Buondì. Continua oggi Il mese Asimov con la recensione del terzo romanzo del volume (ma il primo ad essere stato scritto da Asimov) si tratta di Prima Fondazione, conosciuto però (come potete vedere dalle copertine vintage che rallegrano il muro di testo della recensione) anche come Fondazione o Cronache della Galassia.
AUTORE: Isaac Asimov
COLLANA: Oscar Draghi
PREZZO (CARTACEO): 32,00€
PREZZO (EBOOK): 14,99€
TRAMA: Il ciclo originale della "Fondazione" venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza.
Trent'anni più tardi tra gli anni '80 e '90 del Novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga.
In questo volume è disponibile l'intera saga.
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Copertina Vintage 1 |
Prima Fondazione, come dice anche il
titolo, è il primo libro della serie e si compone con una struttura abbastanza
simile a quella di Fondazione Anno Zero, come una sorta di raccolta di racconti
(qui denominati in realtà parti) dedicati a personaggi diversi, ambientati in
luoghi diversi, ma facenti tutti parte della stessa, unica, grande storia.
Il primo impatto con questo volume è
stato strano: dopo cinquecento pagine lette su Hari Seldon, l'impero galattico
psicostoria e pianeti vari, ma dalle caratteristiche riconoscibili, mi è
sembrato un po' troppo ripetitivo, soprattutto visto che stavo leggendo di un
mondo che già conoscevo e mi sono trovata, soprattutto nella prima parte,
lunghi spiegoni su Trantor, Hari Seldon e cosa fosse la psicostoria.
Fortunatamente questo discorso è limitato
ai soli primi capitoli che, come ho capito in seguito, fungono da introduzione
per la storia vera e propria, la quale non ruota tanto attorno al personaggio
di Hari Seldon, di cui abbiamo già abbondantemente parlato nelle recensioni
precedenti, quanto alle crisi predette da lui grazie alla psicostoria e a come
gli abitanti dei vari pianeti si trovano ad affrontarle.
Copertina Vintage 2 |
A livello personale devo dire che, tra i
tre che ho letto, questo rimane il mio volume preferito. Ho apprezzato
praticamente tutto: dai nuovi personaggi introdotti, fra i quali figurano altri
scienziati e politici di vario tipo, alla scrittura che, ad eccezione della
prima parte di cui vi ho parlato sopra, dopo non mi ha più annoiato, al modo in
cui Asimov riesce a rendere incredibilmente reale una vicenda fantastica.
Infatti, per quanto riguarda la scrittura
devo dire che, rispetto ai romanzi letti in precedenza, di nota qualche
differenza stilistica anche se, a mio avviso, la traduzione finisce per appiattire
tutte quelle differenze dovute alla crescita dello scrittore e che possono
essere osservate appieno solo leggendo l'opera in lingua originale. Una cosa
che ho apprezzato (anche se in realtà dovrei dirlo più dei prequel) è che l’autore
ha mantenuto costanti alcune caratteristiche della sua saga per (presumo) tutti
e sette i volumi: fra queste le citazioni dell’Enciclopedia Galattica rimangono
sempre le mie preferite.
In conclusione, la mia valutazione è di
cinque stelle. Prima Fondazione è, finora, l’opera di Asimov che più mi è piaciuta
del Ciclo omonimo. Leggendola, fatico ancora a credere che sia stata scritta
negli anni Quaranta perché la genialità di questo autore non ha epoca: che
Isaac Asimov sia Hari Seldon e grazie alla psicostoria abbia previsto come
andrà il mondo nei prossimi millenni?
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