sabato 19 gennaio 2019

Recensione: Segatura e polvere di stelle - Jane Harvey Berrick

Buongiorno, Secondo appuntamento con le recensioni dei racconti dell'antologia Frammenti: l'autrice di cui vi parlo oggi è Jane Harvey-Berrick, autrice della Travelling Series, composta (per ora) da una duologia, Il Viandante e La Viandante, e da uno spin off, Il Nomade. La novella in questione, Segatura e Polvere di Stelle, si colloca temporalmente tra Il Viandante e La Viandante e parla di un momento di crisi di Kes, il protagonista della serie. Mi sarà piaciuta? 

TITOLO: Frammenti 
AUTORE: AA.VV.
COLLANA: Delrai Edizioni
PREZZO (CARTACEO): /
PREZZO (EBOOK): 2,99€
TRAMA: Una raccolta di novelle, scritte dagli autori Delrai Edizioni; nove scrittrici, generi diversi, penne di talento: Frammenti nasce da un’idea, quella che anche il racconto abbia valore e possa comunicare emozioni.
Stefania Da Forno con "Fammi stare bene" 
Alessandra Paoloni con "Merry Haunted Christmas"
Rachel Sandman con "Pancake ai mirtilli"
Natascia Luchetti con "Il battesimo della vita"
Eveline Durand con "Emergency call. Chiamata d'emergenza" e "Un carillon senza cuore"
Margherita Fray con "Sometimes"
Barbara Bolzan con "Niente di che"
Elle Eloise con "Nel blu dell'universo profondo"
Jane Harvey Berrick con "Segatura e polvere di stelle"



Ollo ha sempre avuto ragione in tutti questi anni: ho troppa segatura e troppa polvere di stelle nel sangue per vivere una vita ordinaria
Tra le novelle della raccolta Frammenti, quella di Jane Harvey-Berrick vince la palma per il titolo più poetico: "Segatura e polvere di stelle". Peccato però che, al di là del titolo, questa breve novella non sia riuscita a convincermi appieno.
A differenza di quella di Alessandra Paoloni di cui vi ho parlato ieri, Segatura e polvere di stelle non è un racconto a sé stante, ma una serie di capitoli extra ambientati tra Il Vandante e La Viandante e narrati dal punto di vista di Kes, il protagonista maschile, che ben mi aveva impressionata nei due volumi della Travelling Series.
Cover: "Il Viandante"
Purtroppo, in questa novella Kes da il peggio di sé: abbandonato dalla sua amata Aimee, che sembra aver preferito una vita stabile e il lavoro che ha sempre sognato a lui, perde la testa e fugge via: solo l'intervento dei suoi amici di sempre sembra essere l'unica soluzione possibile per ritrovare la ragione.
È vero, dalla penna della Harvey-Berrick traspare tutta la rabbia di un giovane uomo che si sente tradito dalla donna che ama: la narrazione è carica delle emozioni del protagonista, ma, per lo meno nella prima parte del racconto, alcuni suoi pensieri li ho trovati un po' esagerati e quasi maschilisti.
Cover: "La Viandante
Fortunatamente, nella seconda parte della storia Kes ritorna l'adorabile circense che ricordavo e il suo punto di vista è risultato molto più piacevole, complice anche la ricomparsa di Aimee, personaggio che, bene o male, mi è sempre piaciuto. Non a caso, sebbene la maggior parte della storia sia narrata da Kes, alcuni paragrafi sono raccontati attraverso il punto di vista di Aimee, che già era presente nei due volumi principali.
Lo stile dell'autrice è scorrevole e dirompente: la Harvey-Berrick infatti riesce, con abilità, a tradurre in parole tutte le emozioni, sia positive che negative, provate dai protagonisti e a permettere al lettore di immergersi totalmente nella narrazione.
Tuttavia bisogna mettere in chiaro una cosa: essendo più un extra che un racconto a sé, per leggerlo è necessario aver quantomeno letto Il Viandante, il primo romanzo della Travelling Series, una serie che consiglio caldamente a tutti gli amanti del romance.
Quindi la mia valutazione è di tre stelline. Avevo aspettative altissime per questo racconto e in parte sono state un po' deluse ma, nel complesso, si è trattata di una lettura piacevole che mi ha permesso di ritornare, ancora una volta, nel mondo di Kes e Aimee.


Ps: una chicca finale è la breve intervista a Kes in coda al racconto. Ironica, divertente, sottolinea i lati migliori del carattere del protagonista e tutto il suo grande amore per Aimee. Peccato però che le domande siano troppo poche!

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