domenica 12 ottobre 2014

Blogger Love Project: Day 1. Let's get started!

Buongiorno! Oggi sono di ottimo umore perché, sì, partecipo anch’io al Blogger Love Project, iniziativa di Juliette di Sweety Readers, Veronica di She was in Wonderland, Mel e Mys di The Bookshelf. Sono contenta perché essendo da poco nella blogsfera, è un’occasione per fare un po’ di esperienza, voi che pensate? E soprattutto, ora che sono presa in pieno dall’università (si va dai momenti di gloria da “sarò un futuro ingegnere!” alle tragedie come “non credevo che spiegassero matematica in arabo…) sarà l’occasione per rilassarmi un attimo e non cedere allo stress.



Presento dunque i miei obiettivi (che, ok, siccome è la prima volta che partecipo a un'iniziativa di questo tipo, e visto anche il periodo, non sono troppo pretenziosi):
-Partecipare ad almeno (e sottolineo l'almeno) 5 tappe del Project. Perché cinque? Beh, le tappe sono nove e punto a partecipare almeno alla metà delle sfide. Certo, se partecipo a più giornate mi riterrò più che soddisfatta, altrimenti… pazienza. Sicuramente se non mi vedrete in giro sarà colpa di qualche imprevisto… o degli alieni usciti da un qualche romanzo di fantascienza.
-Leggere almeno due libri e farne la recensione. Può sembrare poco… ma non lo è! Certi giorni, quando torno a casa dall’università sono talmente stanca da abbandonarmi sul letto e dormire… tra l’altro non posso nemmeno leggere in pullman perché soffro di mal d’auto (e questa è la cosa che più mi fa infuriare, ma una volta ci ho provato e... meglio non raccontarlo, ma avevo preso lo stesso colore della strega del mago di Oz...) 
-Leggere almeno un libro in lingua . Ebbene sì: sono pigra. E lo scrivo a caratteri cubitali: PIGRA. Non perché sia difficile per me leggere in inglese (ho fatto il linguistico, cavoli), ma non riesco proprio a convincermi a leggere in lingua con regolarità. Quindi questa è l’occasione per prendere uno dei romanzi in lingua che aspettano sulla mia libreria e iniziarlo! (Basta sorpassi nella wishlist!)



Allora in queste due settimane la programmazione del blog sarà un po’ sfasata: ma, credo comunque sarà divertente leggere post diversi dal solito.
A domani allora
Silbi 

venerdì 10 ottobre 2014

Recensione: Mystic City - Theo Lawrence

Ciao a tutti! Come state? Che ci crediate o no qua fa più caldo che ad agosto... meno male che sono a casa così posso godermi queste giornate (l'università mi lascia dei giorni liberi) 
Oggi vi presento la recensione di un libro che ho scoperto grazie al Gruppo di lettura di Denise e che, nonostante non mi abbia convinto appieno, mi è piaciuto molto. Parliamo di Mystic City di Theo Lawrence. 

TITOLO: Mystic City
AUTORE: Theo Lawrence
 COLLANA: Mondadori Chrysalide

PREZZO (RILEGATO): 17,00€
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: In una New York sommersa dall'acqua a causa del riscaldamento globale, i quartieri sono rigidamente divisi: Aire, la zona più elevata, è abitata dai ricchi, mentre la classe inferiore è costretta a vivere nel degrado del livello più basso, Abyss. La sopravvivenza della città è garantita dall'energia generata dai mystic, rappresentanti della classe inferiore dotati di poteri magici. Ma i mystic sono un potenziale pericolo, e per contenere la loro minaccia le due famiglie rivali che governano New York si alleano: Aria e Thomas, i rispettivi figli, dovranno sposarsi. Ma Aria si innamora di Hunter, un mystic ribelle e appassionato rivoluzionario, determinato a cambiare il destino del suo popolo. Un amore proibito è destinato a portare lutti e dolore, ma anche a travolgere per sempre la vita di Aria e del mondo stesso.


All'inizio credevo che Mystic City fosse solo un libro dalla splendida copertina. Su questo, non ci piove. Ma la trama non mi attirava molto: ero convinta che si trattasse dell'ennesimo rifacimento di Romeo e Giulietta, e non impazzivo all'idea di una storia che sapesse di già visto. Così, quando l'ho iniziato non ho nemmeno riletto la trama e le mie aspettative non erano poi così alte. Col senno di poi, ho capito di essermi fatta delle idee sbagliate: certo, Mystic City non sarà la migliore lettura dell'anno (e forse non e entrerà nemmeno nella top ten) ma è un romanzo molto carino che ha saputo, in un certo senso, sorprendermi. 
Innanzitutto ciò che colpisce fin dalle prime pagine è l'ambientazione. Devo fare i complimenti all'autore: è uno dei ritratti più belli, per lo meno a livello estetico, di una New York del futuro. Per colpa dei cambiamenti climatici, infatti, le inondazioni hanno sommerso buona parte della New York che conosciamo, e la città è stata ricostruita su due livelli: Aire, la zona più elevata, abitata dalle famiglie più ricche, e Abyss, parzialmente invasa dalle acque, più povera e malfamata. Per quanto la storia che hanno portato alla costruzione di questa città non venga ahimè descritta nella maniera che merita (ed ecco un primo difetto del romanzo) le descrizioni dipingono scorci paesaggistici molto efficaci di una città a metà tra Venezia (riferimento che tutti hanno colto, anche perché le barche usate per muoversi ad Abyss sono chiamate, guarda caso, proprio gondole) e la classica metropoli futuristica.

