mercoledì 13 maggio 2020

Review Party: Il portale degli obelischi - N. K. Jemisin

Ciao a tutti. Finalmente è stato pubblicato!
Sto parlando di uno dei sequel più attesi per chi segue le pubblicazioni in italiano (in quanto in inglese la serie è già completa da un po'): Il portale degli obelischi di N.K. Jemisin, secondo volume della trilogia della Terra Spezzata edito Oscar Fantastica.
Sarà all'altezza del primo, splendido volume?

TITOLO: Il portale degli obelischi
AUTORE: N. K. Jemisin
COLLANA: Oscar Fantastica
PREZZO (CARTACEO): 15,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai. E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.




Il portale degli obelischi è il seguito de La quinta stagione, uno dei romanzi fantascientifici di cui si è più parlato in Italia nel 2019.
C'è da dire che ogni volume della trilogia di N.K. Jemisin, pubblicata negli Stati Uniti tra il 2016 e il 2018 ha vinto praticamente tutti i premi letterari dedicati alla fantascienza, alzando notevolmente le mie aspettative nei confronti della serie e che la lettura del primo libro della serie mi ha fatto capire perché. 
Infatti, se avete letto la mia recensione, sapete che ho amato La quinta stagione e che attendevo con trepidazione la pubblicazione de Il portale degli obelischi. Purtroppo, la crisi dell'editoria seguita alla pandemia da Coronavirus ha modificato le carte in tavola e, tra le uscite rimandate, c'è stata anche quella della Jemisin, che era una delle più attese non solo da me, ma da tutti gli amanti della fantascienza.
Cover primo volume
Per fortuna l'attesa non è stata lunghissima e finalmente sono riuscita ad avere fra le mani una copia di questo romanzo, che fa parte di una serie di fantascienza che forse non piacerà a tutti, ma che definire originale è riduttivo.
Devo dire, tuttavia, che il primo impatto con Il portale degli obelischi non è stato quello desiderato.  Infatti, ci ho messo un bel po' a entrare dentro la vicenda a causa del fatto che, a differenza di altri romanzi facenti parte di serie, non vi è una sinossi del volume precedente, e nemmeno un capitolo iniziale che riassuma un po' dove si era rimasti.
La Jemisin riprende esattamente dove si era fermata, riempiendo i primi capitoli... di nulla.
Lo ammetto: l'inizio del romanzo è un po' lento e pesante. Essun si trova in una situazione piuttosto precaria, ma di azione non ce n'è molta: i suoi capitoli sono più che altro lunghi scambi e dialoghi tra lei, Alabaster i Mangiapietra e gli abitanti della com di Castrima dove si era chiuso il libro precedente, con tanta carne al fuoco ma niente di concreto.
Fortunatamente l'introduzione di un nuovo punto di vista, quello di Nassun, la figlia di Essun, ravviva un po' la vicenda: la bambina, infatti, al contrario degli altri personaggi, è stata un po' dimenticata nel primo volume e, ne Il portale degli obelischi, il suo personaggio viene ripreso e caratterizzato a dovere, rendendolo non solo uno dei miei preferiti, ma anche uno dei più importanti della storia, anche alla luce del terzo volume della serie.
Non solo: dopo circa un terzo del romanzo la situazione cambia e finalmente l'azione inizia a coinvolgere anche Essun e i suoi alleati.
Da quel punto in poi ho riconosciuto anche ne Il portale degli Obelischi quelle caratteristiche che mi avevano fatto innamorare de La Quinta Stagione: equilibrio tra dialoghi, descrizioni e azioni, un'ambientazione curata nei minimi particolari e gli effetti speciali, ovvero i poteri degli orogeni, che prima Alabastar, poi Essun e infine Nassun iniziano a sfruttare in modi sorprendenti, se non inquietanti.
La Jemisin poi, a mio avviso, scrive molto bene. È una delle poche autrici che riesce a rendere sopportabile l'uso della seconda persona singolare per un capitolo intero e, inoltre, è capace di dipingere il ritratto incredibilmente realistico un pianeta ostile (e i dubbi che si tratti di una versione futuristica e quasi post-apocalittica del nostro pianeta Terra aumenta sempre più di volume in volume).
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline. Ho dato una mezza stellina in meno rispetto a La quinta stagione perché la prima parte del libro non mi ha entusiasmato ma, per fortuna, la storia si riprende, capitolo dopo capitolo, fino a un finale che mi ha lasciata con il fiato sospeso.
Peccato che, molto probabilmente, dovremo aspettare ancora un altro anno prima di vedere pubblicato il terzo e ultimo volume della serie, Il cielo di terra, il cui primo capitolo è presente come extra al termine di questo libro.


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