AUTORE: Alessia Coppola
COLLANA: La Corte Editore
PREZZO (CARTACEO): 17,90€
PREZZO (EBOOK):
TRAMA: 2486. Reika vive in un mondo perfetto, in cui gli abitanti sono il risultato di un'attenta selezione genetica.
Le razze sono suddivise in ghetti e a nessuno è permesso di oltrepassare i confini di Meridian City.
Ma accadrà qualcosa che risveglierà in lei un potere sconosciuto.
Arrestata e isolata, fuggirà e scoprirà un mondo diverso, perennemente in bilico tra la vita e la morte.
Sotto l'assedio di una terribile minaccia, Reika verrà a conoscenza del grande inganno che ha tenuto sotto scacco la sua società perfetta e sarà pronta a fronteggiare ogni pericolo, con l'aiuto di Ares e degli altri Sopravvissuti.
Conoscerà il dolore, la rabbia, ma anche l'amore e la verità. Sacrificherà se stessa, perché lei è la chiave per salvare i due mondi. Perché lei possiede l'occhio che tutto vede.
Le razze sono suddivise in ghetti e a nessuno è permesso di oltrepassare i confini di Meridian City.
Ma accadrà qualcosa che risveglierà in lei un potere sconosciuto.
Arrestata e isolata, fuggirà e scoprirà un mondo diverso, perennemente in bilico tra la vita e la morte.
Sotto l'assedio di una terribile minaccia, Reika verrà a conoscenza del grande inganno che ha tenuto sotto scacco la sua società perfetta e sarà pronta a fronteggiare ogni pericolo, con l'aiuto di Ares e degli altri Sopravvissuti.
Conoscerà il dolore, la rabbia, ma anche l'amore e la verità. Sacrificherà se stessa, perché lei è la chiave per salvare i due mondi. Perché lei possiede l'occhio che tutto vede.
Come sapete, spesso e volentieri
recensisco romanzi di Alessia Coppola, una di quelle autrici che forse senza il
blog non avrei mai conosciuto. Apprezzo Alessia, soprattutto per la sua
capacità di non limitarsi a un solo genere, ma di sperimentare sempre nuove
storie: nel corso degli anni ho letto un retelling, un paranormal romance, un
romance e ora, un distopico, Vision, in uscita per La Corte Editore con la
copertina di uno dei miei illustratori preferiti, Paolo Barbieri.
La storia è ambientata in un futuro
in cui la quasi totalità della popolazione terrestre è stata decimata da un
virus: i superstiti risiedono a Meridian, una città stato in cui, per difendere
il genere umano, le libertà sono ridotte all'osso: nessuno può uscire dalla
città, né ha la possibilità di scegliere quale lavoro fare, come vestirsi o
soprattutto di chi innamorarsi. Gli unici che mantengono il libero arbitrio
sono gli Olimpi, l'élite della città, e Reika, la protagonista, una ragazza dal
carattere d'acciaio, forte e determinata, desidera ardentemente diventare una
di loro per godere, una volta nella vita, della libertà di scelta.
Per farlo, tuttavia, deve eccellere
in cinque prove, di intelligenza, memoria e combattimento svolte in una sorta
di Olimpiadi che vengono celebrate al termine del percorso di istruzione di
ciascun adolescente. Reika è tra le favorite per la vittoria, tuttavia, com'è
prevedibile, nulla va come lei desidera e la protagonista si ritrova in prigione,
isolata e senza possibilità di tornare alla sua vita precedente. L'unica
soluzione hai suoi problemi sembra essere la fuga da Meridian, ma quello che
non si aspetta è che fuori dalle mura della città esistano dei superstiti del
vecchio mondo...
Vision non è un romanzo malvagio,
tuttavia ci sono due dettagli che mi hanno un po' storcere il naso. Il primo
riguarda l'originalità della storia: all'inizio, soprattutto nei primi
capitoli, mi sembrava tutto un po' già visto. Un morbo che stermina quasi del tutto
l'umanità, la città in cui le libertà più basiche vengono negate, un City
Master che vuole apparire come una figura benefica ma in realtà è solo un
tiranno... È tutto molto classico, non proprio cliché perché l'autrice riesce a
dare un tocco personale alle vicende, però direi comunque "negli
schemi" del genere. Certo, proseguendo nella lettura vengono introdotti
alcuni elementi originali, come i terribili Visio, creature a metà tra alieni e
divinità, e l'ultima parte è davvero fuori da ogni stereotipo distopico e più
creativa di quanto avessi pensato all'inizio. Il problema è che tutto ciò
avviene effettivamente molto avanti nella narrazione e, da lettrice, avrei
preferito qualche rivelazione, e qualche elemento originale in più, anche nella
prima metà del libro, dove il ritmo è effettivamente più lento.
Il secondo è l'amore quasi istantaneo
che avviene tra Reika ed Ares e che mi ha lasciato del tutto indifferente: il
ragazzo in particolare rigetta l'idea dell'affezionarsi troppo a qualcuno per
poi perderlo, ma si rimangia tutto non appena vede Reika e quest'ultima... beh,
non rimane indifferente al fascino del bel sopravvissuto!
Fortunatamente un buono stile di
scrittura contribuisce in modo positivo alla storia, e Alessia Coppola scrive
davvero bene. E non solo: ho letto diversi romanzi di quest'autrice, dei generi
più diversi, e ho notato come Alessia riesca ad adattare il modo in cui scrive
alla storia che sta narrando. Mentre per romanzi più riflessivi il suo stile si
fa raffinato e ricco di descrizioni anche dettagliate, in Vision è l'azione che
fa da protagonista, con un ritmo veloce e coinvolgente. Anche la scelta di
usare più narratori, alternando al punto di vista di Reika quello di Ares, e
quello di un personaggio misterioso chiamato Maximus, si è rivelata vincente,
in quanto permette al lettore di assaporare la storia da più prospettive.
Quindi? La mia valutazione è di tre
stelline e mezzo: nonostante qualche difetto, Vision è comunque un buon esempio
di distopico made in Italy, nonché, dal mio punto di vista, una lettura
estremamente godibile.
Concordo sulla questione del ritmo, immagino che gestire questa storia non sia stata proprio una passeggiata per l'autrice
RispondiEliminaVision in effetti è un romanzo più complesso di quanto non appaia nei primi capitoli
EliminaIo ho apprezzato proprio tantissimo lo stile dell'autrice che riesce a portare avanti una trama con elementi più classici ma intrigando il lettore :D
RispondiEliminaInfatti! Tra l'altro mi piace molto la scrittura di Alessia, anche se forse l'ho apprezzata più in altri romanzi rispetto a Vision
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