Oggi ci aspetta la recensione di Il mio splendido migliore amico, titolo scelto da un traduttore che probabilmente era reduce da un viaggio nel Paese delle Meraviglia, perché è a dir poco folle. Preferisco mille e mille volte il titolo originale Splintered. Tuttavia, la splendida copertina originale, mantenuta a meno del font del titolo, calma almeno in parte, i miei borbottii.
Per sapere ciò che penso del romanzo, leggete qui sotto :)
Obiettivo sette: qualcosa di sinistro sta per accadere
TITOLO: Il mio splendido migliore amico
AUTORE: A.G. Howard
PREZZO (CARTACEO): 9,90 €
PREZZO
(EBOOK): 4,99€
TRAMA: Alyssa Gardner riesce a sentire i sussurri dei fiori e degli
insetti. Peccato che per lo stesso dono sua madre sia finita in un ospedale
psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi
della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo
Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente
sembra ancora compromesso, almeno per ora, almeno fin quando riuscirà a
ignorare quei sussurri. Quando la malattia mentale della madre peggiora
improvvisamente, però, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo
finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è
molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi
sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere e per salvare sua madre da
un crudele destino che non merita, Alyssa dovrà rimediare ai guai provocati da
Alice e superare una serie di prove: prosciugare un oceano di lacrime,
risvegliare i partecipanti a un tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di
chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente
innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese
delle Meraviglie?
Si dice mai
giudicare un libro dalla copertina. Nel caso dell'edizione italiana di
Splintered, che, per fortuna, ha mantenuto la bellissima copertina originale,
sarebbe meglio dire: "mai giudicare un libro dal titolo". Perché,
diciamocelo, Il mio splendido migliore amico è un titolo che in questo caso si
focalizza solo su un aspetto del romanzo tralasciandone il fulcro, l'elemento
principale: il Paese delle Meraviglie.
Splintered (vi
dispiace se lo chiamo con il titolo originale? È molto più comodo, oltre che
semplice) è infatti un retelling di Alice nel Paese delle Meraviglie. Lo
ammetto: sono la prima a non essere particolarmente fan di Alice, ho visto i
film di Tim Burton e della Disney ma devo ancora leggere l'opera originale,
tuttavia apprezzo moltissimo i rifacimenti delle storie e, complici la
splendida cover e le numerose recensioni positive, ho acquistato, subito dopo
l'uscita, il romanzo, per poi abbandonarlo per mesi su uno scaffale a prendere
la polvere.
L'ho ripescato per
la Summer Reading Challenge, in quanto l'obiettivo sette, "qualcosa di
sinistro sta per accadere" mi sembrava adeguato a lui... In effetti, gli
calzava proprio a pennello!
La Wonderland in
cui la protagonista, Alyssa Gardener, diretta discendente di quella Alice
Liddell che per prima viaggiò nel Paese delle meraviglie è quanto più di
sinistro non si possa trovare: il gusto del gotico viene addirittura
amplificato e ogni creatura agisce in modo ambiguo nei confronti dei protagonisti.
In questo Paese delle Meraviglie, infatti, l'oscurità e la follia fanno da
padroni, e il pericolo risulta sempre dietro l'angolo.
Lo impareranno a
loro spese i due protagonisti umani, Alyssa e il suo "splendido migliore
amico" (citazione necessaria) Jeb, costretti, per tornare al loro mondo, a
risolvere delle imprese degne di Ercole. Li guiderà in Paese delle Meraviglie
Morpheus, individuo tanto affascinante quanto misterioso, tanto bello quanto
arrogante: infatti se da un lato apprezzavo il suo modo di apparire, da un lato
ne detestavo il comportamento subdolo nei confronti dei protagonisti.
