Ciao a tutti! Ultimamente sto leggendo parecchi fantasy, ma tra i miei generi preferiti figura anche il thriller. Karin Slaughter è una delle autrici di thriller più note degli ultimi anni e La moglie silenziosa è il suo ultimo romanzo pubblicato da HarperCollins Italia. Sarà all'altezza della fama della sua autrice?
AUTORE: Karin Slaughter
COLLANA: HarperCollins Italia
PREZZO (CARTACEO): 19,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: LUI DESIDERAVA SOLTANTO AVERE QUALCUNO DA AMARE...
Una ragazza corre sola nella foresta. È convinta che non ci sia ragione di avere paura, ma si sbaglia. Un silenzioso predatore sta perseguitando le donne della contea di Grant. Si nasconde nell’ombra, aspetta fino a quando non arriva il momento giusto per aggredire le sue vittime. Ed è così anche stavolta.
Dieci anni dopo, il caso è ormai stato chiuso. Il killer, Daryl Nesbitt, è dietro le sbarre. Ma poi, all’improvviso, un’altra giovane donna viene aggredita e uccisa con lo stesso, brutale modus operandi. È soltanto una coincidenza, oppure la polizia potrebbe essersi sbagliata? Nesbitt viene interrogato in carcere, e si professa per l’ennesima volta innocente: dice di essere stato incastrato da una squadra di poliziotti corrotti guidata da Jeffrey Tolliver, l’ex capo del dipartimento. Riaprire il caso significherebbe disturbare la memoria di Tolliver, morto anni prima e considerato da tutti un eroe. Ma i giorni passano, e lì fuori c’è un serial killer alla ricerca di nuove vittime.
L’agente speciale del GBI Will Trent deve riuscire a fermarlo, e in fretta. Rimettersi sulla pista dopo molti anni non è semplice: il tempo fa svanire i ricordi, scomparire i testimoni, perdere le prove... Il tempo trasforma le bugie in verità. E poi, Will non potrà risolvere il mistero senza chiedere aiuto all’unica persona che non vorrebbe coinvolgere nell’indagine: la sua fidanzata e vedova di Jeffrey Tolliver, la dottoressa Sara Linton.
Quando il passato e il presente iniziano a sovrapporsi, Will capisce che tutto ciò che ama è in grande pericolo...
Una ragazza corre sola nella foresta. È convinta che non ci sia ragione di avere paura, ma si sbaglia. Un silenzioso predatore sta perseguitando le donne della contea di Grant. Si nasconde nell’ombra, aspetta fino a quando non arriva il momento giusto per aggredire le sue vittime. Ed è così anche stavolta.
Dieci anni dopo, il caso è ormai stato chiuso. Il killer, Daryl Nesbitt, è dietro le sbarre. Ma poi, all’improvviso, un’altra giovane donna viene aggredita e uccisa con lo stesso, brutale modus operandi. È soltanto una coincidenza, oppure la polizia potrebbe essersi sbagliata? Nesbitt viene interrogato in carcere, e si professa per l’ennesima volta innocente: dice di essere stato incastrato da una squadra di poliziotti corrotti guidata da Jeffrey Tolliver, l’ex capo del dipartimento. Riaprire il caso significherebbe disturbare la memoria di Tolliver, morto anni prima e considerato da tutti un eroe. Ma i giorni passano, e lì fuori c’è un serial killer alla ricerca di nuove vittime.
L’agente speciale del GBI Will Trent deve riuscire a fermarlo, e in fretta. Rimettersi sulla pista dopo molti anni non è semplice: il tempo fa svanire i ricordi, scomparire i testimoni, perdere le prove... Il tempo trasforma le bugie in verità. E poi, Will non potrà risolvere il mistero senza chiedere aiuto all’unica persona che non vorrebbe coinvolgere nell’indagine: la sua fidanzata e vedova di Jeffrey Tolliver, la dottoressa Sara Linton.
Quando il passato e il presente iniziano a sovrapporsi, Will capisce che tutto ciò che ama è in grande pericolo...
