venerdì 31 luglio 2020

Review Party: La casa di sale e lacrime - Erin A. Craig

Ciao a tutti. La recensione di oggi è di La casa di sale e lacrime di Erin A. Craig, il romanzo che ha allietato il mio viaggio in treno di sabato scorso e che mi ha preso a tal punto che nelle cinque ore tra treni e attese in stazione che separano Ravenna e Torino l'ho praticamente terminato.
Giuro, non riuscivo a smettere di leggere! 
Certo, aveva anche dei difetti, ma di questi ve ne parlo in maniera dettagliata nella recensione. 



TITOLO: La casa di sale e lacrime
AUTORE: Erin A. Craig
COLLANA: Fanucci
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
PREZZO (EBOOK): 7,99€
TRAMA: Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella residenza di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo scivoloso... Mentre nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità sulla serie di scomparse che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che è caduto sulle sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.



Cover US
Avevo visto La casa di sale e lacrime di Erin A. Craig come libro del mese in una bookish box americana qualche mese fa e, sarà stata la bellissima cover americana, ma me ne sono innamorata a prima vista.
Certo, complice la quarantena e la montagna di libri che ho da leggere, mi sono dimenticata di questa uscita fino a che Fanucci non ne ha annunciato la traduzione italiana. Allora, non ho avuto più scuse per rimandarne la lettura.
Cosa ne penso?
La casa di sale e lacrime è romanzo abbastanza buono ma che, con qualche accorgimento in più, avrebbe potuto rivelarsi una vera e propria chicca. Le premesse infatti sono davvero intriganti: in un arcipelago fittizio dove il mare è al contro della vita della comunità, il signor Thaumas, vedovo risposatosi da poco, ha dodici figlie che muoiono una dietro l'altra. Che ci sia una maledizione? O qualcosa di molto più oscuro?
La storia è narrata in prima persona da Annaleigh, la figlia numero sei, e, nei primi capitoli, può sfruttare delle atmosfere davvero molto cupe e intriganti: delle sorelle costrette a vivere una morte dopo l'altra, e praticamente obbligate a rinunciare a una vita in società per rispettare i vari lutti che si susseguono incessanti, una matrigna incinta che afferma di aspettare un maschio, una casa in cui il sale impregna l'aria e i fantasmi delle defunte sembrano camminare per corridoi oscuri.
Avrebbe potuto essere una storia mistery o di fantasmi davvero ben scritta, peccato che l'autrice avesse altre idee per il suo libro e che, a mio avviso, questo sviluppo abbia fatto perdere in parte alla vicenda quell'atmosfera così particolare che ne caratterizzava la prima parte.
Da un lato le sorelle stesse sono state un problema: dodici figlie sono tante, e ricordarsi i nomi, chi fosse viva e chi fosse morta, chi fosse la maggiore e chi la mi ore all'inizio non è stato facile. Tuttavia, almeno per questo punto, mi è bastato qualche capitolo per imparare ad orientarmi nell'intricata famiglia Thaumas e, alla fine della lettura, sapevo i nomi delle dodici sorelle in ordine d'età.
Dall'altro lo svolgimento stesso della storia, in alcuni suoi punti, mi ha lasciata perplessa: l'autrice a un certo punto ha iniziato ad introdurre sempre più elementi, balli, feste e personaggi strani, e a complicare così tanto la vicenda che più volte, durante la lettura, ho dovuto rileggere cerri passaggi per capire cosa stesse succedendo alla protagonista.
A dire il vero, credo che questo effetto di confusione a metà tra realtà e illusione sia stato proprio voluto dall'autrice, considerata anche l'evoluzione della storia e il finale, ma, nonostante questo pensiero, la narrazione non mi ha convinta del tutto, come anche la storia d'amore.
La casa di sangue e sale è uno di quei romanzi che starebbe benissimo in piedi anche senza una storia d'amore romantico: dopotutto quello fra Annaleigh e le sue sorelle, non anch'esso una forma di amore?
Evidentemente, Erin A. Craig voleva inserire il romance a tutti i costi, attraverso la figura di Cassius, un personaggio che, al di là dell'aspetto fisico decisamente piacevole e del suo supporto, più morale che altro, alla protagonista, non mi ha suscitato chissà quale simpatia. E anche l'epilogo, l'ho trovato fuori luogo rispetto alla conclusione, drammatica e ricca di tensione, del libro, che è la parte che, insieme all'inizio, ho preferito e che più ha saputo tenermi sulle spine.
Dunque la mia valutazione è intermedia, tre stelline e mezzo.
La casa di sale e lacrime è un libro che ha i suoi difetti. Tuttavia, se cercate un fantasy al femminile, con una forte venatura mistery ma, soprattutto, autoconclusivo, allora non posso che consigliarvelo: dopotutto è vero che ho letto romanzi migliori ma ricordo anche letture decisamente peggiori...




Nessun commento:

Posta un commento