Blogtour: Giorni d'estate - Marco Cavallaro. Estratti

Buongiorno a tutti! Eccoci a questa tappa del blogtour dedicato a Giorni d'estate e manco a farlo apposta qui è scoppiata la stagione estiva: caldo, sole ma anche afa e temporali improvvisi... ma il romanzo di Marco Cavallaro non parla solo d'estate, ma anche di amore, amicizia, gioventù. E se seguite il BT potrete aggiudicarvi una copia cartacea!
Ma adesso passiamo agli estratti. Ne ho selezionati tre, di cui il primo è il prologo, un po' più corposa e una chicca finale...

“Sognare ad occhi aperti”. È proprio questo che faceva Ryan Callagher tra una pausa di studio e l’altra; quando sentiva che i libri lo stavano risucchiando dentro un vortice di noia senza fine. Fissando un qualsiasi punto dell'ambiente che lo circondava, iniziava a immaginare le situazioni più impensabili, finali alternativi a vicende della sua vita che avrebbe voluto vivere diversamente o che qualche volta avrebbe voluto volentieri cancellare. Nonostante questi piccoli episodi, era realmente soddisfatto della vita che conduceva. Aveva una famiglia che non gli faceva mai mancare il proprio sostegno, la madre Kate con cui si trovava in perfetta sintonia, pronta ad ascoltarlo e indirizzarlo in qualsiasi decisione, il padre John che nonostante fosse un tipo di poche parole, non faceva mai mancare il suo affetto e la sua indispensabile presenza ed infine la piccola sorellina Jenny con cui riusciva difficilmente ad andare d'accordo a causa del suo caratterino “molto particolare” ma nonostante questo, in fondo, veramente in fondo, era convinto di volerle bene

La serata continuò a scorrere, Ryan controllò il cellulare, erano le 22.00 e al contrario di come si aspettava fino a quel momento non successe niente degno di nota. Nessun pugno in faccia, nessuna caduta catastrofica, nessuno vestito strappato, assolutamente nulla, fino a quando la sua l'attenzione venne improvvisamente catturata: in mezzo alla folla, in mezzo al caos più totale che creavano nella pista gli abiti delle ragazze che svolazzavano da un lato all'altro, il suo sguardo si posò sul viso di una ragazza che non aveva mai visto prima. Viso angelico ed innocente, capelli castani con qualche sfumatura di biondo sulle punte, labbra sottili ma perfette nel contesto, splendidi occhi castani con qualche sfumatura di verde e poi uno sguardo destinato a togliere il fiato a qualsiasi ragazzo che se ne fosse innamorato. Quegli sguardi che si trovano una volta sola, come quei tesori preziosi che gli esploratori cercano per tutta la vita. Indossava uno splendido vestito blu che ricopriva il suo corpo, lasciando le ginocchia e le spalle scoperte con un foulard blu abbellito da strass argentati che teneva e faceva scorrere tra le mani. A Ryan sembrò molto strano, ma incredibilmente affascinante, come un solo sguardo e la vista di quella ragazza gli avesse suscitato contemporaneamente tutte queste incredibili emozioni. “Amico, cosa stai guardando?” gli chiese C.J passandogli la mano davanti agli occhi per disincantarlo. “C. J, la vedi quella ragazza laggiù?” gli chiese indicando in mezzo alla folla. “Impossibile non vederla!”

Camminavano insieme mano nella mano, sembravano molto in sintonia, nonostante il gesto del prendersi per mano per alcune coppie aveva perso totalmente di significato e veniva sempre fatto come se fosse una delle più classiche abitudini. Per loro quel gesto trascendeva assolutamente dalla realtà. Era come se toccando la sua mano e tenendola stretta Ryan riuscisse a trasmettere tutto ciò che provava per lei, come se riuscisse a creare un collegamento tra le loro anime, anche se un giorno loro si fossero lasciati, queste non avrebbero fatto lo stesso. Ryan pensava che stringendo la sua mano sarebbe riuscito a vivere in eterno, da quel momento non avrebbe più desiderato niente perché tutto quello che aveva bisogno, tutto quello che aveva sempre sognato era lì, stretto alla sua mano.

E adesso... un ultimo estratto, giusto per aumentare la curiosità:

Quella serata era finita nel peggiore modo possibile, e con una solo consapevolezza che nel bene o nel male le cose tra di loro non sarebbero state più le stesse.

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