giovedì 22 luglio 2021

Blog Party: Storie incredibili delle Olimpiadi - Luciano Wernicke. recensione + Approfondimento su Tokyo 2020

Buongiorno. Il post di oggi è molto sentito: domani infatti in quel di Tokyo inizieranno le XXXII Olimpiadi Estive. Grazie a La libreria di Yely, che ha organizzato l'iniziativa, e alla DeA Planeta Libri, che ci ha fornito la copia (per cui ringrazio molto) posso parlarvi di questa raccolta di Storie incredibili delle Olimpiadi scritta da Luciano Wernicke, che racconta gli eventi più particolari, bizzarri o grandiosi, che caratterizzato questa grande manifestazione sportiva, dalle origini al 2016.



Al termine della recensione, inoltre, potrete leggere un mio approfondimento su Tokyo 2020, con un focus sulla nazionale italiana, perché, anche dopo i trionfi all'Eurovision 2021 e a Euro 2020, speriamo in un en-plein con le Olimpiadi!


TITOLO: Storie Incredibili delle Olimpiadi 
AUTORE: Luciano Wernicke 
COLLANA: DeA Planeta Libri  
PREZZO (CARTACEO): 16,90€
PREZZO (EBOOK): 2,99€
TRAMA: Il libro raccoglie le storie più strane, curiose e meno note che si sono verificate in ciascuna edizione delle Olimpiadi, dal 1896 (anno in cui sono riprese per iniziativa di Pierre De Coubertin) al 2016. Si tratta di storie molto umane, a volte bizzarre e divertenti, a volte eroiche e drammatiche, a volte legate alle vicende del periodo. Tutte vanno oltre la classica celebrazione di una vittoria, e segnano un pezzetto di storia.

Domani iniziano le Olimpiadi di Tokyo e sono sicura che Storie incredibili delle Olimpiadi di Luciano Wernicke, giornalista argentino, sarà una lettura imperdibile per tutti gli appassionati di storia dello sport. Come si evince dal titolo questo libro è una raccolta di aneddoti sulle Olimpiadi: esso infatti, come scritto anche sulla copertina, tratta de "i fatti più curiosi, i record più strani, gli uomini e le donne che hanno fatto la storia". Insomma si tratta di una raccolta di aneddoti, storie e curiosità con protagonisti gli atleti olimpici, dall'antichità al 2016. 
Il primo capitolo è dedicato ad approfondimenti e curiosità, giunte fino ai nostri giorni, sulle Olimpiadi antiche, mentre il resto del libro ripercorre ogni edizione delle Olimpiadi estive moderne (non invernali in quanto l'autore specifica che, a suo avviso, esse non rispecchiano il carattere di universalità tipico dell'evento olimpico), dalla prima, Atene 1896, all'ultima, Rio 2016. 
Essendo l'edizione originale del libro uscita nel 2016, purtroppo non vi sono riferimenti a Tokyo 2020, che, pur non essendosi ancora disputata, ha già fatto tanto parlare di sé, per essere la prima a disputarsi in anno dispari, a causa della pandemia da Coronavirus, e per le ingenti misure di prevenzione che l'hanno portata ad essere chiusa al pubblico. 
Ogni capitolo si compone di un'introduzione che ripercorre fatti generali legati all'organizzazione degli eventi, alla scelta della città e a qualche episodio principale. Mentre il resto riguarda racconti su atleti che si sono distinti, un po' per i risultati, un po' per fatti curiosi, allegri o tragici, o semplicemente sopra alle righe di cui sono stati protagonisti.
La prospettiva con cui l'autore ha deciso di scegliere gli aneddoti è globale. Wernicke è argentino, ma la sua nazionalità non ha pesato sulle scelte fatte: fin dal prologo l'autore infatti ha specificato il suo intento di voler fornire un racconto della storia di questi eventi a 360 gradi, rispettando appieno lo spirito olimpico. Dunque se cercate un libro che si focalizzi sugli atleti azzurri in particolare rimarrete delusi: di Italia si parla molto poco, con qualche aneddoto sparso qua e là per il libro.
Si parla molto di più di Stati Uniti, Gran Bretagna, ma forse perché questi due paesi hanno monopolizzato le Olimpiadi fin dalle prime edizioni, mentre si parla poco della Cina, indiscussa protagonista delle ultime edizioni ma il cui ruolo come potenza sportiva non è sempre stato così incisivo. 
Lo stile è chiaro e scorrevole e l'autore, pur mantenendo il tono del libro piuttosto leggero, non si perde in inutili battute o facili ironie, riuscendo a raccontare con serietà tutti gli aneddoti, inclusi quelli più imbarazzanti. 
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline. Nonostante i suoi limiti Storie incredibili delle Olimpiadi si è rivelato comunque una lettura piacevole, sicuramente consigliata agli amanti dello sport, e che mi ha permesso di entrare sempre più nell'atmosfera olimpica. 
 Dopotutto, Tokyo 2020 inizia domani... 