Il Brucaliffo.... ehehe. Diciamo che in questo libro assume una forma giusto un poco diversa! |
Per
quanto riguarda Jeb neanche lui mi ha fatto impazzire, con i suoi comportamenti
abbastanza contraddittori riguardo ad Alyssa, che forse è l'unica che mi è piaciuta
veramente, sempre in bilico tra la voglia di fare l'eroe per salvarsi e salvare
la madre, rinchiusa ingiustamente in manicomio, e il suo lato oscuro, che nel
Paese delle Meraviglie sembra essersi rinforzato.
Attenzione: come
avrete immaginato, è presente un triangolo amoroso. Vi assicuro però che non è
eccessivamente pesante, anzi, credo che aggiunga pepe alla narrazione e
permetta anche un'introspezione nella figura della protagonista, divisa tra il
ragazzo umano e quello fantastico, tra la sua casa e Wonderland.
Lo stile
dell'autrice è molto bello ma anche molto descrittivo. Generalmente non amo chi
si dilunga troppo in paragrafi descrittivi -tendono molto ad annoiarmi- ma
questo romanzo è un'eccezione: le lunghe descrizioni, oltre a non avermi fatto
appisolare nemmeno una volta, hanno il grande pregio di aiutare il lettore a
visualizzare il Paese delle Meraviglie, in tutto il suo fascino oscuro e con
tutte le sue contraddizioni.
Il classico Paese delle Meraviglie... ebbene dimenticatevelo! |
Particolarmente ricercate sono anche le
descrizioni dei personaggi: è impossibile non immaginarseli, soprattutto
Morpheus con i suoi particolarissimi cappelli, raffigurati in ogni dettaglio.
Inoltre, al di là delle parti descrittive, la scrittura della Howard risulta
scorrevole e pulita, e conduce in maniera impeccabile fino al finale della
storia.
La parte finale è
ricca di colpi di scena e ribaltamenti della situazione, che mi hanno lasciato
lì per lì sorpresa e senza parole, dato che alcuni avvenimenti improvvisi
avvengono nel giro di poche pagine, se non di poche righe. Il finale comunque
risulta abbastanza conclusivo e senza fastidiosi cliff-hangers, e questo è
stato veramente la ciliegina sulla torta di un romanzo che è riuscito a
rispettare le aspettative, piuttosto alte, che avevo riposto in lui.
In conclusione la
mia valutazione è di 4 stelline con un più: il seguito è già stato annunciato
in italiano per ottobre (speriamo mantengano anche in questo caso la copertina
originale) con il titolo "Tra le braccia di Morfeo" (caso mai sarebbe
"Tra le braccia di Morpheus",
ma è sempre meglio dello Splendido Migliore Amico...).
Sinceramente, dato
il finale comunque completo e soddisfacente, non so cosa aspettarmi, ma di una
cosa sono certa: lo leggerò quanto prima.
Sono d'accordo con te per quanto riguarda le descrizioni... anche a me non piacciono i libri troppo descrittivi, ma qui ci stavano benissimo per riuscire a immaginarsi meglio tutte le stranezze del Paese delle Meraviglie. Nemmeno io avevo apprezzato Jeb all'inizio, ma poi ho letto la novella The Moth In The Mirror e mi sono abbastanza ricreduta! Non vedo l'ora che esca il secondo libro della saga *_*
RispondiEliminaLa novella non l'ho letta. Aspetto Tamed, il libro delle novelle che uscià a gennaio in inglese, anche se, vista la scrittura della Howard e il fatto che la Newton abbia pubblicato le novelle della Sorensen... spero di leggerlo in italiano!
EliminaFelice che ti sia piaciuto, io ho letto l'intera serie e in generale l'ho amata, anche se il libro finale mi ha deluso un pochino. Unhinged è sicuramente il mio preferito tra i tre, sono sicura che non ti deluderà :) I titoli italiani sono orribili, ma almeno hanno mantenuto la cover xD
RispondiEliminaSperiamo che la Newton porti in Italia anche il finale (anche se ho letto che comunque ci sarà un epilogo in un libro di novelle) Comunque forse è meglio la cover originale con un titolo orrendo, che il titolo originale con una cover stile Newton Compton!
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