Oppure Tokyo. A me ha ricordato, non so perché, Tokyo. Boh. 

Per l'utilizzo dell'elemento Romeo e Giulietta Lawrence mi ha stupito. Infatti, fin dal primo capitolo, alla protagonista, Aria Rose, appartenente a una delle famiglie più importanti di Aire, viene concesso di sposare il suo grande amore, Thomas, appartenente alla famiglia rivale. Peccato che lei abbia un'amnesia, dovuta a un'overdose da stic, una droga diffusa in città, per cui non riesce a ricordarsi della sua storia con lui.
Questa ricerca della verità, quasi un tocco giallo all'interno della storia, è stato l'elemento che più mi è piaciuto del romanzo, soprattutto perché, sebbene alla fine risulti facile risolvere questo mistero (la soluzione è infatti presto intuibile) non me lo aspettavo e ha reso interessante la lettura. Altro elemento che ho amato del romanzo sono i mystic, in generale. Anche qui l'autore non si degna di chiarire l'origine di questi esseri, per lo meno in maniera dettagliata, ma descrive benissimo il loro potere e gli effetti della loro energia, nonché il loro ruolo nella società, tra purificati (coloro che vengono privati dai poteri) e ribelli, che vivono nell'illegalità.
La protagonista, Aria Rose, in generale mi è piaciuto. Sostanzialmente segue un bel percorso di crescita, coerente con la sua situazione famigliare e ciò che ha passato. Nel corso del libro cambia profondamente come persona, ma non ho avuto la sensazione che fosse una trasformazione forzata e questo è un elemento positivo.
Hunter, il protagonista maschile un giovane mystic ribelle, è... semplicemente adorabile. Anche se non brilla per originalità della caratterizzazione (a parte il fatto che sia un mystic dotato di superpoteri) è uno dei protagonisti maschili più squisitamente romantici di cui abbia mai letto e mi piace il modo in cui si preoccupa per Aria, specialmente dopo un certo evento.
Gli altri personaggi sono di solito ben descritti, e particolari, soprattutto Davida, la domestica di Aria, che nasconde molto più di quanto non voglia fare vedere, Turk, il migliore amico di Hunter, forse il personaggio più simpatico del romanzo e Thomas, il fidanzato della protagonista. Certo, ci sono una marea di personaggi minori, appartenenti sia al dorato mondo di Aire e alle famiglie rivali dei Rose e dei Foster, sia ad Abyss e al Blocco M, sede dei Mystic, dei quali ci si scorda praticamente subito, ma credo che l'autore abbia svolto un buon lavoro nel popolare la New York del futuro.
Un aspetto del romanzo che mi è piaciuto abbastanza è stata la continua presenza di colpi do scena e sorprese. Alcune mi sono piaciute molto, altre mi hanno colpito, altre ancora mi sembravano molto campate per aria ed inserite solo allo scopo di stupire il lettore a tutti i costi.
Per non parlare del finale: dal punto di vista dell'azione è stato frenetico, avvincente, a un ritmo narrativo molto elevato, ma al tempo stesso l'ho trovato quasi frettoloso e un po' tirato via rispetto al resto del romanzo.


In conclusione la mia valutazione di Mystic City si aggira intorno alle quattro stelline, con un meno perché, per quanto debba ammettere che sì, forse partivo prevenuta nei confronti del romanzo e che a me questa lettura alla fine è piaciuta, alcuni difetti hanno influito sul mio giudizio e ne devo tenere conto.

Tuttavia, alla fin fine, mi sento quasi di consigliarlo per una lettura senza troppe pretese...    


mercoledì 8 ottobre 2014

Il giro del mondo in 80 libri #4: Inghilterra

Ciao a tutti lettori! Sono durante la pausa di fisica A che sta parlando di cose assurde... (non troppo comprensibili)! Vi lascio quindi con questo quarto appuntamento del Giro del Mondo. A chi potevo lasciare l'Inghilterra se non a J.K Rowling e a un romanzo che mi è piaciuto moltissimo! (Chi mi conosce lo sa che ho una passione per i gialli, appunto, all'inglese). 


