Ciao a tutti. Ci saranno ad occhio e croce 35 gradi e io sono costretta a stare a casa a fissare per ore e ore il computer per portare avanti la mia tesi che, allo stato attuale delle cose, è ancora piuttosto incomprensibile. Help me!
Intano vi lascio la recensione di Aurora Rising, nuova fatica della coppia Amie kaufman - Jay Kristoff: il romanzo ha fatto molto parlare di sé e ancora mi chiedo perché la Oscar Vault non ne abbia annunciato la pubblicazione...
TITOLO: Aurora Rising
COLLANA: Random House
PREZZO
(CARTACEO): 14,80€
PREZZO
(EBOOK): 8,50€
TRAMA [ENG]: The year is 2380, and the graduating cadets of Aurora Academy are being assigned their first missions. Star pupil Tyler Jones is ready to recruit the squad of his dreams, but his own boneheaded heroism sees him stuck with the dregs nobody else in the Academy would touch . . .
A cocky diplomat with a black belt in sarcasmA sociopath scientist with a fondness for shooting her bunkmates
A smart-ass techwiz with the galaxy's biggest chip on his shoulder
An alien warrior with anger management issues
A tomboy pilot who's totally not into him, in case you were wondering
And Ty's squad isn't even his biggest problem--that'd be Aurora Jie-Lin O'Malley, the girl he's just rescued from interdimensional space. Trapped in cryo-sleep for two centuries, Auri is a girl out of time and out of her depth. But she could be the catalyst that starts a war millions of years in the making, and Tyler's squad of losers, discipline-cases and misfits might just be the last hope for the entire galaxy.
NOBODY PANIC.
Tra le uscite inglesi del 2019 Aurora Rising, la nuova opera della "premiata ditta" Kaufman e Kristoff, primo libro di (almeno) una trilogia, è stata di sicuro una delle più attese.
Complice
il grande successo della trilogia Illuminae Files, complice la crescente
popolarità di Jay Kristoff, diventato nell'ultimo anno un vero e proprio autore
di culto, Aurora Rising ha imperversato sui social network per settimane, al
punto che le edizioni speciali di questo libro sono scomparse nel giro di poche
ore o addirittura minuti dalla vendita diventando ricercati oggetti di culto.
Chiariamo
alcuni aspetti: Aurora Rising non solo è diretto a un pubblico young adult, ma
è anche un libro molto più tradizionale rispetto a Illuminae e seguiti.
Sono
tradizionali i personaggi, la classica banda di personaggi bizzarri e, almeno
in principio, male assortiti, è tradizionale la forma, quella di un libro di
narrativa (seppur con qualche inserto grafico simile a quelli che hanno fatto
la fortuna di Illuminae), ed è, in un certo senso, tradizionale anche la trama,
che ruota intorno alle avventure intergalattiche della nostra banda alle prese
con una misteriosa ragazza, la Aurora del titolo, svegliatasi dopo duecento
anni di sonno criogenico e capace di risvegliare oscuri e pericolosi poteri.
Come
tutti i romanzi tradizionali (e non), Aurora Rising ha pregi e difetti:
sicuramente l'esperienza del duo di autori pesa nella costruzione di una storia
che riesce, nonostante alcuni punti morti, a coinvolgere il lettore.
I
personaggi forse non saranno i più profondi e meglio caratterizzati della
letteratura young adult ma semplicemente funzionano. Il lettore si affeziona a
loro, tifa per loro e soffre con loro nelle situazioni difficili, come ad
esempio negli ultimi capitoli. Certo, per questo volume, i personaggi risultano
ancora statici nei loro ruoli: Tyler il capo senza macchia né paura, Scarlett
la ragazza estroversa e con una strana fissa per i suoi ex ragazzi, Zila il
genio sociopatico, Cat il maschiaccio dal cuore tenero, Finnian e Kal gli
alieni dalla personalità molto più umana di quanto ci si possa aspettare,
Aurora la ragazza fuori dal tempo... ma sono sicura che nel prossimo volume la
loro caratterizzazione si farà più profonda e dinamica, complici anche gli
eventi delle ultime pagine.
Lo
stile è fresco e scanzonato, ma soprattutto uniforme: nonostante Aurora Rising
sia opera di due autori, leggendola si ha l'impressione che sia il frutto di
un'unica mente.
L'unico
problema che ho riscontrato è nella gestione della trama: l'inizio e il finale
del romanzo sono, per dirla con una sola parola, "wow", mentre la
parte centrale rimane un po' "meh".
Cosa
significa ciò?
