lunedì 15 settembre 2025

Riassunto: Il talismano del potere - Licia Troisi

Buongiorno a tutti! Oggi è il 15, e quindi è il giorno del riassunto del mese. Con Il talismano del potere si conclude la trilogia delle Cronache del Mondo Emerso, una serie che secondo me, pur con i suoi difetti, ha contribuito molto alla crescita del genere fantasy in Italia. 

TITOLO: Il talismano del potere 
AUTORE: Licia Troisi 
COLLANA: Oscar Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 11,95€ 
PREZZO (EBOOK): 7,99€  
TRAMA: Mentre l'esercito delle Terre ancora libere dal potere del Tiranno crolla sotto l'avanzata delle truppe nemiche e degli agghiaccianti schieramenti dei fantasmi, Nihal, l'ultimo mezzelfo del Mondo Emerso, è in viaggio con il giovane mago Sennar per una missione disperata: recuperare le otto pietre di un talismano dai poteri infiniti, capace di porre fine alla guerra. Ciascuna delle otto Terre del Mondo Emerso nasconde all'interno di un santuario una delle pietre dedicate agli Spiriti della natura: Acqua, Luce, Mare, Tempo, Fuoco, Terra, Oscurità, Aria. Se Nihal riuscirà a raggiungere tutti i santuari e a riunire le pietre nel talismano, potrà chiamare a raccolta gli Spiriti e annullare ogni forma di magia, comprese le terribili armi del Tiranno. Nella Terra dell'Acqua, intanto, il maestro di Nihal, lo gnomo Ido, scopre di avere un nuovo e temibile nemico che rischia di trascinarlo verso un passato da cui sembra impossibile riscattarsi...

Sennar decide di assistere Nihal nella sua missione e lascia provvisoriamente il Consiglio dei Maghi, con Soana che ne prende per il momento il posto.

I due, insieme a Laio e Oarf, iniziano il viaggio per recuperare le otto pietre del Talismano. La ragazza ha una visione: la posizione del santuario della Terra dell'Acqua. Il gruppo arriva a una palude avvolta dalla nebbia. Nihal e Sennar proseguono, fino a che non trovano un edificio: il santuario, fatto interamente di acqua. Al suo interno incontrano lo spirito del santuario, una donna fatta d'acqua, di nome Ael. Nihal si presenta come Sheireen, la Consacrata. Ael, comprese le sue motivazioni, le consegna la pietra della Terra dell'Acqua.

La ferita di Nihal si infetta e le sale la febbre. Il gruppo vola verso un posto sicuro, ma l'avanzare del fronte li costringe a cercare rifugio nel bosco dove vive Megisto, che li ospita nella sua caverna. Laio riesce a trovare delle erbe curative per soccorrere la sua amica, e la febbre inizia a scendere. Dopo tre giorni, Nihal si sveglia e scalpita per ripartire. Sennar si offre di partire al posto suo. Il Mezzelfo scorge la posizione del Santuario della Terra del Mare e la comunica al mago, il quale chiede l'aiuto di Megisto per gestire i poteri del Talismano. Poi parte per la Terra del Mare. L'esercito di Zalenia raggiunge il Mondo Emerso e riabbraccia il conte Varen, che è stato nominato capo delle truppe e che gli dà notizie di Ondine. Varen, per aiutarlo, gli mette a disposizione un Cavaliere di Drago Azzurro, un ragazzino impacciato di nome Aimar, per tre giorni. Grazie a due soldati, Sennar viene a conoscenza di due scogli note come le Meridiane del Mare.

Nihal intanto si rimette grazie alle cure di Laio e Megisto. Il mago predice che a Sennar è rimasto poco tempo e che sarebbe morto prima di arrivare al Santuario. Nihal e Laio ripartono in fretta e furia per salvarlo. Sennar viene aiutato da un vecchio, e riesce a ottenere un passaggio in barca fino alle guglie, arrivando al Santuario.

Anche Nihal arriva alle rocce, ma non trova il suo amico, così lascia Oarf con Laio ed entra nel Santuario.

