Buongiorno! Oggi sono tornata all'università: ma perché non potevano farci stare a casa proprio il giorno più pesante? Io non capisco... In ogni caso oggi recensione, in tema con l'abbuffata dolce di Pasqua: il dolcissimo e divertentissimo romanzo di Chiara Parenti mi è rimasto proprio dentro!
TITOLO: Con un poco di zucchero
COLLANA: Rizzoli Youfeel
PREZZO
(EBOOK): 2,49€
TRAMA: A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante
scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella
Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna
delle tate finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia,
un pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo
porta tata Katie.
Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati
da questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia
verdure, va pazza per i dolci... e che con le sue storie fantastiche e i suoi
giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece
cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile,
perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell'amore.
"Con un poco di zucchero la pillola va giù... Tutto brillerà di più!" cantava allegramente Mary Poppins più di mezzo secolo fa. Con un poco di zucchero, il romanzo di Chiara Parenti, condivide un po' lo spirito molto colorato del film, dando vita a una storia frizzante e allegra, dove la presenza di momenti più riflessivi dona equilibrio alla trama.
Matteo
Gallo, il protagonista (un ragazzo, cosa piuttosto insolita per i libri di
questo genere) si trova da diversi mesi senza lavoro, ospite a casa della
sorella, alle prese con un romanzo che non riesce nemmeno a iniziare e con due
nipoti tanto adorabili quanto pestiferi.
Ed è
proprio per badare ai due bimbi, Rachele e Gabriele, arriva a casa Gallo Tata
Katie, la simpaticissima e bizzarra protagonista femminile del libro, destinata
a sconvolgere le loro vite.
È
impossibile non venire travolti da Tata Katie Baker, il personaggi più
imprevedibile e pazzo di cui abbia letto nell'ultimo periodo. La prima domanda
che il lettore si fa su questa strana ragazza dai giganteschi occhi a palla
(vengono descritto così nel romanzo) è
"ma ci è o ci fa?"
Tata
Baker sembra vivere in un mondo a parte, tutto rosa e fatto di zucchero, è
vegetariana e appassionata di yoga, padroncina di cincillà
e blogger (il suo fantastico sito si chiama nuvoletta.com):
la sua figura, così dolce e sopra alle righe fa subito
breccia nel cuore di tutti... Ad eccezione di Matteo!
Sono
proprio i battibecchi tra il protagonista e la deliziosa Katie ad animare il
romanzo, regalando sorrisi e risate, oltre a divertenti e strampalate
avventure.
Matteo
infatti accusa la tata di aver portato scompiglio in famiglia, pur riconoscendo
alcuni degli effetti positivi che la ragazza ha su Beatrice, sua sorella, e di
aver manipolato tutti i suoi famigliari; la Baker, al contrario, gli rimprovera
di non lasciarsi andare completamente di fronte alla vita. Ovviamente, di
litigio in litigio, vi lascio immaginare come possa concludersi la vicenda...
Ciò
che ho apprezzato tanto del romanzo è il fatto che, a differenza di molte
altre letture leggere, tutto, anche certi fatti più
assurdi, abbia una spiegazione.
Per
esempio, il personaggio di Katie ha un motivo per essere così
ottimista e allegra: mentre all'inizio la trovavo troppo colorata e strana per
essere credibile, scoprire quello che le era capitato ha contribuito a
rendermela più simpatica, per quanto forse un po'
troppo sopra le righe per essere realistica.
Invece
Matteo mi è piaciuto fin da subito: seguire i suoi pensieri è
divertente, il suo essere talvolta brontolone mi è piaciuto molto, così
come il suo rapporto con l'amico Stefano, un mito per lui, ricco, che vive a
Londra e pieno di donne, mi ha fatto sorridere ogni volta, oltre ovviamente ai
tentativi di organizzare un appuntamento con la splendida modella Miranda.
Lo stile
è fluido e veloce: non risulta mai pesante ed è
prevalentemente comico e romantico. Tuttavia, nel romanzo sono presenti parti
anche più lente e riflessive, che sono state in grado anche di
commuovermi. Anche in questo caso, lo stile dell'autrice è
adatto al contesto,ed è riuscito a trasmettermi le emozioni
dei protagonisti (anche se queste parti sono molto limitate rispetto alla
lunghezza, già non eccessiva, del romanzo).
In
conclusione la lettura è assolutamente consigliata. Non sarà
forse un capolavoro, ma nel suo genere è un valido lavoro che diverte e non
annoia il lettore. Inoltre, avendo letto anche il romanzo precedente
dall'autrice, Tutta colpa del mare (e un po' di un mojito), mi sembra che
Chiara Parenti sia addirittura migliorata da un lavoro all'altro.
Per
questo mi sento di assegnare una valutazione estremamente positiva, quattro
stelline e mezzo.