Livello spoiler: da pagina 1 a pagina 90.
TITOLO: Uno di noi sta mentendo
AUTORE: Karen McManus
PREZZO (CARTACEO): 15,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€
TRAMA: "Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po' ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi." Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...
Per prima cosa è importante conoscere la vittima. Credete che il povero Simon fosse uno stinco di santo amato e benvoluto da tutti?
Sbagliato
NOME: Simon
COGNOME: Kelleher
PROFESSIONE: ViperaL'Alfonso Signorini del liceo di Bayview, l'uomo che sapeva tutto di tutti e non si faceva scrupoli a rovinare la vita degli altri pur di scrivere sulla sua app. Eppure, sotto la sua lingua biforcuta e il cuore apparentemente di petra si nascondeva un ragazzo isolato da tutti, che desiderava popolarità e amici, ma che, per quanto provasse a socializzare, veniva sempre lasciato in disparte.
Vittima? Questo è certo.
Carnefice? Più di quanto la gente che ne esalta la memoria è disposta ad ammettere.
Chi l'ha ucciso?
#1 le domande indispensabili di questa parte:
-Chi ha mandato i cinque ragazzi in punizione? Ok, lo so, è stato il professor Avery, ma intendo chi ha messo i telefoni negli zaini dei ragazzi. All'inizio credevo fosse tutta opera di Simon, ma vista come è finita credo che il nostro cadavere c'entri ben poco...
-Chi ha sottratto le EpiPen alla scuola? Sarà stata Addy? Il lupo cattivo? Oppure l'infermiera mente e non le hanno mai avute?
-Chi ha messo l’olio di arachidi nel bicchiere di Simon?
-Chi è/sono gli informatori di Simon? Questa è meno immediata ma forse la domanda più importante: come diamine faceva Simon a sapere sempre i segreti di tutti?
La teoria pazza: siamo all'inizio del romanzo ed è difficile puntare il dito già su qualcuno, con le poche informazioni a disposizione. Quindi questa settimana la teoria pazza sarà super pazza e assolutamente campata per aria. Per ora mi sento di dare il beneficio del dubbio ai quattro
protagonisti anche se c’è qualcosa in loro che non mi convince appieno…
Per le regole del giallo perfetto (semicit) l'assassino è:
-Uno che non ti immagini
-Uno che è sempre sotto il naso di tutti
-Uno che compare nelle prime pagine
Così punto sul PROFESSOR AVERY. La sua assenza proprio mentre avviene
l’assassinio è sospetta. Ok non ha movente, ha un alibi e tutto il resto ma, non
so perché, lo vedrei benissimo come assassino, forse per quello che ci viene raccontato nel primo capitolo (tecnofobo, ligio alle regole fino all'ossessione, odiato dagli studenti, insegna a tutta la scuola) e su cui nessuno più indugia.
Aiuto, in un solo post ho voglia di comprare subito il libro çç
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