di oggi parleremo di un genere italiano: la "novelization", cioè trasposizione letteraria, di un'opera in questo cinematografica, ossia lo spin off Solo: A Star Wars Story, riproposto sotto forma di romanzo con alcune scene inedite. 

TITOLO: Star Wars: Solo (Edizione Ampliata)
AUTORE: Mur Lafferty
COLLANA: Oscar Fantastica
PREZZO (CARTACEO): 16,00€
PREZZO (EBOOK): / 
TRAMA: Da decenni Han Solo è uno dei personaggi più amati dai fan di "Star Wars". Ma chi era prima di incrociare la strada dei cavalieri Jedi? Quali avventure lo hanno portato fino alla taverna dello spazioporto di Mos Eisley? Il giovane Han è un sognatore: sogna di innalzarsi nello spazio al timone di una nave stellare e di lasciarsi alle spalle la patria, Corellia, uno sporco pianeta industriale, e una vita di povertà e crimine, agli ordini della sinistra Lady Proxima e della sua brutale banda. Può contare unicamente sulla sua ragazza, Qi'ra, e sulla sua fortuna. Quando perde entrambe, non gli resta che unirsi all'Impero, nel disperato tentativo di trovare una nave per tornare a salvare Qi'ra. Ma la Marina Imperiale non fa per lui: diserta e si tuffa in un losco mondo popolato da contrabbandieri, giocatori d'azzardo e truffatori. È qui che conosce l'affascinante e astuto Lando Calrissian; inizia un'improbabile amicizia con un irascibile wookiee di nome Chewbecca; e vede per la prima volta il Millennium Falcon. Il resto è ormai leggenda.


Locandina 1
Confessione, confessione: nonostante mi piaccia tanto il franchise di Star Wars, sono rimasta poco aggiornata con le uscite recenti. Perciò non ho visto Solo: A Star Wars, dunque non posso dirvi quanto sia estesa o differente dal film questa "extended version" scritta da Mur Lafferty, una scrittrice americana nota per i suoi podcast sul genere fantasy/fantascientifico.
Però posso dirvi che, nonostante tutto, questa versione di Solo, su carta anziché su pellicola, mi è piaciuta lo stesso anche, e soprattutto, perché viene meno quello che, a mio avviso, era il più grande problema della trasposizione cinematografica di Solo: il non avere Harrison Ford a interpretare il protagonista.
Infatti per me Harrison Ford È Han Solo e, seppur comprendendo il fatto che un attore di settanta anni non possa ringiovanire magicamente per interpretare la controparte più giovane di uno dei suoi ruoli più iconici, ero restia a vedere un attore, il seppur bravo Tizio Caio, nei suoi panni.
Con il romanzo invece basta chiudere gli occhi, sforzare un po' l'immaginazione, ed è un attimo vedere un giovane Harrison Ford dare il volto al protagonista di questa avventura.
Solo, infatti, ripercorre la giovinezza di Han Solo, dall'adolescenza sul pianeta Corellia, dove si dedicava alle scorribande e ai furti insieme all'amica Qi'ra, alla giovinezza, prima come soldato imperiale e poi come fuorilegge impegnato in imprese fuori dal comune come quella, memorabile per i fan della trilogia originale, che l'ha portato a percorrere la rotta di Kessel in 12 parsec.
Locandina 2
In realtà, proprio come per il film, il libro non rivela tutti i particolari della vita di Han Solo: si concentra su alcuni aspetti come, ad esempio, il primo incontro con Chewbacca o il modo in cui ha ottenuto il Millennium Falcon, ma non da accenni concreti sulla famiglia d'origine di Han o su cosa sia accaduto a Qi'ra dopo il finale. Immagino che questi aspetti o rimarranno avvolti nel mistero o, soprattutto per Qi'ra, verranno approfonditi in seguito in altri libri (o serie tv, o fumetti...), ma devo dire che, specialmente in un caso come questo in cui conosciamo già, a larghe linee, come andrà a finire la vicenda principale, la scelta di un finale così aperto non mi ha fatto impazzire. 
Per quanto riguarda la scrittura devo dire che il modo di scrivere di Mur Lafferty è molto scarno e non so se questo effetto sia voluto o meno. Il fatto è che l'autrice avrebbe potuto sfruttare il meglio il fatto che stesse scrivendo un romanzo e non un film, ponendo più l'accento sull'introspezione dei personaggi e su quegli aspetti che mezzo cinematografico non riesce ad approfondire.
Invece l'intero risultato è molto cinematografico: c'è tanta azione e tanti scontri, ma i momenti introspettivi, nonostante l'uso di un narratore in terza persona, sono limitati al solo Han Solo.
Quali sono le emozioni di Qi'ra? Cosa ha provato Lando nei momenti per lui più difficili? E Beckett?
Un romanzo avrebbe potuto regalarci più approfondimento su questi personaggi comprimari, ma l'autrice a mio avviso non ha saputo sfruttare l'occasione e si è limitata a riproporre su carta il film (evidentemente con qualche scena aggiuntiva).
Per questo motivo la mia valutazione è di tre stelline. Solo: Extended Version è una versione romanzata del film omonimo, carina e godibile, però, a mio avviso, si poteva dare al lettore qualcosa di più. Non so se sia stata una scelta dell'autrice di concentrarsi più sulla trama o, molto più probabilmente, un'imposizione della Disney a non allontanarsi troppo dall'opera originale, ma credo che entrambi avrebbero potuto prendersi qualche rischio in più per trasformare quello che al botteghino si era rivelato un mezzo fiasco in un potenziale bestseller.


1 commento:

  1. Il film non mi era piaciuto granché e non ho queste grandi aspettative sul romanzo. Non sono fan di questo genere di libro (le trasposizioni, non la fantascienza)

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