Sennar si trova a fronteggiare un mostro marino, e viene salvato dall'intervento di Nihal. Il guardiano del santuario, Sareph, disprezza la mezzelfa e la sua furia, ma alla fine le concede la pietra.

Il gruppo continua il viaggio verso la Terra del Sole.

Nihal è arrabbiata con Sennar perché le ha mentito, i due litigano ancora una volta e lei lo schiaffeggia. Poi tornano a Makrat. I due si confrontano e fanno pace, abbracciandosi.

Insieme a Laio, si dirigono verso le montagne dove è arroccato il Santuario della Terra del Sole. Il Santuario è vuoto, ad eccezione della voce di una donna, e la pietra collocata su un altare incustodita. La voce appartiene a Glael, la Guardiana, che pretende Laio in cambio della pietra. Di fronte al rifiuto della ragazza, la Guardiana prende il controllo del corpo di Laio. Sennar allora la convince che dando a loro la pietra, avrebbe viaggiato insieme a loro. Glael all'inizio vuole rimanere nel corpo di Laio, ma alla fine cede a loro la pietra.

Intanto, Ido soffre di malinconia. Partecipa a una battaglia, dove fronteggia un Cavaliere di Drago nemico con un'armatura rossa, che riesce ad avere la meglio su di lui. Mavern gli salva la vita. Ripresosi dalla sconfitta, Ido visita Soana, che gli rivela che il nome del Cavaliere scarlatto è Deinoforo. La maga incanta la spada dello gnomo per permettergli di fronteggiare le armature incantate del Tiranno.

Nihal, Sennar e Laio riprendono il viaggio e si trovano a dover attraversare le terre occupate dal Tiranno. Raggiungono così una base al confine con la Terra dei Giorni. La mezzelfo confida al mago che ha intenzione di abbandonare Laio per salvargli la vita. Inoltre Nihal lascia anche Oarf alla base per non metterlo in pericolo. Così lei e Sennar fuggono a cavallo verso la Terra dei Giorni. Laio si rende presto conto di essere stato lasciato indietro e decide di raggiungere Nihal, ma il generale si oppone e lo arresta. Il ragazzo alla seconda notte evade e varca il confine. Purtroppo viene intercettato dai nemici: il suo cavallo viene ucciso e lui catturato.

Gli spiriti mostrano a Nihal come era la Terra dei Giorni prima della conquista del Tiranno. Intanto lei e Sennar vagano nel deserto alla ricerca del Santuario, mentre le voci degli spiriti non le lasciano tregua. La ragazza sviene e il mago la porta in braccio fino a che non raggiungono un edificio: il Santuario, una sorta di labirinto di scale, sale e porte. La guardiana, una vecchia di nome Thoolan, parla con Nihal mentre tiene Sennar impegnato. Thoolan le rivela che il Mondo Emerso non ha mai conosciuto la pace, nemmeno sotto il re mezzelfo Nammen e le offre di restare con lei per sempre nel Santuario, in pace, sospesa nel tempo. La mezzelfa sta per cedere alla proposta, ma grazie alla voce di Sennar che chiama il suo nome rifiuta e prende la pietra. Thoolan accetta la sua decisione e si offre di allevare la sua sofferenza per colpa dell'incantesimo di Reis.

Nihal, nonostante le proteste di Sennar, insiste per visitare le rovine di Seferdi, la capitale. Per la strada, i due si spacciano per mercanti ed entrano in un villaggio, arrivando a una locanda dove incontrano un generale delle truppe del Tiranno che racconta loro della distruzione dei Mezzelfi.

I due raggiungono Seferdi. Intanto Laio si risveglia in cella, poi viene interrogato e torturato. Uno dei fammin si interessa a lui: la creatura si chiama Vrasta e lo cura ogni sera, mostrando gentilezza nei suoi confronti. 

