giovedì 14 novembre 2019

Review Party: Delicato è l'Equilibrio - Alice Chimera

Buongiorno a tutti. Oggi è stata una giornata iniziata nel modo storto. Senza dilungarmi troppo, ora che sembra che le cose vadano meglio, vi lascio questa recensione di Delicato è l'Equilibrio di Alice Chimera, un interessantissimo fantasy italiano ambientato a Pisa (città che scatena in me diversi ricordi, alcuni positivi, altri meno...)



TITOLO: Delicato è l'Equilibrio
AUTORE: Alice Chimera
COLLANA: La Ponga Edizioni
PREZZO (CARTACEO): 16,90€
PREZZO (EBOOK): 4,49€
TRAMA: L'Equilibrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesile cui regole sono scritte nell'essenza stessa delle cose. Ma l'Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo.
Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino.
Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto.
Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino.





Mi piacciono i romanzi originali è Delicato è l'equilibrio lo è.
Lo è per l'ambientazione italiana, lo è per il complesso mondo dei lucubranti, persone dotate di poteri soprannaturali di vario genere il cui compito è quello di salvaguardare l'Equilibrio, garantendo un bilancio tra vivi e morti e aiutando le anime dei defunti tormentati a passare oltre.
Sinceramente non ho mai letto nulla di simile e mi è piaciuto, per una volta, leggere un'opera italiana che non fosse una ripetizione continua di cliché e in cui si vede che l'autrice ha svolto un buon lavoro nel delineare un worldbuilding suggestivo e mai banale.
Anche la scelta della città di Pisa come teatro delle vicende narrate mi ha incuriosito parecchio: già le ambientazioni italiane nei romanzi fantastici sono piuttosto rare e in genere si limitano alle grandi città come Firenze o Roma, invece devo dire che Pisa, con la sua torre e i suoi vicoli, si è rivelata una piacevole sorpresa, capace di dimostrarsi una cornice suggestiva per una storia dalle mille sfaccettature.
Tra i personaggi principali quella che mi ha colpito meno è sicuramente la protagonista, Laura, studentessa fuorisede, lucubrante inesperta, che si ritrova quasi per caso sotto l'ala protettrice della Lucubrante Massima della città, Nina, determinata a insegnarle tutti i segreti dell'Equilibrio.
Nina, capelli rosso sangue e un passato oscuro alle spalle, è un personaggio intrigante, che, già solo col suo aspetto da dama gotica d'altri tempi, ruba continuamente la scena a Laura e si rende protagonista di alcuni dei momenti che più mi hanno colpito del libro.
In realtà, ci sta anche che Laura sia, almeno all'inizio, un personaggio inesperto e poco incisivo: è infatti attraverso i suoi occhi che il lettore si immerge nel mondo dei lucubranti e forse privilegiare il punto di vista di Nina avrebbe penalizzato il percorso di apprendimento che la protagonista, e attraverso di lei il lettore, svolgono.
Anche i comprimari, Diego e Maurizio, i due Guardiani, sono due personaggi iconici: il primo sembra volersi comportare a tutti i costi come un cattivo ragazzo da romanzetto rosa di seconda categoria, salvo poi dimostrarsi ben più complesso di come si mostri agli altri, il secondo in apparenza è un uomo gentile e pacato, che nasconde però dei lati oscuri.
Spiegare il ruolo di questi due nel mondo dell'Equilibrio e della Lucubranzia, è complicato, oltre che spoiler: però credetemi quando vi dico che l'autrice è riuscita veramente a creare qualcosa di nuovo che, incredibile ma vero, non mi ha ricordato nessun libro, italiano o no, letto in precedenza.
Lo stile è semplice e scorrevole. L'autrice ha deciso di utilizzare il narratore in prima persona alternando i pinti di vista di Laura e Nina: se i capitoli della prima sono di vitale importanza per comprendere il background della vicenda, quelli della seconda sono più misteriosi ed intriganti e, nonostante siano in numero inferiore, mi sono sinceramente piaciuti di più.
Il finale forse mi ha lasciata un po' perplessa: è ricco d'azione, molto convulso, forse troppo, nei momenti che precedono le ultime pagine, ma al tempo stesso poetico.
Ho apprezzato anche che l'autrice abbia deciso di lasciare una porta aperta per tornare in futuro nel mondo dei lucubranti: ottima scelta perché, nonostante Delicato è l'Equilibrio sia autoconclusivo, il background è troppo elaborato (come dimostra anche il glossario in coda al romanzo) per essere usato solo per una storia.
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline tonde. Delicato è l'Equilibrio è una buona storia, caratterizzata da una grande originalità; forse l'autrice, a mio avviso ha ancora margini di miglioramento, ma, comunque, ho apprezzato questo libro e spero di leggere altro di Alice Chimera in futuro.



2 commenti:

  1. Mai sentito nominare. però sembra interessante

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ha sorpreso parecchio, è una lettura che consiglio davvero. Spero anche che l'autrice si decida a scrivere un seguito... sarebbe molto interessante

      Elimina