AUTORE: Terry Goodkind
COLLANA: Newton Compton Editori
PREZZO (CARTACEO): 14,90€
PREZZO (EBOOK): 4,99€
TRAMA: Sorella della luce, sorella dell'oscurità, signora della morte. Nicci ha vissuto molte vite e affrontato tante sfide, ma ora il mondo è cambiato. Adesso che sul trono siedono i suoi alleati, Richard e Kahlan, Nicci è pronta per ricominciare a viaggiare. Al suo fianco c’è Nathan, che possiede poteri ultraterreni da profeta. Il loro incarico è esplorare in segreto i confini del regno appena costituito. Questo porterà lei e Nathan sulle tracce della Strega Red; a spasso per i vicoli tortuosi della città portuale di Tanimura; a incrociare le spade in battaglie mozzafiato in alto mare e persino ad affrontare un duello magico di proporzioni titaniche che potrebbe cambiare il destino del vecchio mondo e di quello nuovo. La nuova saga epica.
Il re del fantasy è tornatoFamoso in tutto il mondo
Tradotto in oltre 20 Paesi
Tradotto in oltre 20 Paesi
Sono tra le persone che ha conosciuto la Spada della Verità, la lunga
lunghissima serie di romanzi di Terry Goodkind grazie all'omonima serie tv: ho
letto i primi, corposissimi volumi, con molto entusiasmo, ma poi la mia
attenzione è un po' calata, un po' per la chiusura della mia amata serie tv, un
po' perché trovavo la storia "in calando" anziché "in
crescendo". Inoltre un numero di volumi che ha da anni superato la decina,
e in continuo aumento, mi ha sempre scoraggiato dal riprendere la lettura... Fino
a che non è stata annunciata la pubblicazione di una serie spin off di questa
popolare saga, dedicata al personaggio di Nicci, già conosciuto ne La Spada
della Verità, e composta da meno volumi. The Nicci's Chronicles, é questo il,
forse non troppo originale, nome della nuova saga, il cui primo volume, La Signora
della Morte, è stato portato in Italia da Newton Compton.
Nicci nella serie tv |
Tutto inizia con i nostri due protagonisti, Nathan e Nicci che vagano
alla ricerca della strega Red, già citata nella saga principale, che assegna
loro quella che chiameremo la missione principale: andare in un luogo
lontanissimo e sconosciuto chiamato Kol Adair per "salvare il mondo"
e altri motivi di questo calibro. Nel mentre i due si trovano a viaggiare in
lungo e in largo e ad affrontare missioni secondarie di vario tipo, che
comprendono lotte contro malvagi schiavisti e magni deviati, con l'aiuto di
vari personaggi incontrati lungo il percorso. Al duo di protagonisti, già conosciuti
nel ciclo di romanzi principali, si aggiunge Bannon, un giovane che, grazie al
suo senso dell'umorismo e alla sua buona fede, talvolta esagerata, si fa
personare il fatto di essere l'incarnazione del giovane contadinotto
protagonista di esaltanti avventure, una sorta di Eragon senza drago, un
personaggio che, nonostante la tenerezza e la simpatia che suscita, sa comunque
di già visto.
Lo stile dell'autore non è male. È un po' un "polpettone", ma
in senso buono, più vicino ai classici dei fantasy che allo stile scarno che va
di moda fra gli autori americani degli ultimi anni: abbondano infatti le
descrizioni, sia delle molteplici ambientazioni, tutte diverse fra loro e molto
fantasy, sia dei combattimenti.
A proposito di combattimenti... la scrittura di Goodkind ha un grande
difetto: descrive le scene di battaglia non enfatizzando l'azione dei
personaggi in sé ma descrivendo ogni minimo dettaglio splatter in maniera
esplicita e sanguinolenta, manco si trattasse di un film horror di serie Z. Ok,
all'inizio ci può stare, ma dopo pagine e pagine di descrizioni di arti mozzati
e sangue dappertutto avrei preferito un po' più di vaghezza.
Il romanzo in sé è completo, ma il finale non corona in maniera
adeguata la storia ma funge più che altro da introduzione ai volumi successivi;
non che mi sia dispiaciuto, ma dopo cinquecento ed oltre pagine di lettura (in
realtà poche per gli standard di Goodkind) confidavo in una conclusione più...
"conclusiva".
In conclusione la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. La Signora
della Morte è un romanzo con diversi difetti, non certo un capolavoro del
fantasy, e per di più parte pure in sordina, tuttavia alla fine risulta una
lettura godibile, una sorta di videogioco su carta dove l'unica cosa che
l'autore non è riuscito a fare è rendere Nicci un personaggio controllabile dal
lettore. Non mi aspettavo che la scrittura di Goodkind si riprendesse così, non
dopo gli ultimi volumi della Spada della Verità che ho letto: spero quindi che
i seguiti si mantengano almeno su questo livello e, soprattutto, che vengano
tradotti e portati in Italia da Newton Compton.
Incrociamo le dita, Silvia 😉
RispondiEliminaSperiamo. Per ora non si sa nulla -.-
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