È tornata Karin Slaugher, una delle autrici americane di thriller più conosciute.
Io ho letto due o tre anni fa un suo romanzo, Quelle belle ragazze, e la sua novella prequel, Capelli biondi, occhi azzurri, entrambe edite da HarperCollins Italia e, sebbene non credo di averne mai pubblicato la recensione (non so nemmeno se l'abbia mai scritta!) mi era comunque piaciuto.
Oggi esce sempre per HarperCollins Italia il nuovo romanzo della Slaughter, La moglie silenziosa, e ho avuto l'occasione, grazie alla casa editrice, di leggerlo in anteprima.
È giusto sottolineare che, a differenza di Quelle belle ragazze che era uno standalone con personaggi che apparivano solo in quel volume, La moglie silenziosa porta avanti la serie di Will Trent e quella di Sara Linton, due personaggi della Slaughter che, nati in realtà in due saghe distinte, da alcuni anni proseguono insieme le loro avventure, ma ciò, come vi spiegherò meglio in seguito, non mi ha disturbato più di tanto.
Come ben ricordavo da Quelle belle ragazze i thriller di Karin Slaughter sono tosti, intensi, e non sto parlando solo di ritmo narrativo e numero di morti del caso.
Il caso principale de La moglie silenziosa ruota intorno a una serie di terribili aggressioni che si sono susseguite per otto anni in tutto lo stato della Georgia, dove alcune ragazze sono state brutalmente stuprate, paralizzate, uccise. Non certo un argomento per stomaci deboli.
Il caso tocca personalmente Sara Linton in quanto il suo defunto marito, Jeffrey Tolliver (a sua volta protagonista dei primi romanzi di Karin Slaughter) aveva indagato sul caso senza giungere a una conclusione.
Inizia così un viaggio tra passato e presente, tra indizi male interpretati e false piste alla ricerca di un colpevole che si è rivelato essere inaspettato, anche per un'accanita lettrice di gialli come me.
Per quanto riguarda i personaggi non avevo mai letto niente né di Will Trent né di Sara Linton, ma sono riuscita comunque a entrare in empatia con loro. Non so se ciò sia dovuto al fatto che l'autrice inserisca parecchi richiami al passato dei suoi personaggi, che poi non sono altro che spoiler dei libri precedenti della saga (ma, essendo un'indagine autoconclusiva è anche vero che questo libro è perfettamente fruibile anche dai nuovi arrivati come me), o alla caratterizzazione di Will e Sara, che sono due persone complesse con un passato difficile alle spalle, ma comunque devo dire che li ho apprezzati come se li conoscessi da sempre.
Anche lo stile mi è piaciuto, un sacco. La moglie silenziosa è uno di quei thriller che non vorresti mai smettere di leggere, e meno male che ha quasi cinquecento pagine, altrimenti sono sicura che lo avrei divorato in poche ore. La trama è intrigante, i casi sono intricati quanto basta per scatenare l'istinto da detective di qualsiasi lettore che abbia un minimo di passione per questo genere e l'alternanza tra Will e Jeffrey permette di stabilire un ponte tra gli esordi e gli ultimi romanzi di Karin Slaughter.
Una nota sul tema: si parla di violenza e abusi. Sara è un medico e non lesina al lettore dettagli, anche brutali, sulle vittime. Non c'è la ricerca dell'orrore a tutti i costi, ma a mio avviso, l'autrice ha voluto far riflettere i lettori sulla tematica della violenza contro le donne: ciò che l'assassino ha fatto alle vittime mi ha colpito come un pugno nello stomaco, e dalle pagine è emersa la ferma condanna della Slaughter nei confronti di chi, come il colpevole, abusa delle donne.
Per questo motivo la mia valutazione è piuttosto alta, quattro stelline con un più.
La moglie silenziosa è un thriller con due ottimi protagonisti, una trama accattivante e che, soprattutto, ti lascia con la voglia di leggere i romanzi precedenti dell'autrice, dagli esordi fino ad oggi... nonostante siano più di venti, e, leggendo questo libro, te li pure spoilerati!
Nessun commento:
Posta un commento