AUTORE: Alice Broadway
COLLANA: Rizzoli
PREZZO (CARTACEO): 18,00€
PREZZO (EBOOK): 8,99€
TRAMA: Immagina un mondo in cui ogni tua azione, ogni evento della tua vita ti viene tatuato sulla pelle, perché tutti lo possano vedere. Immagina se avessi qualcosa da nascondere...
Non ci sono segreti a Saintstone: dall'istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all'oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un'intera vita. Quando l'amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l'uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio...
Non ci sono segreti a Saintstone: dall'istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all'oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un'intera vita. Quando l'amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l'uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio...
Mi ricordo di un consiglio che si legge spesso nei
siti per scrittori: "l'idea alla base di una buona storia deve essere
riassunta in una frase".
Credo che il significato di questa massima sia che un
romanzo capace di attirare l'attenzione debba basarsi su un'idea semplice, ma
che salti subito agli occhi: è proprio questo il caso di Ink di Alice Broadway.
In questo caso l'idea alla base è semplice e geniale:
nel mondo di Leora, a metà t
ra fantasy e distopia, ogni avvenimento
significativo della vita di un individuo, bello o brutto che sia, viene
marchiato sulla propria pelle. Ogni successo, ma anche ogni fallimento di ogni
essere umano rimane lì, visibile agli occhi di tutti, sotto la forma di
complicati disegni, i cosiddetti "marchi", senza possibilità di oblio
o redenzione, fino al giudizio finale, che determina se un defunto è degno di
essere ricordato dalla comunità. Coloro che rifiutano di marchiarsi, chiamati
con il dispregiativo di "intonsi", vengono considerati alla stregua
di veri e propri criminali e costretti a vivere ai margini della società.
Il corvo avrà un ruolo fondamentale nella storia |
La protagonista è inizialmente certa che il padre
verrà ricordato per la vita integerrima che ha condotto, tuttavia, man mano che
le pagine scorrono, si trova a scoprire segreti non solo sul passato del padre,
ma anche sulla propria famiglia e sulla società in cui vive, che è ben lungi
dalla perfetta moralità che il nuovo sindaco ostenta a predicare dai palchi
della città, segreti che possono distruggere l'idea di una società
apparentemente perfetta.
I lati positivi del romanzo riguardano in primo luogo
il world-building: la società di Leora è descritta in maniera talmente
realistica e accurata che, durante la lettura, sembrava di immergersi in un
mondo vivo. L'autrice ha pensato a tutti gli elementi del suo mondo,
dall'istruzione, al lavoro degli adulti, al lato culturale, e se anche alcuni
aspetti non appaiono descritti in profondità, dopotutto si tratta di un romanzo
e non di un saggio, l'effetto finale è comunque di un mondo a parte, un po'
fantastico, un po', per certe restrizioni, distopico.
Mi è piaciuta anche la presenza di storie all'interno
del racconto: si tratta in genere di fiabe note, e di miti di varie mitologie,
rielaborati in modo da essere adattati al mondo in cui Ink è ambientato: da
grande amante delle leggende ho apprezzato queste chicche che mi hanno aiutato
ancora di più ad immergerminnell'atmosfera del romanzo.
Una delle poche cose che invece non ho apprezzato del
romanzo è il lato romance. Io sono dell'opinione che o si inserisce una storia
d'amore, le si dedica il giusto spazio, e la si approfondisce in maniera se non
realistica per lo meno coerente, o non la inserisce affatto. Ink è un romanzo
che avrebbe potuto essere scritto anche senza storie d'amore nel mezzo, ma
l'autrice ha voluto inserire qualche guizzo romance nel mezzo, forse perché è
di moda, o forse per dare un qualcosa in più: il problema è che la storia
d'amore non è per niente sentita. Zero. Non ho sentito un minimo di
coinvolgimento verso i due personaggi coinvolti, e quando qualcuno ha insinuato
che la protagonista poteva essersi innamorata io ho pensato: "mah,
davvero?"
Anche il finale mi ha fatto storcere il naso. Non
perché sia troppo in sospeso, o bello, o brutto: semplicemente, non l'ho
capito. L'ho riletto diverse volte, e ancora non solo non avevo compreso cosa
avesse voluto comunicare l'autrice ai lettori, ma non riuscivo nemmeno a capire
con esattezza se il libro fosse autoconclusivo o parte di una serie (per
completezza ho scoperto solo in seguito come Ink fosse il "primo volume
della Skin Trilogy).
In conclusione la mia valutazione è di quattro
stelline. Ink è un distopico dai forti tratti fantastici veramente originale,
non certo esente da difetti, anzi, ma qualcosa comunque di diversi dalle solite
storie, e che, essendo comunque il primo di una serie, consiglio di leggere,
almeno per costruirsi un'opinione.
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