venerdì 2 agosto 2019

Recensione: Musica sull'abisso - Marilù Oliva

Buongiorno. Agosto è arrivato: io andrò in ferie pochi giorni, ergo il blog non chiude, ma non credo di riuscire a proporre tanti post come l'anno scorso. In ogni caso, iniziamo con la recensione di un romanzo giallo di una serie made in Italy che meriterebbe più attenzione: stiamo parlando delle indagini dell'ispettrice Micol Medici, opera di Marilù Oliva.
Ringrazio la casa editrice per la copia ebook che è stata di grande compagnia durante un viaggio che ho effettuato a giugno in Belgio.


TITOLO: Musica sull'abisso
AUTORE: Marilù Oliva
COLLANA: HarperCollins Italia 
PREZZO (CARTACEO): 18,00€
PREZZO (EBOOK): 5,99€
TRAMA: L'ultima volta che Gwendolina Nanni, giovane imprenditrice bolognese, è stata vista viva era mattina molto presto e come al solito stava correndo lungo gli argini del Bacchiglione prima di andare al lavoro. Il suo corpo è stato ritrovato molti giorni dopo in un'ansa del fiume, ormai irriconoscibile. Il caso viene chiuso come suicidio dalla polizia locale. Ma i familiari non ci stanno e si rivolgono alla Sezione Omicidi di Bologna, dove è stata da poco trasferita l'ispettore Micol Medici. Le ricerche vertono attorno agli ex-studenti di un liceo storico bolognese, il Cicerone, dove si diploma la migliore gioventù della città. Ma c'è una classe del passato che ha avuto un destino infausto: uno dopo l'altro, anno dopo anno, stanno morendo tutti coloro che quindici anni prima sono stati compagni di classe. Tutti in circostanze sospette e tutti lo stesso giorno, il 21 febbraio. Cosa lega questi delitti? E com'è possibile che una canzone, scritta in latino e cantata da alcuni di loro, abbia previsto con anni di anticipo in che modo sarebbero morte le vittime? Micol, con la sua abilità speciale legata ai suoi incubi notturni, cerca di scoprire la verità, muovendosi sullo sfondo di una città dove ogni torre e ogni portico sembrano nascondere qualcosa


Lo confesso: non ho ricordi piacevoli della mia classe del liceo. Non andavo troppo d'accordo con i miei compagni, tanto che li ho persi di vista quasi tutti una volta iniziata l'università... e non è stata una grande perdita. Perché vi dico ciò?
Perché la trama di Musica sull'abisso, ultimo romanzo di Marilù Oliva e seconda avventura di Micol Medici ruota attorno ad una classe di liceo i cui membri vengono uccisi uno dopo l'altro...
No, non sono io l'assassino!
Però devo ammettere che le premesse di Musica sull'Abisso mi hanno intrigata fin da subito, e che anche la lettura si è rivelata avvincente già dalle prime pagine, al punto che, dopo appena due giorni, avevo terminato il romanzo e scoperto il colpevole, e credetemi se vi dico che si tratta di un libro comunque corposo.
Mi sono bastati pochi capitoli per affezionarmi alla protagonista, l'ispettrice della polizia di Bologna Micol Medici: mi piacciono molto i detective donna (come forse sa bene chi ha letto le mie recensioni della serie di Erika Foster scritta da Robert Bryndza) e il personaggio nato dalla penna di Marilù Oliva non fa eccezione. Micol racchiude in sé il fiuto di un detective di un giallo classico insieme alla sensibilità e all'umanità che la rendono molto più vera, e credibile, rispetto a tanti suoi illustri colleghi.
Lo stesso dicasi per i comprimari: attorno a Micol si muovono numerosi personaggi che, potremmo dire, appartengono a un cast fisso che rivedremo, o almeno spero, anche nelle prossime avventure. Alcuni sono personaggi positivi, altri divertenti, altri ancora hanno il compito di mettere sempre i bastoni fra le ruote alla protagonista, ma, tutti insieme, rendono la serie più avvincente e completa.
Lo stile mi è piaciuto molto. Ho apprezzato il fatto che, a differenza di molti romanzi del genere, non ci si concentrasse solo sul punto di vista dell'investigatore, ma anche su quello delle vittime, che raccontano in prima persona gli istanti prima della loro morte.
Per quanto riguarda la trama, l'unica osservazione che posso fare riguarda il caso, che mi è parso un po' troppo esagerato, per complessità ed elaborazione. Tuttavia, come lettrice affezionata di romanzi del genere, devo dire che non sono la veridicità e la possibilità di replica nel modo reale che cerco: io voglio un caso che sappia incuriosirmi, intrattenermi e stupirmi, voglio mettermi alla prova e sfidare l'investigatore a chi trova per primo il colpevole. 
Fortunatamente Musica sull'abisso mi ha intrattenuto, sorpreso, e mi ha fatto competere con Micol a chi risolveva il caso per prima: inutile dirlo, ho perso miseramente (e ho pure preso lucciole per lanterne nella caccia all'assassino).
Dunque, in conclusione, la mia valutazione è di quattro stelline piene.
Sono rimasta stregata da Micol Medici e dalle sue indagini: certo, Musica sull'Abisso rimane comunque un giallo piuttosto tradizionale, nelle indagini e nella risoluzione degli enigmi, ma, al tempo stesso, è anche una storia che riesce a intrattenere il lettore e, nel mentre, lo fa anche pensare.
Chissà perché mi sono persa per strada Le spose sepolte, primo volume della serie dedicata a Micol Medici... in ogni caso si tratta di un romanzo da recuperare il prima possibile!




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