Nella puntata di oggi andremo in Sudamerica, in Cile più precisamente, con la recensione di un libro molto, molto conosciuto,...
AUTORE: Isabel Allende
COLLANA: Universale Economica Feltrinelli
PREZZO (CARTACEO): 9,50€
TRAMA: Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano
la storia e il destino di tutto un popolo, quello cileno, nei racconti delle
donne di una importante e stravagante famiglia. Un grande affresco che per
fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell'ambito della narrativa
sudamericana, soltanto "Cent'anni di solitudine" di García Márquez.
Mi capita spesso di avere qualche problema con i classici, siano essi moderni o meno. Tuttavia, tra i miei buoni propositi, cerco di inserire la lettura di qualche libro di spessore, e non solo per il numero di pagine, per leggere qualcosa di diverso dai soliti romanzi che recensisco sul blog.
Così, quando ho
iniziato La Casa degli Spiriti di Isabel Allende, ero carica di buoni propositi
ed aspettative, che sono venuti ben presto a cozzare con l'amara realtà del primo
capitolo.
Infatti, almeno per
i primi due capitoli, La Casa degli Spiriti non è stata proprio quel si dice
una lettura leggera: colpa, più che della trama, dello stile dell'autrice.
Tuttavia, stringendo i denti per non mollare, mi sono accorta che più entravo nella storia e più difficilmente ne uscivo: la vicenda si era fatta appassionante, mi ero affezionata ai protagonisti e, pian piano, al ritmo di una manciata di pagine alla volta, sono riuscita a terminare questo mattoncino (cosa che la precedente proprietaria, dato che ho comprato all'usato, non è riuscita a fare, a giudicare dal disperato messaggio "Non riuscirò mai a finire sto mattone!" lasciato a pagina 195).
Tuttavia, stringendo i denti per non mollare, mi sono accorta che più entravo nella storia e più difficilmente ne uscivo: la vicenda si era fatta appassionante, mi ero affezionata ai protagonisti e, pian piano, al ritmo di una manciata di pagine alla volta, sono riuscita a terminare questo mattoncino (cosa che la precedente proprietaria, dato che ho comprato all'usato, non è riuscita a fare, a giudicare dal disperato messaggio "Non riuscirò mai a finire sto mattone!" lasciato a pagina 195).
La trama e i
personaggi, infatti, sono gestiti in maniera magistrale.
La casa degli
Spiriti narra di tre generazioni della famiglia Trueba-Del Valle, dove
i capisaldi sono rappresentati dal protagonista maschile, Esteban,
che all'inizio della storia conosciamo come un giovane spiantato ma con tanta
voglia di lavorare, con un brutto carattere, fidanzato con la bellissima Rosa
Del Valle, e Clara, una bambina, poi donna, con poteri paranormali e bizzarre
attitudini.
È impossibile non
amare Clara, uno dei miei personaggi preferiti di sempre: la conosciamo come
una bambina dai bizzarri poteri paranormali, e la seguiamo lungo tutta la sua
vita, assistendo al suo matrimonio e alla nascita dei suoi figli. Nonostante il
suo percorso di crescita, Clara non perde mai la freschezza, la bizzarria e la
simpatia che la contraddistinguono, ed è sono proprio queste caratteristiche a
farmela adorare.
Con Esteban Trueba
non posso dire lo stesso: il suo carattere difficile e certi comportamenti me
lo hanno fatto odiare, ma non posso non ammettere che si tratti di un
personaggio complesso e ben realizzato, vivido e con molte sfaccettature. Anche
il resto dei protagonisti è a tutto tondo: nonostante siano davvero tanti,
l'autrice è riuscita a rendere memorabile ciascuno dei personaggi apparsi nel
romanzo!
Il mio unico
problema, tuttavia è stato con lo stile della Allende. Abituata come sono a
romanzi moderni, tradotti dall'inglese, dove dominano periodi brevi e dialoghi,
è stato difficile confrontarmi con lunghi e complessi periodi, ricchi in
narrazione e descrizioni e poveri in dialoghi. Il primo capitolo è stato lo
scoglio più duro di tutti: trovarsi così tanti personaggi e cognomi da
ricordare è sempre un po' difficile, per quanto ami le storie con un gran
numero di protagonisti, e i capitoli veramente lunghi non fornivano un attimo
di tregua. Tuttavia, con l'avanzare della storia, ho metabolizzato il modo di
scrivere della Allende e allora tutto ha filato liscio.
Un'altra cosa che
non mi è piaciuta molto è l'alternarsi della prima e della terza persona:
solitamente non mi dispiace il cambiamento di narratore, ma in questo romanzo,
a differenza di altri, spesso il salto non viene segnalato nemmeno con un
doppio spazio, e il lettore deve riconoscere da solo chi parla, cosa che in
molti casi risulta immediata, ma in altri è un po' ambigua.
In conclusione la
mia valutazione è di quattro stelline, una media tra le cinque stelline con
lode rivolte a trama e personaggi, e le tre per lo stile (ma, soprattutto per
quanto riguarda la scrittura, si tratta dei miei gusti personali, ed io sono
un'amante dei dialoghi e delle frasi di media lunghezza). Dunque, per me, è una
lettura consigliatissima!
questa rubrica è proprio carina! e questo libro lo voglio leggere..ovviamente è in coda XD
RispondiEliminaChe carina l'idea di questa rubrica. Il libro da te proposto non l'ho ancora letto ma è in WL da un'eternità XD
RispondiEliminaTi invito a partecipare al mio Giveaway, in palio una copia cartacea di "Glass Magician" più l'ebook di "Paper Magician" (primo capitolo della saga) e il segnalibro del Café Littéraire!
Ti invito a partecipare al Giveaway per il primo compleanno del mio blog ^^
RispondiEliminaIn palio Perfect di Alison G. Bailey, Una sfida come te e Ovunque con te di Katy McGarry, Firebird di Claudia Gray e La battaglia dei Pugnali di Marie Lu.
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Rainy