TITOLO: Il Richiamo del Cuculo
AUTORE: Robert Galbraith (J.K. Rowling) 
COLLANA: Salani
PREZZO (RILEGATO): 16,90
PREZZO (EBOOK): 2,99
TRAMA: Il primo caso per Cormoran Strike in questo romanzo di esordio di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e de "Il seggio vacante". Londra. È notte fonda quando Lula Landry, leggendaria e capricciosa top model, precipita dal balcone del suo lussuoso attico a Mayfair sul marciapiede innevato. La polizia archivia il caso come suicidio, ma il fratello della modella non può crederci. Decide di affidarsi a un investigatore privato e un caso del destino lo conduce all'ufficio di Cormoran Strike. Veterano della guerra in Afghanistan, dove ha perso una gamba, Strike riesce a malapena a guadagnarsi da vivere come detective. Per lui, scaricato dalla fidanzata e senza più un tetto, questo nuovo caso significa sopravvivenza, qualche debito in meno, la mente occupata. Ci si butta a capofitto, ma indizio dopo indizio, la verità si svela a caro prezzo in tutta la sua terribile portata e lo trascina sempre più a fondo nel mondo scintillante e spietato della vittima, sempre più vicino al pericolo che l'ha schiacciata. Un page turner tra le cui pagine è facile perdersi, tenuti per mano da personaggi che si stagliano con nettezza. Ed è ancora più facile abbandonarsi al fascino ammaliante di Londra, che dal chiasso di Soho, al lusso di Mayfair, ai gremiti pub dell'East End, si rivela protagonista assoluta, ipnotica e ricca di seduzioni.

I romanzi post-Harry Potter della Rowling sono sempre stati molto discussi. Ricordo le recensioni parecchio discordanti sul suo primo romanzo per un pubblico adulto, il seggio vacante: alcuni lo avevano amato proprio per i suoi temi più difficili, altri lo avevano aspramente criticato. Non avendolo letto, non posso esprimermi, invece posso raccontarvi della mia esperienza positiva con il Richiamo del cuculo, pubblicato sotto il falso nome di Robert Galbraith.
Credo abbia destato scalpore, all'inizio, la scelta dell'autrice di pubblicare sotto pseudonimo senza rivelare la propria identità. Difatti, nel primo mese di pubblicazione, il Richiamo del cuculo non era altro che l'esordio di un tale Robert Galbraith, autore dotato di buone recensioni della critica e scarso successo di pubblico.
Tuttavia, dopo "la grande rivelazione" il giallo è diventato un buon successo, capace di vendere in poche ore migliaia di copie.
Ma, al di là della celebrità dell'autore, vale la pena di leggere questo romanzo? A mio parere, la risposta è sì, anche se l'autore fosse stato davvero un esordiente chiamato Robert Galbraith.
Il richiamo del cuculo è un classico giallo all'inglese. E io, lo confesso subito, vado pazza per questo genere (soprattutto per i gialli di Agatha Christie... ma questa è tutta un'altra storia!) Avrei voluto arraffarlo subito dopo l'uscita, ma, per un motivo o per l'altro, mi sono sempre vista costretta a rimandare il suo acquisto. Inoltre, le recensioni altalenanti sul suo conto non sono state proprio il miglior biglietto da visita... Tuttavia, vedendo anche la nuova edizione rilegata (nonostante avessi preferito la copertina nei toni più chiari della prima edizione) ad un prezzo ribassato mi sono detta: forse è ora.
E così è stato.
La struttura non contiene molte innovazioni: è quella tradizionale del genere giallo, omicidio più indagini, con tanto di detective privato.
Il protagonista è Cormoran Strike, pittoresco come la maggior parte degli investigatori privati dai tempi di Sherlock Holmes in poi, aiutato dell'assistente Robin, sveglia e simpatica, un personaggio veramente adorabile (forse la mia preferita dell'intero romanzo).
La vittima? Una famosissima modella, la cui vita è meno scintillante di quello che si crede... circondata da amici, veri e presunti, e nemici, ciascuno con la propria personalità, e con i propri segreti. Ogni personaggio è vivido e reale, e questo contribuisce a rendere il mistero sempre più fitto (ed avvincente).
Lo stile della Rowling è una garanzia: passaggi più lenti, composti per lo più da lunghe descrizioni (a tratti anche poetiche) si alternano a parti più rapide, dove l'azione è protagonista. Inutile dire che la lettura è stata veramente piacevole, e che mentre leggevo mi focalizzavo nella testa il possibile film tratto dal romanzo, tanto l'ambientazione era vivida e realistica... (e ora sono arrivata al punto da desiderare almeno un adattamento televisivo del romanzo, che so già renderebbe benissimo!)
La Londra in cui è ambientato il romanzo è molto ben resa, città solare (sempre che questo aggettivo possa essere riferito alla capitale inglese) e sfavillante in apparenza, ma sotto sotto scura e ombrosa, da nascondere le verità più terribili.
Mi è piaciuta soprattutto la descrizione del luogo del delitto, la casa di Lula, tanto ben descritta (in lungo e in largo nel libro) che, a fine lettura, quasi mi sembrava di esserci stata!
Tuttavia, se c'è qualcosa che mi ha fatto storcere un po' il naso, beh... quello è stato il finale! Non vi dico nient'altro, il piacere della scoperta dell'assassino è stata una delle cose che più ho apprezzato del romanzo!
La valutazione complessiva è quindi di 4 stelline e mezzo: sarebbe stata di 5, se non fosse stato per quel finale...
Ad ottobre arriverà in Italia il sequel, intitolato il Baco da Seta e già uscito in GranBretagna a giugno.
Lo comprerò? Certo! Già non vedo l'ora di seguire Cormoran anche in questo caso...



