TITOLO: Città di Vetro
COLLANA: Mondadori
PREZZO
(ECONOMICA): 5,00 €
PREZZO
(EBOOK): 6,99€
TRAMA: Clary era convinta
di essere una ragazza come tante e invece non solo è una Shadowhunter, una
cacciatrice di demoni, ma ha anche l'eccezionale potere di creare rune magiche.
Per salvare sua madre, ridotta in fin di vita dalla magia nera del padre
Valentine, Clary deve addentrarsi nella Città di Vetro, luogo d'origine degli
Shadowhunters, insieme al fratello Jace e al suo migliore amico Simon. Con
Valentine che chiama a raccolta tutti i suoi poteri per distruggerli, l'unica
possibilità per gli Shadowhunters è stringere un patto con i nemici di sempre:
i Figli della Notte, i Nascosti e il Popolo Fatato. E mentre Jace si rende
conto poco a poco di quanto sia disposto a rischiare per Clary, lei deve
imparare a controllare al più presto i suoi nuovi poteri. L'amore è un peccato
mortale… e i segreti del passato rischiano di essere fatali.
In questo romanzo non manca nulla:
c'è l'azione, ci sono i momenti introspettivi, ci sono i colpi di scena, ci
sono personaggi ben delineati e ottimi cattivi, c'è un inizio scoppiettante e
un finale coinvolgente.
Il precedente romanzo si era
concluso con la comparsa di una certa Madeleine, che sembrava conoscere il modo
con cui risvegliare Jocelyn, e subito, in una manciata di capitoli, ci
ritroviamo ad Idris, la patria degli Shadowhunters.
Sono stupita da come Cassie abbia
descritto Idris. Me la immaginavo completamente diversa, molto più...
futuristica, in un certo senso, ma mi sono bastati pochi capitoli per
apprezzare al pieno la scelta dell'autrice e amare questa città, così unica nel
suo genere (chissà quanto dista Idris dall'Italia? Me lo sono sempre
chiesta...)
In Città di Vetro vengono inoltre
introdotti nuovi personaggi: sebbene all'inizio mi sia trovata un attimo
confusa di fronte alle numerose famiglie Shadowhunters che vengono elencate,
alla fine ho imparato a conoscerle e ad apprezzarle. Menzione a parte per
Sebastian, uno dei migliori personaggi, a mio avviso, usciti dalla penna della Clare.
Ambiguo, misterioso e protagonista di un colpo di scena che, se si riescono ad
evitare gli spoiler (cose che, devo ammettere, non sono riuscita a fare)
risulta veramente inaspettato!
Queste new entry affiancano i
personaggi principali, che continuano il loro percorso di crescita ed
evoluzione. Prendiamo Clary per esempio.
Nonostante continui ogni tanto a comportarsi da ragazzina (quale effettivamente
è, ma in teoria i cacciatori non dovrebbero essere più maturi dei mondani?) ho
apprezzato la sua reazione nei momenti più difficili e finalmente sono riuscita
ad immedesimarmi con il personaggio, cosa che non era accaduta nei romanzi
precedenti.
Anche Simon ha costituito per me una
bella sorpresa positiva. All'inizio di Città di Ossa credevo che si trattasse
del solito personaggio semi-stereotipato dell'amico innamorato della
protagonista, invece Cassie ha saputo stupirmi. Già da Città di Cenere con la
sua trasformazione a vampiro, mi sono resa conto che aveva intrapreso una
strada completamente nuova ed aspettata, ma è in Città di Vetro che Simon è
entrato tra i miei personaggi preferiti. E poi c'è Jace... Anche se non
impazzisco per lui, e all'inizio del romanzo non lo sopportavo proprio, verso
il finale si è riscattato, e devo dire che, nelle scene d'azione, fa proprio
una bella figura!
Che dire poi dell'atmosfera generale
del romanzo? Ci sono storie ambientate in tempi di guerra che mantengono un
andamento lento e placido, e storie tranquille dal ritmo veloce: ho apprezzato
l'abilità della Clare che, non solo in Città di Vetro, riesce a mantenere un
equilibrio tra le parti in cui l'azione la fa da padrona e le scene (anche se
in netta minoranza) più riflessive.
Certo, se in Città di Cenere la
troppa azione era stato l'unico aspetto che mi aveva fatto storcere un po' il
naso, in quanto mi aveva un po' distolta dalla storia, in Città di Vetro,
nonostante le numerose scene adrenaliniche, non ho avvertito quella sensazione
di eccesso, e posso dire che è stata una bellissima lettura, dal primo
all'ultimo capitolo.
Ho amato la capacità della Clare di
inserire colpi di scena praticamente in ogni capitolo: ho trattenuto il fiato,
alcune volte ho pensato "ma questa proprio non me lo aspettavo"
altre volte invece mi sono detta "questa si era capita" (altre
volte invece non sono rimasta stupita perché ero già incappata negli spoiler e
mi sono mentalmente rimproverata di aver ceduto perché mi sono rovinata forse
una delle sorprese più inaspettate del romanzo).
Le cinque stelline sono più che
meritate: i libri di questa serie sembrano migliorare più si va avanti, e
ovviamente non è un aspetto scontato. Spero vivamente che la Clare continui su
questi binari. Ora incomincerò la lettura della serie "The Infernal
Devices" (ovvero Shadowhunters. Le Origini ma credo che ormai
anche i muri lo sappiano)... ho ancora numerosi libri da recuperare!