mercoledì 8 settembre 2021

Review Party: Oculta - Maya Motayne

Ciao a tutti. Oggi vi parlo di un libro che, forse a sorpresa, mi è piaciuto davvero tanto: Oculta di Maya Motayne, edito Libri Mondadori. Di solito vi parlo della sindrome del secondo volume, in cui i sequel non sono mai all'altezza dei libri iniziali, ma in questo caso è successo l'opposto: se Nocturna mi era sembrato fin troppo ispirato a un'altra celebre serie fantasy, Oculta invece è più originale e meglio pensato. In altre parole, più coinvolgente! 


TITOLO: Oculta    
AUTORE: Maya Motayne
COLLANA: Libri Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 19,90€
PREZZO (EBOOK): 9,99€ 
TRAMA: Sono passati ormai quattro lunghi mesi da quando Finn e il principe Alfie hanno sconfitto l'antico e malvagio potere che minacciava di condurre il regno di Castallan alla rovina. Da allora, entrambi impegnati nelle proprie questioni personali e non, non si sono più visti. Alfie, in qualità di erede al trono di Castallan, è chiamato a occuparsi del delicato vertice con i reali englassiani per negoziare la cessazione delle ostilità e siglare la pace tra i due regni. Finn, da parte sua, sta cercando di godersi l'inedita libertà da Ignacio. Quando, per una serie di avvenimenti inaspettati, fa ritorno a San Cristóbal, Finn scopre che, esattamente come sta accadendo a lei, anche per Alfie le cose non sembrano andare nel modo sperato. Il ragazzo, infatti, rischia di vedere vanificati i propri sforzi. A quanto pare, la misteriosa organizzazione responsabile della morte del fratello del principe è tornata nuovamente alla ribalta e il suo nuovo obiettivo sembra essere il fallimento proprio del vertice politico presieduto dal ragazzo. Ancora una volta, perciò, Finn e Alfie saranno costretti a unire le forze per seguire le tracce dell'assassino e preservare così l'unica possibilità che finalmente Castallan ed Englass trovino la pace. Ma saranno in grado di fermare i loro avversari prima che una nuova guerra minacci il loro regno?


Nocturna, il romanzo d'esordio di Maya Motayne è un libro che ricordo con piacere: da un lato infatti mi aveva conquistato con la sua ambientazione latina, che spiccava in un panorama fantasy dove ormai spopolano le mitologie asiatiche e africane, ma dall'altro mi aveva ricordato fin troppo la trilogia A darker shade of magic di V. E. Schwab, sia a livello di trama che di personaggi. 
Per questo motivo mi sono approcciata ad Oculta, secondo libro della serie, con curiosità: infatti mi sono affezionata a Finn e Alfie, i due protagonisti della storia, ma, soprattutto, volevo vedere se la Motayne sarebbe riuscita a non prendere troppa ispirazione dalla Schwab.
Spoiler: ci è riuscita.
A meno di alcuni insignificanti dettagli, Oculta è tutta farina del sacco di Maya Motayne, e, vi dirò di più, è un libro decisamente superiore a Nocturna. 
La trama si tinge di giallo: alcuni omicidi, compiuti da un gruppo di estremisti contrari alla famiglia reale, stanno scuotendo il regno di Castallan e minando i rapporti con il vicino regno di Englass. Gli Englassiani sono i nemici storici dei Castallani: scopriamo infatti che per loro la magia è un privilegio dei nobili e che, chiunque non appartenga alle classe alti, ne viene privato. Inoltre un tempo Englass aveva colonizzato Castallan assoggettando i suoi abitanti e togliendo loro sia la magia, che la loro lingua e le loro tradizioni. 
Alfie, seguendo i desideri del suo defunto fratello, vuole siglare la pace ma l'intesa è osteggiata sia da Los Toros, che dai Castallani stessi. 
Nel mentre Finn si trova in una situazione complicata e l'unico modo per uscirne è collaborare con Alfie per scoprire chi sono i Los Toros e perché vogliano impedire la pace con Englass. 
Ci sono tanti colpi di scena, false poste e rovesciamenti di situazione che è stato impossibile annoiarsi durante la lettura. Tra l'altro, non mi ha ricordato il secondo volume della serie della Schwab, e ciò ha dimostrato quello che avevo pensato fin dalla lettura di Nocturna e cioè che Maya Motayne ha le capacità per distinguersi, e che per questo motivo non dovrebbe ispirarsi così tanto ad altri autori.
Inoltre, a differenza di Nocturna, Oculta calca la mano anche su tematiche importanti: è impossibile infatti non rivedere in Englass le potenze europee come l'Inghilterra e nella critica al trattamento subito dai Castallani, schiavizzati e privati della possibilità di parlare la loro lingua e praticare la magia, una critica al colonialismo e alle sue conseguenze che persistono ancora oggi.


Tornando ai personaggi principali, se in Nocturna Finn e Alfie potevano ricordare Lila e Kell di A darker shade of magic, in Oculta i due protagonisti continuano il loro percorso di crescita interiore che li porta a distaccarsi dai binari percorsi invece dalle due creature nate dalla penna della Schwab. Ciò si nota soprattutto con Finn: mentre ho trovato Lila Bard un personaggio insopportabile per tutti i tre libri della trilogia, la protagonista di Oculta e Nocturna mi è sempre stata più simpatica. Forse è per la sua indole, determinata e cinica, certo, ma non presuntuosa o irritante, o forse per la sua caratterizzazione psicologica, segnata dagli abusi del padre adottivo che non sono terminati nemmeno con la sua morte, ma fatto sta che Finn in questo libro mi è piaciuta moltissimo. Lo stesso si può dire di Alfie, che, però, a differenza della co-protagonista, rimane sempre nel binario del personaggio buono, che cera di fare del bene a tutti i costi e che sembra un po' troppo ingenuo. 
Tra i personaggi introdotti invece in Oculta spicca la famiglia reale di Englass, tutti insopportabili, dal primo all'ultimo, anche chi, come la Principessa Vesper, dovrebbe rappresentare l'ala progressista del suo paese. 
Lo stile è scorrevole ed alterna periodi più allegri, che riflettono l'atmosfera colorata e allegra di Castallan, ad altri più cupi, che ben rispecchiano i toni dark di questo secondo volume. Per quanto non sia in generale una fan delle parole in lingua straniera inserite nel mezzo della narrazione, ho una passione per la lingua spagnola tale da adorare quando i protagonisti inseriscono frasi in spagnolo nei loro dialoghi, e ho anche apprezzato il fatto che l'autrice abbia voluto approfondire la storia del regno di Castallan, pur lasciando alcuni punti oscuri che immagino verranno trattati nei libri successivi.
Dunque in conclusione la mia valutazione è di quattro stelline piene. Se Nocturna era un libro carino che soffriva però nel paragone con il più noto A darker shade of magic della Schwab, Oculta è un libro più complesso, intrigante e in cui finalmente la personalità di Maya Motayne riesce a emergere dalle pagine. 
Confesso tuttavia che il finale del libro mi ha fatto rabbrividire, non solo per i colpi di scena, ma perché ho paura che le similitudini con la saga della Schwab possano tornare evidenti nel prossimo volume della serie. Spero tuttavia che Maya Motayne smentisca questo mio timore: dopotutto, con Oculta è riuscita a convincermi a continuare la lettura della serie. 


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