lunedì 6 ottobre 2014

The Great Book Tag #6: Per ogni lettera un libro

Ecco un tag arretratissimo... Scusate, specialmente a chi mi ha taggato per nome! Non vi avevo dimenticato... era finito nelle bozze! 
Quindi procediamo:

Lettere di Frannie:
M: Madame Bovary - Gustave Flaubert
R: Rebecca - Daphne du Maurier
T: Ti prego lasciati odiare - Anna Premoli 
B: Brisingr - Christopher Paolini

Lettere di Gio:
G: Geno e il sigillo nero di Madame Crikken - Moony Witcher 
P: Prodigy - Marie Lu
S: Sotto il segno dei gemelli - Rosamunde Pilcher
A: Alera - Cayla Kluver 

Lettere di Giada: 
Q: Queste oscure materie - Philip Pullman 
M: Muses - Francesco Falconi 
K: Kane Chronicles (The). La piramide rossa - Rick Riordan 
O: Obsidian - Jennifer L. Armentrout
S: Silver. La trilogia dei sogni - Kirsten Gier 

Lettere di Daniela:
J: Jack Frusciante è uscito dal gruppo - Enrico Brizzi
W: Wonder - R.J. Palacio
K: Kafka sulla Spiaggia - Haruki Murakami
B: Black Ice- Becca Fitzpatrick


Per chiunque volesse effettuare il tag le mie lettere sono D S A P. Buon divertimento
Silbi Grace

giovedì 2 ottobre 2014

Recensione: La Corona di Mezzanotte - Sarah J. Maas

Buongiorno lettori! L'Università è iniziata: alcune lezioni mi piacciono proprio, altre mi terrorizzano proprio (soprattutto geometria ed algebra... aiuto!). 
Meno male che ho sempre un po' di tempo per leggere... questo in realtà lo avevo già letto quest'estate, ma avevo la recensione in arretrato. E poi ogni momento è buono per parlare dei romanzi di Sarah J. Maas, che per il momento migliora ad ogni libro e non delude le aspettative.
Detto questo, vi lascio alla recensione! 

TITOLO: La Corona di Mezzanotte
AUTORE: Sarah J. Maas
COLLANA: Mondadori Chrysalide
PREZZO (RILEGATO): 17,00
PREZZO (EBOOK): 9,99

TRAMA: Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l'amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno... È il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?

È in definitiva una delle serie più belle e avvincenti che abbia mai letto: ho appena finito il secondo, sono divorata dall'attesa del terzo (prenderlo in lingua? Aspettare in italiano?) e mi chiedo con quali letture mi distrarrò dalla lunga attesa. Stiamo parlando della serie del trono di ghiaccio di Sarah J Maas e, in particolare, del secondo volume, la corona di Mezzanotte.
Credo sia uno dei migliori fantasy young adults che abbia mai letto, oltre che un sequel che, cosa più unica che rara, supera il primo della saga e non  di poco!
Avevamo concluso il trono di Ghiaccio con la vittoria di Celaena nel torneo e la ritroviamo come paladina del re. Anche il suo rapporto con Chaol e con il principe Dorian riscontra un'evoluzione e al tempo stesso, si evolve durante la lettura. Ho apprezzato moltissimo la maniera con cui la Maas ha delineato la personalità della protagonista: da arrogante e spaccona, come era apparsa nella prima novella, ora scopriamo anche i lati più nascosti del suo carattere, legati soprattutto all'evento tragico che le ha cambiato la vita. Credo che Celaena sia riuscita finalmente a conquistarmi, nonostante tutto!
Anche i coprotagonisti, ovvero Chaol, Dorian e Nehemia, attraversano un percorso di crescita e di cambiamento. Ovviamente qui si unisce anche la parte da fangirl scatenata (che è un aspetto del romanzo da non trascurare) soprattutto per quanto riguarda i due bei ragazzi! Per ora posso dire di essere Team Chaol, sebbene qualche volta storco il naso di fronte alle scelte che compie, anche se capisco che, in fondo, lui vuole solo il bene di Celaena. Su Dorian non mi esprimo, nonostante abbia in generale un'impressione positiva sul suo conto (mi aspetto grandi cose da lui nei prossimi volumi). Inoltre, nonostante ami alla follia vedere Celaena e Chaol insieme, durante la lettura mi rendevo conto che non avrei voluto vedere Dorian con nessun'altra donna, se non la protagonista (e questo ha messo in crisi le mie certezze da fangirl!).
Tuttavia, di questo romanzo, non ho adorato solo il lato romantico: mi è infatti piaciuta molto la maniera in cui la Maas ha delineato l'amicizia instauratosi tra la protagonista e Nehemia, in tutti i suoi lati positivi e negativi (ricordo ancora quando Celaena è rimasta "scottata" nelle novelle da Ansel, che pure aspetto di rivedere, prima o poi). Anche l'amicizia tra Dorian e Chaol mi è sempre piaciuta, nonostante gli alti e i bassi tra i due (e in generale la Maas mi convince sempre quando parla di amicizia tra i vari protagonisti).
Tuttavia, nonostante siano dedicate molte scene all'interazione tra i personaggi, all'interno del romanzo l'azione non manca di certo. Le scene di Celaena a Rifthold che, dopo un primo volume incentrato principalmente sul palazzo, ritorna con le sue strade e i vicoli contorti, sono tra le più adrenaliniche e avvincenti dell'intero romanzo. Ogni volta che vedevo la protagonista correre per quelle vie mi tornavano in mente le novelle (e anche un certo Sam) e per questo puzzle, i cui pezzi sembrano incastrarsi sempre più, bisogna ringraziare la Maas, che si sta dimostrando sempre più un'esperta nel costruire mondi fantastici.
Ma non è tutto: anche le sorprese non mancano!
Sì, perché la Corona di Mezzanotte è un libro che ci lascia diverse rivelazioni e colpi di scena. Niente è quello che sembra, e nessuno è come veramente appare. Mi ha convinto la capacita con cui l'autrice ha seminato per l'intera segreti e misteri, anche se, sono convinta che qualche volta abbia decisamente esagerato con gli indizi. Infatti, stranamente credo che quello più "grosso" sia anche il più prevedibile, dato che lo avevo intuito praticamente subito (e non mi considero certo una ragazza con il fiuto da detective), mentre altre sorprese, soprattutto quelle riguardanti il re, figura sempre più fosca, risultano decisamente più... inaspettate! 
Durante la lettura si susseguono le sensazioni più disparate: dalla gioia alla tristezza, dalla sorpresa al "io l'ho sempre detto" che rendono il lettore partecipe e coinvolto. Non si può veramente staccare l'occhio dalla pagina e, a fine lettura, ho ringraziato Sarah J. Maas per aver scritto un tale romanzo.

