martedì 14 luglio 2015

Summer Reading Challenge #2: Chaos - Patrick Ness


Buongiorno! Mancano due giorni e finalmente finirà la mia sessione estiva! Perdonatemi se in questi giorni non sono presente, ma non riesco più a starci dietro (agli esami) e dunque non ho la forza né di leggere né di scrivere. Tuttavia per rimanere più o meno in pari con la Summer Challenge, posto questa seconda recensione, anche se con la lettura sono praticamente a metà sfida :)
Chaos è un libro che vi consiglio veramente, una delle sorprese di questo 2015.

Obiettivo tre: un libro con un protagonista maschile

TITOLO: Chaos. La Fuga
AUTORE: Patrick Ness
COLLANA: Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 17,00
PREZZO (EBOOK): 6,99

TRAMA: Esiste un posto in cui si parla senza dire nulla. Perché tutti sentono i pensieri degli altri, anche se non vogliono. Giorno e notte, lontano e vicino, il Rumore ti raggiunge sempre. Gioia, paura, rimpianto, speranza: non c'è scampo al caos incessante che ronza nell'aria e affligge gli uomini di Prentisstown come un morbo, dopo aver sterminato le donne. Eppure anche nel Rumore è possibile mentire. Todd è l'ultimo nato al villaggio, parla una lingua tutta sua e presto compirà tredici anni, l'età in cui nella comunità si diventa adulti. Un evento tanto atteso e dalle conseguenze inimmaginabili, protette da un segreto che tutti seppelliscono sotto strati di pensieri. Ma Todd sta per scoprire che esiste un buco nel Rumore, un nucleo di silenzio che nessun pensiero può sporcare, e che non è vero che tutte le donne sono scomparse. Da questo momento Todd dovrà correre e fuggire lontano, con il solo aiuto di un cane, un coltello e una ragazza, alla ricerca della verità.



Sarà difficile scrivere una recensione coerente. Già, perché parlare di questo libro non è proprio facile. Eppure, per me Chaos. La Fuga di Patrick Ness è uno dei migliori libri che ho letto negli ultimi mesi, e lo sarebbe stato anche se non avessi incontrato l'autore a Rimini (incontro che, tra l'altro, mi è piaciuto moltissimo).
Che cosa si può dire del romanzo?
Innanzitutto, che è originale. Ultimamente leggo le stesse storia, interpretate in cento maniere diverse, ma devo dire che ho letto poco che assomigliasse a Chaos, ed è anche per questo che la lettura mi è rimasta decisamente impressa.
Per prima cosa anche il genere non è molto definito. Chaos. La fuga è un romanzo che definirei un po' distopico e un po' fantascientifico, ma in mezzo vi sono mescolati molti altri genere: dal romanzo di formazione, a quello di avventura, al fantastico.
Tutto questo da vita ad un libro avvincente e diverso dai soliti romanzi che si trovano in giro, che propongono in mille maniere diverse la storiella ispirata all'ultimo bestseller di successo.
Il protagonista è un ragazzo di dodici anni di nome Todd, che aspetta che il suo tredicesimo compleanno, a cui manca solo un mese, lo faccia entrare nell'età adulta. Todd è infatti l'ultimo bambino di Prentisstown,una cittadina caratterizzata dall'assenza totale di donne e dal Rumore.


Il Rumore è secondo me una delle caratteristiche più particolari del romanzo: nella città di Todd, infatti, tutti possono sentire i pensieri di tutti, inclusi quelli degli animali. Questo marasma di voci dà vita a un rumore di sottofondo che accompagna le giornate del protagonista e che l'autore ha paragonato ai social network dei nostri giorni.
La vita di Todd scorre tranquilla a Prentisstown fino a che un giorno incontra un buco nel rumore: una zona di silenzio che non può spiegare, e questo spinge i suoi tutori a indurre il ragazzo alla fuga dalla città...
Non voglio raccontare più di tanto. Questo romanzo va vissuto senza spoiler perché secondo me è il modo migliore di goderselo, sorprendendosi ad ogni pagina.
Lo stile è Ness è molto particolare. Todd è un analfabeta e il libro, scritto in prima persona, rispecchia il suo particolare modo di parlare e pensare: non preoccupatevi se vedete parole scritte in  odo strano e frasi senza alcuna punteggiatura che si alternano a telegrammi; all'inizio non è facile abituarsi ma alla fine vi sembrerà di aver vissuto un viaggio all'interno della mente del protagonista.  Un'altra cosa che mi ha convinto è la coerenza tra il Rumore e il modo di narrare di Todd: tutti i personaggi sapevano in ogni caso ciò che il ragazzo pensava, anche quando non apriva bocca, e l'autore non si è preso, in questo senso licenze poetiche (cioè ha mantenuto i pensieri di Todd "pubblici" dal primo all'ultimo capitolo, senza "oscurarli" nel caso facesse comodo alla narrazione, e questa cosa mi è molta piaciuta).
Certo, alcune cose non mi sono molto andate giù -per chi ha letto, presente il personaggio di Aaron?- ma sono piccolezze rispetto al resto.
Inoltre, ho trovato alcuni ragionamenti presenti nel testo molto profondi, e mi è piaciuto il modo in cui l'autore ha trattato argomenti non proprio leggeri come il ruolo della religione in una società come Prentisstown: non in maniera troppo superficiale, né pesante, né saccente.
Dunque, la mia valutazione è di quattro stelline e mezzo, per le cinque stelline tonde ci sarà tempo, dato che si tratta, ovviamente... Di una trilogia!



3 commenti:

  1. Il romanzo non sembra male... sembra diverso dai soliti

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  2. Per il secondo volume mi aspetto cinque stelline!
    Bella recensione, completa e appassionata, complimenti.

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