Ciao a tutti. Io sono letteralmente immersa nella mia tesi: quindi la #UBBreadathon sta andando leggermente a farsi friggere. Questo è il secondo libro della maratona di lettura, per l'obiettivo un libro illustrato (ma sarebbe andato bene anche come libro sotto le 200 pagine): Lo sguardo lento delle cose mute di Patrick Rothfuss.
AUTORE: Patrick Rothfuss
COLLANA: Mondadori
PREZZO
(CARTACEO): 19,00€
PREZZO
(EBOOK): 9,99€
TRAMA: Sotto l'Università c'è un posto oscuro, che solo poche persone conoscono; una rete spezzata di antichi passaggi e stanze abbandonate. Lì vive una giovane donna, nascosta tra i tunnel tentacolari, al centro di questo luogo dimenticato. Il suo nome è Auri, ed è piena di misteri. "Lo sguardo lento delle cose mute" è un breve e agrodolce scorcio sulla vita di Auri, una storia che, giocosa e inquietante al tempo stesso, offre al lettore la possibilità di guardare il mondo attraverso gli occhi della sua protagonista e di imparare cose che solo Auri conosce. In questo libro ricco di segreti e di misteri, Patrick Rothfuss ci conduce nel mondo di uno dei personaggi più enigmatici de "Le cronache dell'assassino del re" e si collega alle vicende narrate nel secondo volume delle Cronache.
Tra
le serie ancora in pubblicazione Le cronache dell'assassino del re è, almeno
sulla carta, una di quelle più vicine alla conclusione: manca infatti un solo
volume, The Doors of Stone, per leggere la fine delle avventure di Kvothe.
Tuttavia è dal 2011 che Patrick Rothfuss non scrive più romanzi completi: le
sue uniche pubblicazioni sono state una novella dedicata al personaggio di
Bast, e questa stranezza qui, dal lungo titolo Lo sguardo lento delle cose
mute, dedicata ad Auri, la curiosa ragazzina che Kvothe incontra
all'Università.
Quando
un romanzo parte con un avvertimento dell'autore che sottolinea come il libro
in questione sia qualcosa di molto insolito e particolare c'è da preoccuparsi
ed effettivamente Lo sguardo lento delle cose mute è una storia fuori da ogni
canone.
Illustrazione dal libro |
Auri
è particolare, spezzata, certo, eppure non triste: vive la vita osservandola
dalla sua prospettiva, che non è certo quella di una persona normale, eppure
non perde quasi mai quell'aura sognante e magica che la contraddistingue.
Passiamo
però subito alle dolenti note: questa non è una storia per tutti e, mi duole
dirlo, non era una storia per me. Ho letto e compreso l'avvertimento
dell'autore, sono una persona sensibile, particolare, eccetera, eccetera, però
questo libro non mi ha lasciato niente, se non ancora più domande sul
personaggio di Auri. Purtroppo Lo sguardo lento delle cose mute non mi ha
trasmesso niente, se non il piacere di leggere cento pagine di bella scrittura
e belle illustrazioni.
Di
concreto non accade nulla: la storia racconta una settimana di vita di Auri e
le sue interazioni con gli oggetti inanimati che la circondano, oggetti che
diventano personaggi a tutto tondo del libro.
Però,
nonostante tutto l'affetto di Auri nel loro confronti ho fatto fatica ad
affezionarmi a un ingranaggio, un barattolo, del cibo stantio e a tutti gli
altri oggetti che fanno un apparizione nel romanzo. Lo stesso vale, ahimè, nei
confronti della povera Auri: le scene in cui l'ho preferita ne Il nome del
vento, sono quelle in cui interagiva con Kvothe, in questo caso, senza
interazioni Auri perde un po' di quella sensibilità che la contraddistingue a
favore delle sue stranezze che, nel silenzio di questo libro, risultano
amplificate a dismisura.
La
scrittura invece è come sempre ottima. Reputo Rothfuss, a livello di stile, uno
dei migliori scrittori di fantasy in circolazione. La sua prosa è poetica e mai
banale e, paradossalmente, riesce a rendere unica una storia come questa in cui
non succede assolutamente nulla di rilevante. Capisco perché ci stia impiegando
così tanto a concludere The doors of stone: Rothfuss è un perfezionista e se
vedete quanta cura ha messo in una storia così breve, figurarsi quanto lavoro e
tempo richieda un volume che si preannuncia essere di quasi o addirittura oltre
mille pagine.
Quindi?
La mia valutazione è di tre stelline. In sé Lo sguardo lento delle cose mute è
una piccola storia che narra di piccole cose, con una bella scrittura e delle
belle illustrazione, che però non aggiunge nulla di concreto alla saga di
Rothfuss. Leggerla o non leggerla?
Questa
scelta spetta solo a voi.
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