In conclusione, la Corona di Mezzanotte si merita le sue cinque stelline piene piene. Da lettrice sono rimasta sconvolta dagli ultimi capitoli e non vedo l'ora di leggere il seguito... torna il dilemma già presentato all'inizio della recensione: Heir of Fire in lingua o in italiano? Questo è il dilemma... 


sabato 27 settembre 2014

Recensione: I passi dell'amore - Nicholas Sparks

Ciao lettori! Ho appena iniziato l'università ed è stato... wow! Certo, le lezioni mi sembrano in ostrogoto, ma credo sia perché siamo solo all'inizio (e questi partono subito dalle cose nuove). In ogni caso... sono a letto con un virus parainfluenzale. Obiettivo? Resuscitare per lunedì! Ce la posso fare! Nel frattempo vi lascio con questa mini recensione del mio primo libro di Nicholas Sparks. Che dire? Il primo Sparks non si scorda mai...

TITOLO: I Passi dell'amore
AUTORE: Nicholas Sparks
COLLANA: Frassinelli
PREZZO (RILEGATO): 9,90
PREZZO (EBOOK): 6,99

TRAMA: A distanza di tempo, Landon Carter rivive con rimpianto i giorni della sua adolescenza a Beaufort, una sperduta cittadina del Sud. Erano gli anni Cinquanta e lui era il tipico ragazzo "ribelle" in una piccola comunità conformista e sonnolenta. Un giorno, proprio in occasione del ballo della scuola, viene lasciato dalla fidanzata e, controvoglia, invita Jamie, la riservata e devota figlia del pastore. Insieme non formano certo una coppia bene assortita, eppure il destino ha in serbo per loro la più straordinaria delle sorprese...

