Ancora una volta, ringrazio la casa editric eper l'ebook offerto.
AUTORE: E L James
COLLANA: Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 19,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA:
Letta,
amata, odiata, criticata, invidiata... Non ci sono mezze misure per quanto
riguarda E L James. Io i primi tre volumi delle Sfumature li ho letti e,
opinione impopolare, il secondo e il terzo non mi sono dispiaciuti. Tuttavia
non ho letto né Grey né Darker: non mi interessava leggere la stessa solfa
narrata da un punto di vista di cui, bene o male, abbiamo conosciuto le
motivazioni nella serie principale.
Però
The Mister ha attirato subito la mia attenzione: questo libro, infatti, si può
definire il primo vero lavoro di E L James dopo le Sfumature, con una nuova
storia, nuovi personaggi e, soprattutto, senza Christian Grey.
Non
che la storia sia tutta questa novità: non bastano le dita di una mano per
contare i punti in comune con i primi romanzi della James. Il protagonista,
Maxim, è ricco, single e donnaiolo. La protagonista, Alessia, è giovane,
ingenua e di bassa estrazione sociale, anche se, tocco esotico, è un'immigrata
albanese che ha il vizio, ogni tre per due, di infilare parole a caso nella sua
lingua natia, specialmente nei momenti meno opportuni.
Il bel Maxim |
Bisogna però dargliene atto: nonostante i punti in comune, Maxim risulta ben più simpatico di Christian Grey e riesce a farsi apprezzare nonostante soffra in maniera evidente della sindrome del principe azzurro. Su Alessia invece non ho molto da dire: rispecchia un po' lo stereotipo della damigella in difficoltà dal passato difficile e violento che viene letteralmente salvata da Maxim, con l'aggravante del fatto che l'autrice prova a dare spessore alla protagonista (e di conseguenza al romanzo) inserendo temi come l'emigrazione dal proprio paese e l'immigrazione clandestina, la povertà la criminalità e lo sfruttamento delle donne, ma non riesce a dare sostanza a questi argomenti, con il risultato che alla fine sembrano elementi buttati lì a caso per fare scena e dare quel "tocco in più" alla storia.
Uno
degli aspetti che meno ho gradito, e più mi ha lasciata perplessa, riguardo a
The Mister, è di sicuro la scrittura. E L James non è mai stata considerata una
dei luminari della bella scrittura, ma, le sue Sfumature avevano comunque il
pregio di essere scorrevoli e di intrattenere le lettrici.
The
Mister è stato... diverso. E no, non in senso positivo.
Capisco
che un'autrice che ha pubblicato solo cinque romanzi, e tutti legati agli
stessi personaggi e vicende, senta, a un certo punto della sua carriera ma,
soprattutto, dopo un innegabile successo, il dovere di evolvere come scrittrice
e di proporre qualcosa di nuovo. Anzi, le fa addirittura onore.
Ma
ahimè, The Mister poteva essere organizzato meglio, anche e soprattutto a
livello di stile.
Ciò
che infatti più mi ha disturbato è stato l'alternarsi della prima persona per
quanto riguarda il punto di vista di Maxim e della terza persona per quanto
riguarda Alessia.
In
generale apprezzo l'alternarsi di differenti punti di vista ma prediligo sempre
la coerenza: se inizi in terza persona usi per tutto il libro la terza, se
preferisci la prima persona, usi quella.
Mi
è capitato di leggere romanzi (mi viene in mente Carve the Mark di Veronica
Roth) in cui prima e terza persona venivano alternate, ma in quel caso si
parlava di capitoli distinti in cui, tra l'altro, il narratore veniva sempre
specificato.
In
The Mister nulla di ciò accade: i paragrafi sono buttati alla rinfusa, senza un
ordine logico e senza alcuna indicazione grafica, se non le classiche "due
righe di stacco" per indicare il cambiamento.
In
qualche caso ho fatto leggermente confusione, ma, in generale, non si tratta di
una scelta che favorisce la scorrevolezza della storia, specialmente in un
libro come The Mister che ha la brutta tendenza a dilungarsi su personaggi,
situazioni, storie che avrebbero potuto essere trattate in poche pagine.
Ma
i problemi non sono limitati allo stile... Il fatto è che il romanzo è lento,
lentissimo. La prima parte è piatta e avrebbe potuto essere scritta nella metà
delle pagine usate, mentre il finale, che avrebbe avuto le potenzialità di
essere non solo il punto più interessante della storia, ma anche quello più adatto
a riflessioni sugli argomenti impegnati a cui ho accennato precedentemente,
viene liquidato in pochi capitoli.
Persino
le scene hot che hanno fatto la fortuna delle Cinquanta Sfumature in questo
romanzo mi sono parse piatte ed appannate!
Inoltre,
credo che cinquecento pagine per questo tipo di storia siano decisamente
troppe, anche in mancanza di colpi di scena degni di nota (dato che l'autrice
non riesce nemmeno a sfruttare la sottotrama legata al fratello del
protagonista che, a mio avviso, avrebbe potuto imprimere un'interessante svolta
alla vicenda), e che un bravo scrittore debba rendersi conto di quando è il
caso di mettere fine al proprio romanzo.
Quindi,
la mia valutazione, purtroppo, è negativa, sulle due stelline e mezzo.
Non
avevo aspettative altissime, lo ammetto, ma da E L James mi aspettavo comunque
una lettura piacevole, scorrevole, piccante... e anche un po' trash, in senso
positivo.
Invece
The Mister mi ha ricordato solo l'ennesima storia da film rosa in onda alle due
di pomeriggio in un giorno d'estate, come tappabuchi per dei palinsesti che
nessuno sa come riempire...
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