Vrasta gli racconta di come ad alcuni fammin non piaccia uccidere, e Laio in cambio gli parla di Nihal. I due stringono amicizia. Il comandante ordina a Vrasta di far fuggire Laio per trovare e uccidere i suoi amici, il fammin obbedisce ma si unisce al giovane nel suo viaggio e decide di ribellarsi al comandante. Così confessa tutto a Laio, ma lui perdona il fammin. Nihal arriva a Seferdi, la cui desolazione sembra essere conservata da una strana magia. Lei e Sennar entrano nel palazzo del re Nammen, dove la mezzelfo cede alle lacrime. Dopo aver visto la strada principale ancora lastricata da cadaveri impiccati,  Nihal e Sennar fuggono dalla città e proseguono il viaggio. I due entrano nella Terra della Notte e si ricongiungono con Laio e Vrasta.

Intanto in Accademia Ido si trova a gestire le poche truppe rimaste al fronte della Terra dell'Acqua. Galla, re della Terra dell'Acqua, vuole gestire una grande offensiva, ma lo gnomo non vi ripone molte speranze.

Raven convoca Ido e gli comunica che invieranno al fronte anche i novizi dell'Accademia, e che lui sarà a loro capo. Lo gnomo viene affiancato da Parsel, il primo maestro di Nihal e incontra di nuovo Malerba. Le selezioni proseguono, e Ido finisce per sfidare uno studente presuntuoso di nome Dohor, da lui scartati durante le selezioni, avendone presto la meglio per ben tre volte, umiliandolo.

Alla fine delle selezioni, Ido raduna un gruppo di centoventi aspiranti cavalieri. Lo gnomo è ossessionato da Deinoforo, e vuole fronteggiarlo sul campo di battaglia.

Intanto Laio racconta a Nihal e Sennar del suo viaggio, la prigionia e dell'amicizia con Vrasta. La mezzelfa, dubbiosa, decide di interrogare il fammin. Vrasta racconta che gli artefici della strage dei mezzelfi non sono altro che uomini, e che lui si limita ad eseguire gli ordini. Vrasta le racconta degli "errati", fammin che non hanno sete di sangue.

Il gruppo si addentra nella Terra della Notte, verso la Foresta di Mol, dove viene attaccato. A Vrasta viene ordinato con la magia di uccidere Laio, lui supplica Nihal di ucciderlo e la mezzelfo, alla fine, esaudisce la sua richiesta. Viene attaccata dagli altri fammin, ma reagisce a fatica, disgustata dalle sue azioni. La ragazza raggiunge una grotta: il santuario di Goriar.

Sennar e Laio attaccano i fammin. Lo scudiero viene ferito gravemente dall'uomo a capo della truppa. Il mago lo uccide ed evoca per la prima volta una magia proibita, riducendo l'intero manipolo di fammin in cenere, poi prende con sé Laio e lo porta in un luogo sicuro, dove tenta, invano, di curarlo. Nihal prega il guardiano del santuario di concederle l'oblio. Goriar la ringrazia di aver portato sua sorella Glael con sé ma non cede alle sue suppliche: le dice che soffrirà ancora e che non è ancora tutto perduto, poi le cede la sua pietra. Uscendo dal santuario, Nihal si accorge della strage e raggiunge i suoi amici nella tana. Lei e Sennar si alternano a recitare formule curative, ma i loro incantesimi non hanno effetto. Il ragazzo si sveglia, ma la sua ferita peggiora. Alla fine, Laio esala l'ultimo respiro abbracciato a Nihal.

La mezzelfa e Sennar seppelliscono il loro amico nella Terra della Notte; il mago sigilla la tomba in modo che lo spirito di Laio vi rimanga imprigionato fino alla sconfitta del Tiranno, in modo da non diventare un fantasma dell'esercito nemico.

Nihal e Sennar riprendono il viaggio, scambiandosi confidenze, ma i nemici incalzano e i due scappano, cercando i pozzi che portano alla Terra del Fuoco.

Ido intanto porta i ragazzi al fronte, concludendo il loro addestramento, fino al giorno della battaglia, dove sul campo sono presenti vari generali, Soana e persino Galla.

