giovedì 30 luglio 2020

Blogtour: Costanza Sicanie Regina - Sonia Morganti. Recensione

Buongiorno. Si conclude oggi il blogtour dedicato a Costanza Sicanie Regina di Sonia Morganti con la recensione che potrete trovare su tutti i blog partecipanti. Dopo avervi parlato del protagonista maschile oggi vi lascio la mia opinione sulla storia nel complesso. 


TITOLO: Costanza Sicanie Regina
AUTORE: Sonia Morganti
COLLANA: Selfpublishing 
PREZZO (CARTACEO): 12,48€
PREZZO (EBOOK): 2,99€
TRAMA: Anno 1209. Costanza è una vera Aragona: è colta, intelligente e dotata della tenacia necessaria a sopravvivere sul trono. Dopo la drammatica fine del periodo come regina d’Ungheria, fatica a rassegnarsi a una vita quieta, ospite nel chiostro fondato dalla madre. Cosa può aspettarsi dal domani? Costanza ormai ha venticinque anni ed è già vedova.
Proprio tali caratteristiche attirano però le attenzioni del Papa, che vede in lei la consorte ideale per tenere a freno un ragazzo duro a morire, erede di due corone che, se riunite, circonderebbero i suoi territori.
Così, sotto il sole schietto e il colori intensi di Palermo, le vite del giovane Federico II – quindici anni appena e già  sopravvissuto a un mare di guai – e di Costanza d’Aragona – dieci anni in più sulle spalle, la metà dei quali trascorsa regnando – si intrecciano in un bizzarro arazzo. Perché se progettare è umano, scombinare i piani è divino.
È la storia di una coppia che diventa invincibile essendo improbabile, ma anche di un saraceno che desidera troppo, di una fanciulla che incanta, di una madre che ama e di un’altra che, morendo, ha imbevuto il proprio nome di un potere quasi magico.




Federico Ruggero di Hohenstaufen, duca di Svevia, imperatore del Sacro Romano Impero, re di Germania, di Sicilia e di Gerusalemme è stato uno dei sovrani più importanti del Medioevo italiano.
Sonia Morganti ripercorre i primi anni del suo regno, da quando era solo il giovane Re di Sicilia fino all’ascesa al trono imperiale e lo fa da una prospettiva inedita, quella della sua prima moglie, la regina Costanza D’Aragona. 
Se nei libri di storia la figura di Federico è ricordata e celebrata, quella di Costanza è avvolta dall’ombra della sua più famosa omonima Costanza D’Altavilla, ultima regina della casata normanna degli Altavilla e madre di Federico. 
Sonia Morganti, invece, le dà giustizia e ripercorre i passi di questa regina dimenticata dalla storia: nei primi capitoli, infatti, incontriamo una Costanza ancora reclusa nel monastero di Sijena, nella natia Spagna, dopo aver perso il marito Emrich, re d’Ungheria e il figlio, il piccolo Ladislao. Qui le giunge la notizia che è stata promessa in sposa al giovane Federico di Svevia, dieci anni in meno di lei. 
Costanza all’inizio è disorientata da questa scelta, ma poi si affeziona al suo sposo, diventandone amica, amante, confidente: lo affiancherà in tutte le sue battaglie, dalla difesa del suo regno nei confronti del papa e del rivale Ottone, alla conquista dello scranno imperiale. 
Il personaggio di Costanza è ben descritto e mi è sembrato anche abbastanza coerente con la mentalità medioevale, nonostante sia molto probabile che l’autrice si sia presa qualche licenza poetica nel raccontare la storia con gli occhi della regina: tuttavia i suoi conflitti interiori, la sua voglia di fare tutto in suo potere per supportare Federico, e l’affetto per il figlio Enrico la rendono realistica e moderna al tempo stesso. 
Corona di Costanza
(Palermo, Tesoro della Cattedrale)
Anche Federico mi è piaciuto: l’autrice ci regala il ritratto di un sovrano più umano e, all’inizio del libro, più fanciullo: ripercorriamo il suo percorso di crescita e di maturazione, fino alle grandi vittorie, e il fatto che la storia sia raccontata dal suo punto di vista ci permette di entrare in sintonia con una figura che, altrimenti, avrebbe potuto apparire come molto distante.  
Accanto ai personaggi storici se ne muovono altri frutto della fantasia dell’autrice, come Ahmed e Amina, arabi di Palermo che supportano Federico e sono quasi una seconda famiglia, i quali, tuttavia, non risultano mai eccessivamente fuori luogo, anzi, ben si integrano nelle vicende della corte.  
Una cosa che ho apprezzato particolarmente è stato lo stile con cui il romanzo è stato scritto. Talvolta gli autori di romanzi storici usano uno stile prossimo alla saggistica e spesso, a mio avviso, possono rendere più pesante il libro. 
Tuttavia, Costanza Sicanie Regina non è così: lo stile è moderno, ma non così tanto da risultare fuori luogo, i capitoli sono brevi e non risultano mai troppo pesanti e l’autrice inoltre ha voluto inserire nella narrazione passi relativi ad opere di Federico stesso o aneddoti reali sulla figura del sovrano, in modo da regalare una maggiore veridicità alla sua storia.
Quindi? La mia valutazione è assolutamente positiva, ben quattro stelline
Per anni mi sono rifiutata di leggere romanzi storici, ritenendoli troppo pesanti per essere letture d’intrattenimento. Ultimamente ho imparato che non è così: ci sono romanzi storici sì pesanti come palle al piede e ci sono storie invece che permettono al lettore di immergersi in un passato lontano e di venire catturati dalla Storia, quella con la S maiuscola. E Costanza Sicanie Regina, fortunatamente, appartiene a questa seconda categoria.  


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