Tokyo 2020 si è aggiudicata con facilità la palma di edizione delle Olimpiadi più travagliata della storia. Ancora di più delle prime edizioni del 1900, quando gli atleti di paesi lontani non riuscivano a partecipare alle competizioni e donne ed individui di etnie non caucasiche erano esclusi dalle gare. Più difficile persino delle edizioni del 1980 e 1984, in piena guerra fredda e con i boicottaggi delle due grandi nazioni dell'epoca, USA e URSS. 
La colpa è ovviamente della pandemia di Coronavirus, che ha costretto questa edizione al rinvio di un anno, ha imposto misure di sicurezza senza precedenti e ha privato il pubblico, prima internazionale e poi anche giapponese, della possibilità di assistere agli eventi. 
Nonostante siano state in bilico fino alla fine, colpa della variante Delta e del dissenso giapponese, domani, 23 luglio 2021, i Giochi della XXXII Olimpiade inizieranno ufficialmente, nonostante siano già partiti, ufficiosamente, con le partite dei tornei di calcio e softball. 
L'Italia si presenta a Tokyo con una foltissima pattuglia. Sono infatti più di 380 gli atleti, singoli o facenti parte di squadre, che sbarcheranno sul suolo nipponico alla conquista di una medaglia, un record assoluto, nonostante sia viziato dal fatto che in questa edizione sono stati inseriti molti nuovi sport, come il karate, lo skateboard, l'arrampicata e il surf, in cui parteciperanno anche diversi atleti azzurri. 
Sono diverse le squadre azzurre che si sono qualificate per l'evento: hanno buone possibilità di far bene entrambe le nazionali di volley e quella maschile di pallanuoto, possono essere delle outsider la nazionale di basket femminile 3x3 e quella di softball, mentre la qualificazione della squadra maschile di basket, avvenuta a inizio luglio a Belgrado in casa della Serbia (uno dei team più ostici al mondo) ha un che di miracoloso. Peccato per le mancate qualificazioni della pallanuoto femminile e del calcio maschile, che ci avrebbero consentito di infrangere il record per il maggior numero di squadre qualificate, che resiste da Atene 2004. 
Un altro ostacolo, oltre al Covid, che la nazionale italiana dovrà fronteggiare è certamente la sfortuna, iniziato a bersagliare alcuni atleti tra i favoriti per le medaglie: Matteo Berrettini, finalista di Wimbledon, ha dovuto rinunciare per uno strappo muscolare, Giorgia Villa, bronzo mondiale nella ginnastica artistica, anche. Larissa Iapichino, rivelazione del salto in lungo, si è infortunata a giugno, Jannik Sinner, tennista in ascesa, ha rinunciato per motivi personali mentre Gregorio Paltrinieri e Simona Quadarella, i due nuotatori azzurri più accreditati per la lotta alle medaglie, saranno a Tokyo indeboliti rispettivamente dalla mononucleosi e dalla gastroenterite.
Questi infortuni sono delle vere e proprie tegole su una nazionale che conta molte carte da medaglia ma nessun vero e proprio favorito per il primo posto: speriamo dunque che alcuni atleti ci regalino a Tokyo la prestazione della vita e vadano a compensare tutte queste assenze di peso. 
I record delle spedizioni azzurre parlano chiaro e resistono da parecchi anni: 14 ori (Los Angeles 1984) e 36 medaglie totali (Roma 1960). Riuscirà la spedizione azzurra a infrangerli quest'anno? 



Ed ora passo il testimone alle mie colleghe blogger, che vi diranno la loro su questo libro e su tanti altri temi, dai videogiochi olimpici al ruolo delle donne nelle Olimpiadi, e tanto altro ancora...

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