Tra le schiere nemiche spiccano i fantasmi, i fammin, gli uccelli di fuoco e Deinoforo, il cavaliere scarlatto.

La battaglia inizia. Galla attacca Deinoforo per vendicarsi della morte della moglie, ma viene ferito gravemente. Cala la sera, e Deinoforo decide di interrompere l'attacco.

Ido strepita per affrontare Deinoforo. Il cavaliere lo accusa di aver tradito il Tiranno e lo assale ma, questa volta, nessuno sembra prevalere. Un colpo di Ido amputa la mano destra di Denoforo ma lo gnomo viene comunque ferito e precipita al suolo.

Nihal e Sennar si risvegliano in una galleria e, percorrendola, trovano l'acqua. Tuttavia il reticolo di canali è intricato e i due si perdono, finendo poi per trovare un cadavere. Arrivano alla fine a una cisterna dove sono raccolti altri corpi. Nihal e Sennar vengono attaccati.

Ido si risveglia e trova Soana al suo fianco, che gli racconta dell'esito del duello. Deinoforo, ferito, è scappato, ma due cavalieri neri sono giunti in aiuto delle truppe del Tiranno e molti soldati, inclusi numerosi studenti dell'accademia, sono morti. Inoltre Ido ha perso nel duello l'occhio sinistro.

Nihal e Sennar vengono fatti prigonieri e alla Mezzelfo viene sottratta la sua spada. I due sono stati catturati dagli uomini al comando di Aires, che riabbraccia con gioia il mago. Sennar la aggiorna sulla sua impresa nel Mondo Sommerso, Aires le racconta che dopo numerosi viaggi, si era stancata della sua vita di scorrerie, e ha fondato un movimento di resistenza nella terra del Fuoco. Nihal è sorpresa che Sennar non le abbia mai parlato di lei. Aires parla loro di un lago vulcanico che potrebbe ospitare il Santuario e decide di guidarli fin lì. Nihal supera la sua antipatia nei confronti della donna, e riesce anche a batterla in duello.

Il gruppo raggiunge il lago con il vulcano al suo centro, Nihal chiede a Sennar di evocare per lei una passerella e poi di aspettarla, perché quel Santuario era dedicato a Shevraar, il dio a cui lei è consacrata. Il guardiano, Flaren, la saluta e le racconta che esiste una profezia per cui il Tiranno è destinato a soccombere per mano di un mezzelfo, lei. Inoltre, le dice che il suo destino non si esaurisce con la sua missione, poi le porge la pietra.

Nihal e Sennar riprendono il viaggio. La mezzelfa chiede a Aires di radunare un esercito, la donna è scettica, ma Nihal la informa che l'ultima battaglia è imminente, e che avranno un unico giorno a disposizione per battere il Tiranno. Lasciata Aires, il mago e la guerriera si preparano ad attraversare i pericolosi Campi Morti. I due si interrogano su cosa fare una volta sconfitto il Tiranno. Nihal vorrebbe smettere di combattere. Nonostante l'ambiente inospitale, i due incontrano una coppia di gnomi appartenenti all'esercito del Tiranno impegnati nelle loro ricerche: Nihal e Sennar riescono a nascondersi e a fuggire, ma si imbattono comunque in altri gruppi di nemici, che riescono a sconfiggere.

Ido scopre che Deinoforo ha rotto la sua spada. Lo gnomo torna a Makrat dove Raven gli comunica che è in licenza a tempo indeterminato. Ido, infuriato, lo sfida a duello, ma si rende presto conto che i danni al campo visivo gli rendono impossibile combattere. Così si reca da Soana, pretendendo di riavere il suo occhio. Lui scoppia a piangere e la maga lo consola. Lei le racconta di Reis, la sua maestra, e Ido decide di recarsi dalla vecchia maga per scoprire chi è Deinoforo.