Ogni tanto ci vuole un libro dolce, semplice, ben scritto che sappia emozionarti e magari farti versare qualche lacrimuccia. Ogni tanto ci vuole un po' di Nicholas Sparks.
Ho iniziato con i Passi dell'Amore (titolo originale "A Walk to Remember"), senza né avere letto altro dello stesso autore, né aver visto il film tratto dal romanzo.
Sono soddisfatta del mio "battesimo di Sparks".
Non è stata una di quelle incredibili letture che ti riducono il cuore in mille pezzettini e ti fanno piangere come una cascata, ma è stata molto piacevole, tanto che l'ho terminata addirittura in una giornata.
La voce narrante è quella del protagonista, Landon Carter, cittadino di Beaufort, North Carolina, che ricorda e racconta l'estate di quarant'anni prima, in cui si innamorò di Jamie Sullivan, la figlia del reverendo della città.
È impossibile non sentirsi coinvolti dal racconto di Landon, da quanto possa sembrare reale la sua storia. Mi sembrava quasi di ascoltare un vecchio amico, di soffrire e gioire con lui, ed è stato sicuramente questo coinvolgimento una delle cose che più ho apprezzato del romanzo.  
La storia racconta la nascita dell'amore tra il giovane Landon Carter, il ragazzo più ricco della cittadina di Beaufort, e Jamie Sullivan, la figlia del reverendo, Landon non è uno dei ragazzi più popolari, della città ma cerca di essere accettato dal gruppo di amici, capeggiato da Eric, lui sì il ragazzo più popolare della scuola (nonché suo grande amico).
Jamie, al contrario, ha la fama di essere strana, e non fa nulla per contraddire questo giudizio. Rientra letteralmente nella definizione "casa e chiesa" (o almeno, questo è quello che ho pensato di lei nel primo momento in cui è entrata in scena). Si occupa sempre degli altri, dei meno fortunati, degli orfani, e non sembra interessata a quello che i ragazzi "normali" fanno, risultando sempre esclusa dal gruppo.
I due, nonostante frequentino la stessa scuola, non si sono mai parlati, fino al giorno in cui Landon, eletto rappresentante e senza accompagnatrice, si trova praticamente costretto, a causa delle circostanze, a invitare Jamie al ballo scolastico.
E da qui gli eventi prenderanno una piega sorprendente, fino ai capitoli finali. Ho imparato ad amare i due personaggi, soprattutto Landon, così normale, un ragazzo che potresti incontrare tutti i giorni in città, ma anche Jamie, anche se all'inizio mi sembrava veramente così "fuori dal mondo" da risultare addirittura forzata.
Devo dire che ho apprezzato molto il romanzo, nonostante la storia non sia proprio originale. Lo stile di Sparks è semplice e pulito, molto realistico: le descrizioni sono vivide e ti immergono completamente nell'atmosfera di quegli anni.
In altre parole, nonostante non si tratti di un capolavoro, le quattro stelline le vale lo stesso. Ora vado a vedermi il film (anche se mi hanno detto che differisce abbastanza dal libro, e queste sono cose che, di solito, non mi vanno molto giù (sono un'amante delle pellicole che mostrano una certa fedeltà al romanzo). 



Ps: scusate la recensione più breve del solito, ma non volevo allungare troppo. Avete letto qualcosa di questo autore? Mi consigliate un qualche suo titolo?
Fatemelo sapere! 


mercoledì 24 settembre 2014

The Great Book Tag #5: Back to School

Ciao lettori! Oggi torno a scuola, primo giorno di università! (In realtà avevo un esame prima, quindi ho iniziato oggi anziché lunedì). Che dire? Sono mezza terrorizzata e mezza eccitata... Ora sono in pausa, quindi vi lascio questo tag in tema,trovato sul blog di Ilenia, Libri di Cristallo, ma ideato dal sito The Booklover Nargles


REGOLE: Ci siamo. La Umbridge ha colpito ancora con uno dei suoi assurdi decreti didattici! Per evitare il sovraffollamento delle scuole di magia ha escogitato un nuovo sistema di iscrizione assolutamente casuale, in cui ogni studente dovrà basarsi sulle risposte di uno strano questionario per scoprire come e dove sarà nel nuovo anno scolastico. Infatti insieme alla solita lettera d'ammissione la Umbrige ha allegato queste istruzioni:
"DECRETO DIDATTICO #394: Lo studente dovrà scegliere cinque libri dalla sua libreria, quelli a lui più cari o con personaggi in età scolare. Scriverà i titoli su cinque biglietti diversi, che piegherà e riporrà in oggetto concavo, in modo da facilitare l'estrazione. Man mano, lo studente dovrà aprire ad una pagina casuale il libro estratto, dopodiché eseguire la rispettiva richiesta del questionario, in modo da compilarlo tutto. Ogni libro deve essere estratto due volte, per un totale di 10 estrazioni totali, pari alle domande del questionario. Queste ultime saranno usate per creare la scheda dello studente e reindirizzarlo nella scuola a lui adatta, come stabilito nel Decreto Ministeriale No.234 approvato il 26/08/2014 dal corrente Ministro della Magia"

LIBRI SCELTI:
-Il Trono di Spade – George R.R. Martin
-La Corona di Mezzanotte – Sarah J. Maas
-Eragon – Christopher Paolini
-Shadowhunters. Città di Vetro – Cassandra Clare
-Hunger Games – Suzanne Collins

COMPAGNO/A DI DORMITORIO: Il primo nome che leggerai.
[Libro estratto: Hunger Games]
Cinna! Beh, uno studente giusto un po’ ripetente, ma per lo meno andrò vestita a scuola in maniera favolosa! (Lo voglio anch’io il vestito di Katniss… me lo farai, vero Cinna?)



COMPAGNO/A DI BANCO: La prima persona a far qualcosa nella pagina.
[Libro estratto: la Corona di Mezzanotte]
Celaena, che bello! Spero che non mi uccida se non le passo il compito (e sarebbe capacissima di farlo), ma per il resto è una compagna decisamente interessante!



IL FAN CLUB DEL: E' ora dell'attività extracurricolare. Cerca nella pagina qualcosa su cui fondare il fan club!
[Libro estratto: Trono di Spade]
Meta-lupi fan club! Sono aperte le iscrizioni!




ZAINO DEL PRIMO GIORNO: Cosa porterai con te il primo giorno? Cita il primo oggetto nella
pagina.
[Libro estratto: Eragon]
Una spada. Beh, con Celaena come compagna di banco può fare sempre comodo. E soprattutto per difendersi dai prof odiosi!



