Riusciremo a ricordarci di Celestine?
AUTORE: Cecelia Ahern
COLLANA: DeA Young Adult
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
PREZZO (EBOOK): 6,99€
TRAMA: Celestine è in fuga. Fino a poche settimane fa era una delle ragazze più in vista della città: aveva una famiglia che la amava, un fidanzato meraviglioso e un destino invidiabile. Ora la sua esistenza si è trasformata in un interminabile incubo. La sua vita dorata non esiste più. Celestine è finita in cima alla lista dei ricercati della Gilda. È il nemico Numero Uno. Lei infatti è l’unica a possedere le prove che potrebbero distruggere per sempre il sistema che stabilisce chi è perfetto e chi Fallato. Chi merita un futuro e chi no. Perfino il giudice Crevan, capo del tribunale che l’ha condannata, è al suo inseguimento. L’uomo crede di poter facilmente mettere alle strette una come Celestine, una ragazza che ha perso tutto: famiglia, fidanzato, amici. Ma si sbaglia. Il tenebroso Carrick non l’ha abbandonata e anzi è più determinato che mai a sostenerla, qualunque sia la scelta di Celestine. Perché adesso a decidere sarà lei. Scappare e mettersi in salvo, o rischiare tutto, tornare nella tana del leone e demolire il sistema dall’interno? Dalla penna dell’autrice bestseller internazionale di P.S. I love you e Scrivimi ancora, il capitolo conclusivo della saga iniziata con Flawed. Gli imperfetti, una serie distopica che mette sotto i riflettori la follia della ricerca della perfezione.
Erano passati quasi due anni dalla pubblicazione di Flawed. Gli Imperfetti di Cecelia Ahern, e stavo quasi perdendo le speranze nei confronti di una traduzione italiana di Perfect, il volume che conclude questa duologia, quando è arrivato dalla casa editrice l'annuncio che sì, Perfect arriva in Italia, a settembre, insieme ad una ripubblicazione del primo libro con una copertina tutta nuova e coerente con la descrizione della protagonista, Celestine.
Sono stata subito entusiasta di questa notizia,
perché Flawed è subito entrato tra i miei distopici preferiti, con una storia a
metà tra i classici young adult di questo genere e la Lettera Scarlatta di
Hawthorne.
Anche Flawed. Il momento della scelta mi è
piaciuto, è vero, ma non al livello del primo: ci sono state infatti alcuni
passaggi che non mi hanno convinto pienamente, o che avrebbero potuto essere
migliorati, oltre al fatto che, mia opinione personale, non ho condiviso le
scelte dell'autrice per quanto riguarda la gestione della love story.
Essendo passati due anni dalla pubblicazione del
primo ho faticato per ricordarmi le vicende di Celestine: fortunatamente sono
bastate pochi capitoli, e una rilettura della recensione, per farmi tornare in
mente tutto ciò che era accaduto alla protagonista nel volume precedente, delle
sue marchiature multiple e di tutto il caos che ne era conseguito. Sfortunatamente
però l'inizio del romanzo non è altrettanto coinvolgente, anzi, l'ho trovato un
po' statico e ripetitivo, con Celestine costretta a vivere da fuggitiva, che si
sposta di luogo in luogo, talvolta aiutata da Carrick, e che conosce
numerosi nuovi personaggi, che assumono ruoli più o meno importanti
nell'evolversi della storia.
Il personaggio di Celestine lo avevo preferito
nel volume precedente: in questo romanzo l'ho trovata meno se stessa e più
Katniss Everdeen, al punto da essere considerata alla stregua di una salvatrice
della patria nella seconda metà del libro. Non che sia un'evoluzione non
coerente con il personaggio, dopotutto in due romanzi la povera Celestine
affronta ogni tipo di traversia, rafforzandosi ogni volta e cambiando il suo modo
di pensare, tuttavia ho trovato che il personaggio in sé abbia perso un po'
della sua originalità che tanto me l'aveva fatto amare in Flawed. Gli
imperfetti.
Nemmeno i personaggi maschili mi hanno convinto
più di tanto: Carrick, una volta perso l'alone di mistero che lo avvolgeva nel
primo romanzo, diventa il classico protagonista maschile, un po' dominato dagli
ormoni, un po' dagli istinti, un po' troppo protettivo nei confronti della sua
ragazza, il cui maggior pregio, a detta di Celestine, risiede negli occhi
multicolori.
Per quanto riguarda Art, il figlio del dittatore
di turno, invece, credo che l'autrice, per favorire Carrick e la sua love story
con la protagonista, abbia completamente sottovalutato le potenzialità di
questo personaggio che invece, a mio avviso, aveva molto da dire, anche più di
quanto la Ahern gli faccia effettivamente fare nel romanzo.
Per quanto riguarda lo stile Cecelia Ahern
scrive bene e ha grande esperienza, ed il romanzo scorre molto bene, nonostante
una prima parte più lenta, ed un finale ricco di avvenimenti. Paradossalmente
ho apprezzato di più le scene d'azione e quelle riflessive, mentre la love
story tra i protagonisti, nonostante la Ahern nasca proprio come autrice di
romance, non mi ha né convinta né emozionata, anzi ne avrei fatto decisamente a
meno.
La conclusione è emozionante e ricca di
avvenimenti, e nonostante qualche semplificazione di troppo nella trama, nonché
il fatto che mi ha ricordato parecchio Hunger Games, è stata la parte del
romanzo che ho preferito, quella non solo con più azione, ma anche più densa di
significati.
Quindi? La mia valutazione è di quattro stelline
con un meno. Nonostante abbia preferito di gran lunga il primo volume, Flawed.
Il momento della scelta rimane comunque un buon distopico, nonché una valida
conclusione a questa duologia nata dall'incursione di Cecelia Ahern nel mondo
young adult. L'unica nota: nonostante sia felicissima che la serie non sia
stata interrotta, avrei preferito, proprio per una questione di memoria del
primo volume e affetto nei confronti dei personaggi, che il romanzo fosse stato
pubblicato più vicino all'uscita di Flawed. Gli imperfetti.
Ps: libro fornito dalla casa editrice (che ringrazio) per la recensione
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