La gnoma lo accoglie e gli ricorda di Debar, un ragazzo con cui aveva combattuto, la cui famiglia era stata accusata di tradimento e uccisa. Di fronte alle domande del Cavaliere, Reis gli racconta che lo ha visto senza elmo quando era stata condotta alla Rocca del Tiranno. Questo tuttavia suscita le domande di Ido: messa alle strette Reis gli confessa che da giovane aveva amato Aster, il futuro Tiranno, e che solo grazie a suo padre era riuscita ad aprire gli occhi e a rendersi conto della sua vera natura. Reis è stata poi catturata dal Tiranno, ma è riuscita a scappare e a studiare un modo, tramite Sheireen, per sconfiggerlo.

Ido racconta del passato di Reis a Soana. Poi lo gnomo si fa riparare la spada e si preparara ad affrontare di nuovo Raven. Il generale gli concede un'ultima possibilità.

Intanto Nihal ha la visione di una foresta pietrificata e prosegue verso la Terra delle Rocce, attraverso i resti delle città abitate dagli gnomi, disabitate e in rovina, giungendo così alla foresta. I due però vengono scoperti. Sennar rimane indietro a distrarre i soldati, mentre Nihal raggiunge il Santuario. La mezzelfa viene aggredita da due giganti, e viene raggiunta da Tareph, il guardiano, che le dice che le darà la pietra solo se riuscirà a sconfiggere i giganti. La mezzelfo è in difficoltà, e il guardiano le confida che deve puntare a cancellare la scritta sulla fronte dei golem. Alla fine, Nihal riesce ad avere la meglio e ad ottenere la pietra. Poi corre a salvare Sennar, che fatica a tenere a bada i nemici.

I due si rifugiano nel Santuario. Il mago è gravemente ferito, ma la mezzelfa cerca di usare i propri poteri magici per guarirlo. Sennar, sentendo che la fine è vicina, confessa a Nihal il suo amore.

La ragazza tuttavia riesce a salvarlo e il mago, dopo tre giorni, si ricorda della sua confessione. Lui le chiede scusa, ma Nihal gli si avvicina e lo bacia. I due si confessano i reciproci sentimenti e fanno l'amore.

La gamba del mago è rotta, e lui le chiede di proseguire il viaggio senza di lui. Inoltre le regala il pugnale di Livon, quello che li ha fatti conoscere, dopo averne incantato la lama: finché lui rimarrà in vita, la sua lama brillerà.

Nihal torna nella Terra del Vento, nei luoghi della sua infanzia. Nella foresta, distrutta dalla guerra, trova un albero possente e rigoglioso: un padre della foresta. Su uno dei suoi rami ritrova Phos, il suo amico folletto. Lui la chiama Sheireen, e rivela di essere il guardiano della pietra. Phos le rivela che gli altri folletti sono morti tutti, e che il mondo deve morire per poi rinascere. La missione di Nihal è permettere questo nuovo inizio. La ragazza non vuole che siano gli altri a sacrificarsi per lei, ma Phos le dice che anche lei ha sofferto, e le chiede di prendere la pietra, anche se questo significa causare la morte del padre della foresta.

Nihal offre a Phos la possibilità di unirsi a lei, ma il folletto rifiuta, e i due si dicono addio.

Sennar è stato catturato e portato al cospetto del Tiranno, dove viene torturato per un mese. Il Tiranno gli reca visita perché vuole risposte e lo minaccia di rubargli il pensiero.

Nihal prosegue verso la Terra dell'Acqua, che è stata quasi interamente conquistata dal Tiranno, e torna all'accampamento, quasi un anno dopo la sua partenza.

La mezzelfa riabbraccia Ido che gli racconta quanto successo e gli rivela il passato di Reis. Lei invece gli descrive la morte di Laio e i suoi sentimenti per Sennar. Inoltre Nihal rivede Oarf e Soana, e riceve le scuse di Raven, tornato sui campi di battaglia dopo anni.

Si avvicina il giorno dell'Ultima Battaglia. Nihal confessa al suo maestro che ha paura, e lo gnomo le dice che per lui è lo stesso e che lei è stata la cosa migliore che le sia capitata. Gli eserciti vengono schierati, e Nihal vola verso la Rocca del Tiranno, protetta da Soana e Ido.