INSEGNANTE PREFERITO: Il primo nome che leggerai.
[Libro estratto: Corona di Mezzanotte]
Chaol!!! Siii!!! Anche se lo immagino come prof di ginnastica, e io ho sempre odiato la materia, ma… si può sempre cambiare idea, no?



COLORE DELLA DIVISA: Cerca nella pagina il colore che diventerà predominante nell'uniforme.
[Libro estratto: Eragon]
Il blu mi piace, lo ammetto. E’ uno dei miei colori preferiti!



ANIMALE DOMESTICO: Il primo animale che incontri nella pagina.
[Libro estratto: Città di Vetro]
Un cavallo. Scelta bizzarra, ma volete mettere l’utilità come mezzo di trasporto!



IL/LA PRIMO/A DELLA CLASSE: Il primo nome della pagina.
[Libro estratto: Città di Vetro]
Sebastian. Mi spaventa. Sebastian secchione è un abbinamento che farebbe paura a chiunque!


IL PRESIDE: Sperando che non sia la Umbridge, il primo nome della pagina.
[Libro estratto: Trono di Spade]
Tyrion Lannister. Ok, bazzicherò molto spesso in presidenza. Averlo come preside sarà uno spasso!



L'ARMADIETTO: La Umbridge vuole incasinarti con un malefico piano. Cosa sostiene di aver trovato nel tuo armadietto?
[Libro estratto: Hunger Games]
Un sasso. Un pericolosissimo, terribile sasso. Cosa ci troverà di tanto compromettente, non lo so.



Ps: l'immagine di Sebastian fa parte dei tarocchi di Cassandra Jean. L'immagine di Chaol e Celaena è una fan art trovata su Google Immagini

Voi l'avete fatta? Lasciatemi pure il link, che passo volentieri!

sabato 20 settembre 2014

Recensione: Prodigy - Marie Lu

Buongiorno lettori! Quella di oggi è una recensione che mi sta particolarmente a cuore. E' stata la migliore lettura dell'estate 2014. Ho amato fino all'ultima pagina questo libro, e ho paura di quando Champion arriverà in Italia (e ho ancora più paura del se arriverà in Italia) perché questo romanzo è praticamente perfetto. 

TITOLO: Prodigy
AUTORE: Marie Lu
COLLANA: Piemme Freeway
PREZZO (RILEGATO): 16,50
PREZZO (EBOOK): 6,99
TRAMA:  "Le preoccupazioni di Day sulla mia incolumità adesso sono calzanti. Il piano sembra buono, ma qualcosa potrebbe sempre andare storto. E se invece di condurmi dall'Elector, del quale dovrei conquistarmi la fiducia prima di ucciderlo, mi sparassero nell'istante in cui mi trovano? Oppure potrebbero legarmi a testa in giù in una stanza per gli interrogatori e picchiarmi fino a farmi perdere i sensi. L'ho visto succedere un milione di volte. Potrei essere morta prima della fine della giornata, molto prima che l'Elector venga a sapere del mio ritrovamento. Ci sono un sacco di cose che potrebbero andare storte.
Per questo devo concentrarmi, ripeto a me stessa. E se guardo Day negli occhi non ci riesco."
Niente è quello che appare e la violenza regna sovrana: che senso ha credere ancora nell'amore?
June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'Elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai Patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i Patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo Elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.