Che
i primi e gli ultimi capitoli sono perfetti: avvincenti, ricchi di azione,
colpi di scena e rivelazioni ma che i capitoli centrali rimangono non tanto
statici, quanto insipidi.
L'azione
infatti abbonda per tutto il libro ma, in molti casi, rimane fine a se stessa:
i misteri e le grandi rivelazioni, invece, vengono concentrati principalmente
nelle prime e ultime pagine e ciò, mi duole dirlo, mi ha fatto più annoiare che
altro. Per ravvivare la situazione sarebbe bastato inserire qualche domanda o
risposta in più anche a metà del romanzo, anziché forzare la mano su
inseguimenti intergalattici e creature aliene pericolosissime, che a mio
avviso, alla prima stupiscono il lettore, ma dopo poco, iniziano ad annoiare.
Una
nota per i lettori italiani: consiglierei la lettura di Aurora Rising in lingua
originale a chi possiede almeno un livello di inglese medio (se non alto). Non
tanto per lo stile, che non è affatto complesso, ma per le espressioni usate.
Il linguaggio di Aurora Rising è infatti un curioso e simpatico miscuglio di
termini colloquiali, neologismi dal sapore futuristico e colorate imprecazioni,
tutte a base di cibo, della protagonista (che potremmo tradurre come "per
tutti i biscotti" o "porca torta"). Ammetto: certe volte ho
fatto fatica a districarmi in questa foresta di termini assurdi e improbabili,
e sarei proprio curiosa di leggere la traduzione italiana solo per poter
valutare l'operato del traduttore.
Quindi?
La mia valutazione è di quattro stelline. Nonostante qualche difetto, legato
per di più a una trama che alterna intuizioni geniali a cliché già largamente
utilizzati, risultando in parte intrigante e in parte moscia, Aurora Rising
rimane comunque un buon inizio di una serie sci-fi young adult che, se continua
così, farà parlare di sé e sicuramente ripagherà i lettori dell'affetto che
dimostrano nei confronti del libro e dei suoi autori.
Aurora Rant:
ok, lo sapete non amo arrabbiarmi troppo nei confronti delle opinioni degli
altri, ma in questo caso ci sta. Ora, Aurora Rising non è un libro perfetto,
chiariamolo: per me staziona sulle quattro stelline, ma capisco chi gliene da
tre, o addirittura due.
Però
la recensione su Goodreads con più like, quindi la più visibile, ha una
stellina. Una sola, che per me è già inconcepibile dare una stellina a un
romanzo scritto grammaticalmente bene e con un inizio, uno svolgimento e una
fine. Ok che la nostra amica che lo ha recensito in questo modo dice che lo ha
trovato noioso, e ci sta, la parte centrale è un fiacca, ma non è questo il
motivo principale della valutazione.
Allora,
perché la nostra esperta di Goodreads appoggiata da oltre 500 like, da una sola
stellina? Perché non ci sono
personaggi gay.
Esatto,
in Aurora Rising ci sono una ragazza nera, due alieni, una mezza cinese e un
disabile, ma no, mancano i gay, quindi il romanzo è contro le minoranze.
Io
non ho parole. Questa tendenza, americana soprattutto (fortunatamente gli
autori europei non sono ancora stati contagiati) di inserire ogni qual tipo di
minoranze in ogni singolo libro young adult ma soprattutto di criticare, chi
per un motivo o per un altro, non lo fa, sta diventando decisamente eccessiva.
Capisco
anni fa, quando i protagonisti di libri per ragazzi erano solo giovani, bianchi
e possibilmente maschi, ma ora credo che stiamo scivolando verso l’eccesso. Posso comprendere criticare un libro perché non ti piacciono i personaggi: l'ho fatto anche io con i Fae della Maas, che mi sembrano troppo perfetti per essere verosimili, ma in questo caso non si parla di caratterizzazione o altro, ma proprio di una questione di " you have SEVEN characters and you decide to pair them all into heterosexual ships? " (cit).
Ma fatemi il piacere. Ci
vorrebbe un post a parte per approfondire questo argomento, per ora tuttavia mi
accontento delle vostre opinioni sul tema: fatemele sapere nei commenti.
Peace and Love,
Silvia
Che bella recensione, questo titolo me lo segno subito, mi ispira molto.
RispondiEliminaGrazie! Comunque secondo me, ne annunceranno presto l'uscita in italiano perché è strano che un romanzo così chiacchierato non sia stato ancora tradotto (mi ci giocherei la OscarVault come possibile casa editrice se non fosse che ha già annunciato titoli fino al 2050...)
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