Aster, intanto, riesce ad avere la meglio sulle difese di Sennar, e a scoprire i suoi segreti.

Nihal evoca il potere del talismano, bloccando la magia del Tiranno, che perde così il controllo sui fammin e i fantasmi. Lo scontro divampa, coinvolgendo anche i Cavalieri di Drago di ambo le parti.

Intanto Aires è riuscita a formare un esercito, e a sollevarlo contro il Tiranno. La rivolta scoppia in tutte le terre occupate, mentre gli uomini di Aires puntano alla Rocca. Il tiranno invia due Cavalieri di Drago gemelli, Semion e Damion, per fermare Aires. La donna, vedendo il suo esercito venire massacrato, attacca uno dei gemelli, e suoi uomini fanno lo stesso con l'altro.

Intanto Ido porta in salvo Soana e si dirige a cercare Deinoforo. Il Cavaliere non può più contare sulla magia del Tiranno, ma riesce comunque a ferire Ido. Lo gnomo riesce a tenergli testa, e i due si confrontano. Deinoforo gli rivela che lo scopo ultimo del Tiranno è garantire la pace e la giustizia in tutto il Mondo Emerso. Il duello riprende, e Ido riesce ad avere la meglio, ma la vittoria non gli da alcuna gioia.

Raven si sacrifica per salvare Nihal, morendo a causa di una freccia. La mezzelfa si fa strada nella Rocca, fronteggiando alcune creature al servizio del Tiranno, e attraversando le varie stanze, la biblioteca, i laboratori, fino alla Sala del Trono. Arroccato sul suo trono di cristallo nero, si trova Aster, che, per lo sgomento di Nihal, si rivela essere un bambino mezzelfo di circa dodici anni.

Aster le racconta che è stato il padre di Reis a maledirlo e che ha ordinato lo sterminio dei mezzelfi perché un mago gli aveva predetto che la sua rovina sarebbe giunta da uno di loro. Il Tiranno condanna la malvagità degli abitanti del Mondo Emerso, e le racconta della sua vita, dalla nascita, un mezzosangue umano-mezzelfo, alla sua consacrazione come mago, fino al momento in cui ha deciso di unire le sette terre sotto un unico regno. Le racconta di quando Oren gli impose il sigillo, e del suo piano finale: uccidere qualsiasi creatura del Mondo Emerso, incluso se stesso. Nihal si oppone in nome dei giusti, ma lui le ricorda di quando anche lei ha scelto l'odio al posto dell'amore. Inoltre, Aster le confessa di aver ucciso Sennar.

Con un impeto di rabbia, Nihal trafigge Aster con la spada e lo uccide, ma la sua morte non le dà gioia. Tuttavia quando estrae il pugnale di Sennar, si rende conto che la lama brilla di luce fioca: il mago è ancora vivo.

La rocca inizia a crollare. La mezzelfa trova Sennar e lo porta con sé nella fuga, ma si rende conto che ha dimenticato la spada e che non potrà infrangere il talismano per salvarsi. Così evoca un ultimo incantesimo per salvare il suo amato, anche se ciò significa perdere la vita.

Il giorno dopo la battaglia si conclude. Ido riesce a salvarsi, così come anche il Conte Varen e Aires, che ha visto morire quasi tutti i suoi uomini. Reis muore il giorno della battaglia, così come Raven. I fammin, ormai indifesi, si stabiliscono sulla Terra dei Giorni.

Sennar perde l'uso di una delle gambe, Nihal viene creduta morta. Pochi giorni prima del suo funerale, Phos si reca al cospetto del corpo della Mezzelfa ed evoca una magia: Nihal potrà vivere fino a che porterà il Talismano al collo. Poi il folletto sparisce per sempre.

Ido diventa Supremo Generale dell'Accademia.

Nihal e Sennar iniziano una nuova vita insieme nella Terra del Vento, ma pianificano un giorno di lasciare il Mondo Emerso per intraprendere nuove avventure.

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