Questo libro è un prodigio.
Va bene, forse sto esagerando, ma nulla toglie che Prodigy sia un libro veramente bello, un sequel degno, anzi superiore, del primo della serie, Legend, già ottimo inizio di una delle migliori serie distopiche young adults.
Sì, praticamente sto adorando questa serie dalla prima all'ultima riga (e sono già in crisi di astinenza da June, Day &co)
Comunque, stop ai deliri. Torniamo al libro.
Prodigy inizia dalla fine di Legend, nel mezzo del disordine generale seguito agli eventi che avevano concluso il primo libro. Ritroviamo entrambi i protagonisti,  Day e June, e la narrazione a punti di vista alternati, che tanto avevo apprezzato in Legend. Devo ammettere che questa scelta narrativa continua ancora a giovare alla serie: vivere gli eventi dagli occhi di vista di entrambi i protagonisti non solo, secondo me, aiuta il lettore a comprendere ed apprezzare i personaggi, ma gli consente di meglio immedesimarsi nella storia.
E poi continuo ad adorare June... credo sia il mio personale "Oscar per la migliore protagonista femminile di un dispotico" (se mai decidessero di assegnare questo tipo di premi). Almeno non desidero uscire dalla sua testa un capitolo si e l'altro anche, come è invece capitato con altre ragazze protagoniste dello stesso genere! Invece ho amato alla follia il punto di vista di June, forse anche perché bilanciato da quello di Day.
Anche lui infatti è un ottimo personaggio, a mio avviso, ben caratterizzato, con un background credibile nel contesto della serie, e che, tra l'altro, sa anche ammettere le proprie debolezze (e questo è un bene!)
In questo libro affronta un percorso di crescita: già alla fine di Legend da criminale era diventato qualcosa di più, un simbolo, un'icona, e ora viene costretto a scegliere da che parte schierarsi (e, fidatevi, non è affatto una scelta ovvia...)
Ritroviamo anche gli altri personaggi già conosciuti, come Kaede, che in questo libro ho addirittura preferito rispetto al primo, Tess, che dimostra quello che credo tutti avevamo pensato in Legend (e diventa, man mano che il romanzo va avanti, sempre più insopportabile)  e (il mio amato) Anden, il quale da semplice comparsa diventa un personaggio di tutto spessore, e del quale vengono approfonditi molti aspetti, riguardo la storia personale e la psicologia.
Inoltre Marie Lu rimedia a quello che mi era sembrato il difetto più grave del primo libro: la mancanza di informazioni riguardo allo stato e, più in generale, il mondo distopico in cui so svolge la storia.
In Prodigy finalmente ne sappiamo di più: sulla Repubblica, sulle Colonie, sul mondo in generale. Visitiamo nuove città, nuovi territori, scopriamo qualcosa di più anche sul morbo che ha colpito Eden.
Ovviamente non si tratta di notizie prevedibili... In particolare alcune informazioni risultano completamente inaspettate: Prodigy è, infatti, un libro ricchissimo di colpi di scena. È quasi impossibile contare i numerosi rovesciamenti di situazione: ad un certo punto risulta quasi impossibile distinguere i buoni dai cattivi, il giusto dal sbagliato, e veniamo letteralmente inghiottiti dalla confusione che regna nella testa dei protagonisti. 
In particolare un evento molto importante è destinato a cambiare le carte in tavola, sconvolgendo entrambi i protagonisti.
Prodigy risulta una lettura avvincente, a tratti inaspettata e ricca di azione. È facile divorarlo in un pomeriggio, trascinati dalle parti più veloci e dalle numerose sorprese.
Le cinque stelle sono meritate, sperando che la serie riesca a confermarle anche nel finale.
Da un lato vorrei avere Champion (in italiano) qui, subito, dall'altro ho quasi timore di leggere la conclusione di questa splendida serie (e ho paura che non mi piaccia. Capita quando mi affeziono troppo al secondo volume di una serie...)
Tuttavia so per certo che, prima o poi, lo leggerò.

L'avete letto anche voi? Ditemi cosa ne pensate...
Silbi

martedì 16 settembre 2014

The Great Book Tag #4: 10 questions about summer

Buongiorno a tutti!L'estate è ufficialmente finita (se mai si può dire cominciata) ma manca ancora qualche giorno prima che inizi l'università (adrenalina a mille). E' dunque il momento di un recap generale. Ringrazio tantissimo Valy che mi ha nominata e do il via a questa bellissima tag.


Miglior romanzo letto nell'estate 2014: tra i pochi cinque stelle pieni letti quest'estate la menzione di merito va a Prodigy di Marie Lu: un prodigio di romanzo, dal titolo, ai personaggi, al finale. Da leggere e rileggere.

Peggior romanzo letto nell'estate 2014: L'estate dei segreti perduti di E. lockhart. Recensioni positive dovunque e il genere a me più congeniale: mai delusione fu tanto scottasse. Volevo che la protagonista smettesse per una volta di raccontare la sua vicenda il prima possibile, tanto non riuscivo più a sopportarla.

Un bel romanzo letto a giugno: ho letto Firelight della Jordan, iniziato subito dopo la maturità (quindi ancora a giugno). Che dire? Mi ha aiutato il non avere aspettative, perché si è rivelata una lettura piacevole e divertente.


Un bel romanzo letto a luglio: luglio ha segnato la mia scoperta, decisamente in ritardo, degli Shadowhunters. Ho letto Città di Ossa e Città di Cenere (e anche Città di Vetro) e li ho  immensamente amati tutti e tre.

Un bel romanzo letto a agosto: Il Richiamo del Cuculo è stato una piacevole sorpresa: un giallo che mi accompagnato per le calde(?) giornate d'agosto.

Un romanzo letto e/o terminato sotto l'ombrellone: Come inciampare nel principe azzurro di Anna Premoli, iniziato e concluso sotto l'ombrellone (ma io abito vicino al mare, quandi molte mie letture sono passate dall'ombrellone).


Un romanzo che fa parte di una saga o di una serie: ho inziato con calma Percy Jackson, riservandomi il resto della serie ai periodi più difficili in cui difficilmente si ha voglia di affrontare mattoni e letture complesse.

Un romanzo classico: direi Sulla Libertà di John Stuart Mill, filosofo positivista, una delle mie letture pro-università.

Un "colpo di fulmine" estivo: un romanzo scoperto quest'estate: Muses di Francesco Falconi, inizio della duologia (si dirà così?) omonima. Dopo un inizio non troppo convincente mi ha sorpresa e conquistata, e mi sono già procurata il seguito.

Una lettura "leggera": Tutta Colpa di New York di Cassandra Rocca dove leggero non è sinonimo di stupido o noioso, al contrario! 

Ne approfitto per nominare:
-Eliza di Me & Pru