lunedì 1 luglio 2024

Recensione: La proposta di un gentiluomo - Julia Quinn

Ciao a tutti. Dopo aver recensito i primi due della serie Bridgerton in occasione del RARE di Firenze dell´anno, ecco a voi la mia opinione del terzo libro, su cui ho letto o opinioni molto positive, o opinioni molto negative. E io? Per me, non è il migliore libro della Quinn, ma si fa comunque leggere. 

TITOLO: La proposta di un gentiluomo  
AUTORE: Julia Quinn
COLLANA: Libri Mondadori 
PREZZO (CARTACEO): 10,89€ 
PREZZO (EBOOK): 7,99€ 
TRAMA: Alla morte del padre, Sophie Beckett si ritrova a fare da domestica alla matrigna e alle sorellastre. Ma un giorno, al ballo in maschera di Lady Bridgerton a cui riesce a partecipare, incontra Benedict, il secondogenito della famiglia, ed è amore a prima vista. Sophie però deve scappare, e il ragazzo giura che farà di tutto per ritrovare quella donna mascherata e sposarla. Anni dopo Benedict conosce Sophie, che crede una cameriera, e sente nuovamente battere il cuore. Ma quella fanciulla non poteva essere al ballo… o sì?


La proposta di un gentiluomo é il terzo libro della serie Bridgerton di Julia Quinn e, a differenza dei primi due volumi, non é ancora stato portato sul piccolo schermo grazie a Netflix (non che questo cambi molto, considerato le differenze tra i libri e la serie tv). Se la serie é iniziata con Daphne, quartogenita (ma prima figlia femmina) della prolifica famiglia Bridgerton, ed é proseguita con Anthony, il primogenito, questo volume continua la saga in ordine raccontando la storia del secondogenito, Benedict (tutti i fratelli Bridgerton, come é noto, sono stati chiamati in ordine alfabetico).
Come i suoi fratelli maschi, anche Benedict é restio al matrimonio, ma cambia idea quando, a un ballo in maschera organizzato dalla madre, si innamora di una misteriosa dama vestita d´argento. Quello che ignora é che la dama in questione si chiama Sophie Beckett, si é "imbucata" alla festa, é la figlia illegittima di un conte, e viene trattata come una serva dalla matrigna cattiva e dalle sue sorellastre...
Aspettate. Questa storia non vi ricorda qualcosa?
La proposta di un gentiluomo non é altro che un retelling molto fedele di Cenerentola, in cui al posto del Principe Azzurro c´é uno scapolo Bridgerton.
La prima parte del romanzo in pratica é un copia-incolla di Cenerentola. Gli elementi ci sono tutti: un conte defunto, una ragazza di nobili origini, una matrigna cattiva e due sorellastre, una insopportabile, l´altra sostanzialmente buona ma vessata dal resto della famiglia. Non sono un´amante dei retelling così fedeli alla fiaba, anche perché la Quinn si discosta pochissimo dai binari: l´unico elemento mancante é la scarpetta di cristallo, sostituita da un ben più verosimile guanto di seta.
Per fortuna la seconda parte, ambientata due anni dopo il ballo, é un po´più originale: complice una festa e un nobile che vuole allungare le mani più del dovuto, Benedict incontra Sophie, che, nel frattempo, é stata cacciata di casa e si mantiene facendo la cameriera, e non la riconosce. Si crea così in lui un conflitto: da una parte la misteriosa dama vestita d´argento, sconosciuta, ma appartenente al suo ceto sociale, dall´altra Sophie, vera, reale, ma di estrazione sociale troppo bassa per il figlio di un visconte. Anche Sophie é combattuta: lei é innamorata di Benedict fin da quella sera, ma é ben cosciente del fatto che non può sognare un futuro con lui, se non come sua amante, e lei non vuole condividere la stessa sorte di sua madre.
Il personaggio di Sophie mi ha fatto molto arrabbiare. La sua situazione, quella di una figlia illegittima di una famiglia aristocratica nell´Inghilterra dell´Ottocento la rendeva potenzialmente un personaggio piú interessante delle nobili Daphne e Kate, protagoniste degli altri libri della serie. Il problema, a mio avviso, sta nel come Sophie é stata caratterizzata. Per circa tre quarti del libro Sophie subisce e basta, soprattutto le angherie della matrigna Araminta e della sorellastra maggiore Rosamund, giustificandosi con il fatto che, essendo una figlia illegittima, non ha diritto a lamentarsi. Tuttavia, quando, spinta dagli eventi e dal suo percorso personale di crescita, inizia finalmente a tirare fuori la voce, non lo fa contro la matrigna e Rosamund, ma contro Benedict, uno dei pochi che invece l´ha sempre trattata bene.
Comunque, anche Benedict fra i Bridgerton é quello che finora mi é piaciuto meno, complice un carattere piú cupo e chiuso rispetto i fratelli, e una storia che mi ha coinvolta emotivamente meno rispetto a quelle dei volumi precedenti, soprattutto di Anthony.
La scrittura per fortuna é scorrevole e lineare. Il libro é coinvolgente, anche grazie all´ironia di Lady Whistledown che continua a commentare con i suoi articoli pungenti la vita sentimentale dei protagonisti, e lo si finisce in poco tempo. Devo dire che la parte che ho preferito é stato il finale, dove ho rivisto la migliore Quinn, drammatica e divertente al tempo stesso.
Dunque, la mia valutazione é di tre stelline, con un più. La proposta di un gentiluomo é stato, finora, il romanzo della serie Bridgerton che ho apprezzato meno, ma ciò non toglie che rimanga lo stesso un regency divertente, che vi consiglio di recuperare prima che le vicende di Benedict e Sophie sbarchino (forse?) anche su Netflix.

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