TITOLO: The Outsider
COLLANA: Sperling & Kupfer
PREZZO (CARTACEO): 21,90€
PREZZO (EBOOK): 10,99€
TRAMA: « Fatevi un favore, leggete The Outsider. » Associated Press « L'It dell'era Trump
notevole e veramente bello. » The AV Club La sera del 10 luglio, davanti al poliziotto che lo interroga, il signor Ritz è visibilmente scosso. Poche ore prima, nel piccolo parco della sua città, Flint City, mentre portava a spasso il cane, si è imbattuto nel cadavere martoriato di un bambino. Un bambino di undici anni. A Flint City ci si conosce tutti e certe cose sono semplicemente impensabili. Così la testimonianza del signor Ritz è solo la prima di molte, che la polizia raccoglie in pochissimo tempo, perché non si può lasciare libero il mostro che ha commesso un delitto tanto orribile. E le indagini scivolano rapidamente verso un uomo e uno solo: Terry Maitland. Testimoni oculari, impronte digitali, gruppo sanguigno, persino il DNA puntano su Terry, il più insospettabile dei cittadini, il gentile professore di inglese, allenatore di baseball dei pulcini, marito e padre esemplare. Ma proprio per questo il detective Ralph Anderson decide di sottoporlo alla gogna pubblica. Il suo arresto spettacolare, allo stadio durante la partita e davanti a tutti, fa notizia e il caso sembra risolto. Solo che Terry Maitland, il 10 luglio, non era in città. E il suo alibi è inoppugnabile: testimoni oculari, impronte, tutto dimostra che il brav'uomo non può essere l'assassino. Per stabilire quale versione della storia sia quella vera non può bastare la ragione. Perché il male ha molte facce. E King le conosce tutte.
Tremate,
tremate: il re è tornato.
Non
che in realtà se ne fosse mai andato, ma ogni volta che Stephen King ci regala
un nuovo romanzo non so mai cosa aspettarmi. E così è stato per questa
pubblicazione nuova di zecca: mi è bastato dare una rapida letta alla trama,
giusto per coglierne i punti principali, che già non vedevo l'ora di tuffarmi
senza pensieri tra le pagine fresche di stampa, aspettandomi solo una cosa:
emozioni forti.
The
Outsider è un romanzo da non dare mai per scontato, dalla prima all'ultima
pagina.
Giallo,
thriller, horror: non è facile racchiudere questo libro in uno schema fisso, in
un genere tradizionale, perché The Outsider è molto di più: una storia che sa
fondere più generi diversi per crearne uno nuovo, che sa tenere incollato il
lettore fino alla conclusione, che sa sorprendere, sempre, anche quando si
crede di aver trovato il bandolo della matassa.
Non
mancano i colpi di scena in The Outsider, che, in realtà, si apre come un
romanzo giallo qualsiasi, seppure caratterizzato da un crimine cruento e
socialmente inaccettabile: nella tranquilla cittadina di Flint City viene
infatti ritrovato il cadavere violato e barbaramente mutilato di Frank
Peterson, un bambino di undici anni. Il caso, apparentemente, non si presenta
difficile da risolvere: le impronte, il DNA, i testimoni oculari sembrano
concordare su un unico sospetto: Terry Maitland, l'insospettabile Terry
Maitland, l'amatissimo coach della squadra cittadina di Flint City, padre
esemplare, marito modello ma sopratutto dotato di un alibi inoppugnabile. Nello
stesso giorno, nello stesso momento, Terry Maitland viene infatti visto sia a
Flint City, dove, coperto di sangue, si fa notare dagli abitanti del luogo, sia
nella vicina cittadina di Cap City, dove presenzia insieme a dei colleghi a un
convegno dedicato alla scrittura.
È
il detective Ralph Anderson ad occuparsi del caso e delle sue inspiegabili
stranezze, ed è Ralph Anderson il punto centrale di un ricco cast di
personaggi, che all'inizio, per la quantità di nomi e descrizioni, forse può
confondere il lettore, ma che si caratterizza per l'approfondimento psicologico
che accomuna non solo i protagonisti, ma anche i personaggi secondari. Tutti
infatti, che si tratti dei protagonisti che di personaggi che appaiono per
poche pagine, lasciano il segno.
Il
detective Anderson, in particolare, si presenta come un personaggio
estremamente realistico, ben lontano dai classici eroi del giallo, vere proprie
incarnazioni della giustizia, senza macchia né remore. Anderson vuole sbattere
si in galera il colpevole, e per questo motivo si accanisce subito, in maniera
inaudita verso Maitland, ma è assalito dai dubbi: cosa fare quando le prove
indicano una strada, ma l'istinto ne suggerisce un'altra? E come procedere
quando la soluzione del caso va oltre la realtà di tutti i giorni?
Fortunatamente per lui, il detective Anderson non è solo nelle indagini, ma è
affiancato da una folta pattuglia di personaggi: dal detective di origini
messicane Sablo, al ricco avvocato Gold, dell'investigatore privato Pelley, al
procuratore Samuels, tutti vogliono solo una cosa: incastrare il vero assassino
di Frank Peterson.
Per
lo stile cosa posso dire? Ho On Writing, il manuale di King sulla scrittura,
sullo scaffale principale della libreria, e The Outsider è una perfetta
applicazione di tutti i principi esposti in quel libro. È un romanzo lungo,
davvero molto lungo, ma non mi sono mai annoiata, persino quando, dopo appena
un terzo del romanzo, mi chiedevo come sarebbe riuscito l'autore, a scrivere
ancora per più di quattrocento pagine di un caso che già si avviava verso la
soluzione.
In
realtà, non avevo capito proprio niente delle intenzioni dell'autore: come una
serie di scatole cinesi The Outsider contiene in sé più storie, e al di là del
giallo che apre il romanzo c'è molto, molto di più.
Le
ambientazioni in particolare sono degne di nota: sebbene i luoghi citati nel
romanzo, dalle tranquille cittadine di Flint City e Cap City, alle inquietanti
grotte di Marysville, siano tutti frutto della fantasia dell'autore, le
descrizioni, le atmosfere, sono così realistiche che non ho potuto fare a meno
di immaginarmeli durante la lettura. Bastava leggere un paragrafo, chiudere gli
occhi, e riuscivo a vedere ogni singolo dettaglio dei luoghi più importanti per
la narrazione, e l'autore è riuscito a fare ciò senza dilungarsi in descrizioni
lunghe pagine e pagine, ma inserendo i dettagli giusti nei punti giusti. Anche
il costante richiamo alla mitologia messicana, in un romanzo comunque ambientato
alla frontiera, è quel tocco in più che rende The Outsider un vero e proprio
romanzo di spessore, oltre a una storia che sa intrattenere per ore e ore.
In
conclusione la mia valutazione è di cinque stelline. The Outsider è un romanzo
che non solo mi ha conquistata, ma che, da aspirante scrittrice, rappresenta
tutto ciò che un giorno vorrei pubblicare: per questo motivo lo consiglio a
tutti, e non solo ai fan di Stephen King.
E' assolutamente vero ciò che dici, The Outsider sembra uscire da una matrioska di sensazioni.. l'ho amato e divorato anch'io!
RispondiEliminaBellissima recensione, la penso come te! L'ho amato! Uno dei più bei romanzi di King a livello emozionale..
RispondiEliminaA meno di un giorno di vita qui in Italia, credo che guadagnerà presto un posto d'onorore tra i grandi romanzi di King! L'ho adorato, assolutamente, come te!
RispondiEliminaLe descrizioni di King sono come una fotografia da cartolina... se piace il genere inquietante e opprimente!
RispondiEliminaUna recensione accurata e meticolosa..complimenti davvero Silvia.. stupenda!!
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo con ogni singola parola della tua recensione!
RispondiEliminaHo amato questo libro e, come sempre, Stephen King è riusciro a rapire completamente la mia mente.
Bellissima recensione!
Eleonora C
Eleonora's Reading Room .
Io ho avuto la tua stessa reazione...tutto pensavo tranne che l'autore potesse portarmi in una determinata parte... semplicemente FANTASTICO!!!
RispondiEliminaCiao! Sono pienamente d'accordo con te, specialmente per quel che riguarda i colpi di scena: è stata una lettura pazzesca!
RispondiEliminaAnche la riflessione sulla difficile distinzione di genere mi è piaciuta molto :)
Concordo pienamente con quanto hai scritto, con The Outsider i brividi non mancano! On Writing, tra l'altro, è uno dei libri del Re che mi manca da leggere penso ci farò un pensierino :)
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