Buongiorno! Mancano due giorni e finalmente finirà la mia sessione estiva! Perdonatemi se in questi giorni non sono presente, ma non riesco più a starci dietro (agli esami) e dunque non ho la forza né di leggere né di scrivere. Tuttavia per rimanere più o meno in pari con la Summer Challenge, posto questa seconda recensione, anche se con la lettura sono praticamente a metà sfida :)
Chaos è un libro che vi consiglio veramente, una delle sorprese di questo 2015.
Obiettivo tre: un libro con un protagonista maschile
TITOLO: Chaos. La Fuga
COLLANA: Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 17,00 €
PREZZO
(EBOOK): 6,99€
TRAMA: Esiste un posto in cui si parla senza dire nulla. Perché
tutti sentono i pensieri degli altri, anche se non vogliono. Giorno e notte,
lontano e vicino, il Rumore ti raggiunge sempre. Gioia, paura, rimpianto,
speranza: non c'è scampo al caos incessante che ronza nell'aria e affligge gli
uomini di Prentisstown come un morbo, dopo aver sterminato le donne. Eppure
anche nel Rumore è possibile mentire. Todd è l'ultimo nato al villaggio, parla
una lingua tutta sua e presto compirà tredici anni, l'età in cui nella comunità
si diventa adulti. Un evento tanto atteso e dalle conseguenze inimmaginabili,
protette da un segreto che tutti seppelliscono sotto strati di pensieri. Ma
Todd sta per scoprire che esiste un buco nel Rumore, un nucleo di silenzio che
nessun pensiero può sporcare, e che non è vero che tutte le donne sono
scomparse. Da questo momento Todd dovrà correre e fuggire lontano, con il solo
aiuto di un cane, un coltello e una ragazza, alla ricerca della verità.
Sarà difficile
scrivere una recensione coerente. Già, perché parlare di questo libro non è
proprio facile. Eppure, per me Chaos. La Fuga di Patrick Ness è uno dei
migliori libri che ho letto negli ultimi mesi, e lo sarebbe stato anche se non
avessi incontrato l'autore a Rimini (incontro che, tra l'altro, mi è piaciuto
moltissimo).
Che cosa si può
dire del romanzo?
Innanzitutto, che è
originale. Ultimamente leggo le stesse storia, interpretate in cento maniere
diverse, ma devo dire che ho letto poco che assomigliasse a Chaos, ed è anche
per questo che la lettura mi è rimasta decisamente impressa.
Per prima cosa
anche il genere non è molto definito. Chaos. La fuga è un romanzo che definirei
un po' distopico e un po' fantascientifico, ma in mezzo vi sono mescolati molti
altri genere: dal romanzo di formazione, a quello di avventura, al fantastico.
Tutto questo da
vita ad un libro avvincente e diverso dai soliti romanzi che si trovano in
giro, che propongono in mille maniere diverse la storiella ispirata all'ultimo
bestseller di successo.
Il protagonista è
un ragazzo di dodici anni di nome Todd, che aspetta che il suo tredicesimo
compleanno, a cui manca solo un mese, lo faccia entrare nell'età adulta. Todd è
infatti l'ultimo bambino di Prentisstown,una cittadina caratterizzata
dall'assenza totale di donne e dal Rumore.
Il Rumore è secondo me una delle caratteristiche più particolari del romanzo: nella città di Todd, infatti, tutti possono sentire i pensieri di tutti, inclusi quelli degli animali. Questo marasma di voci dà vita a un rumore di sottofondo che accompagna le giornate del protagonista e che l'autore ha paragonato ai social network dei nostri giorni.
La vita di Todd
scorre tranquilla a Prentisstown fino a che un giorno incontra un buco nel
rumore: una zona di silenzio che non può spiegare, e questo spinge i suoi
tutori a indurre il ragazzo alla fuga dalla città...
Non voglio
raccontare più di tanto. Questo romanzo va vissuto senza spoiler perché secondo
me è il modo migliore di goderselo, sorprendendosi ad ogni pagina.
Lo stile è Ness è
molto particolare. Todd è un analfabeta e il libro, scritto in prima persona,
rispecchia il suo particolare modo di parlare e pensare: non preoccupatevi se
vedete parole scritte in odo strano e
frasi senza alcuna punteggiatura che si alternano a telegrammi; all'inizio non
è facile abituarsi ma alla fine vi sembrerà di aver vissuto un viaggio
all'interno della mente del protagonista.
Un'altra cosa che mi ha convinto è la coerenza tra il Rumore e il modo
di narrare di Todd: tutti i personaggi sapevano in ogni caso ciò che il ragazzo
pensava, anche quando non apriva bocca, e l'autore non si è preso, in questo
senso licenze poetiche (cioè ha mantenuto i pensieri di Todd
"pubblici" dal primo all'ultimo capitolo, senza "oscurarli"
nel caso facesse comodo alla narrazione, e questa cosa mi è molta piaciuta).
Certo, alcune cose
non mi sono molto andate giù -per chi ha letto, presente il personaggio di
Aaron?- ma sono piccolezze rispetto al resto.
Inoltre, ho trovato
alcuni ragionamenti presenti nel testo molto profondi, e mi è piaciuto il modo
in cui l'autore ha trattato argomenti non proprio leggeri come il ruolo della
religione in una società come Prentisstown: non in maniera troppo superficiale,
né pesante, né saccente.
Dunque, la mia
valutazione è di quattro stelline e mezzo, per le cinque stelline tonde ci sarà
tempo, dato che si tratta, ovviamente... Di una trilogia!
Il romanzo non sembra male... sembra diverso dai soliti
RispondiEliminaSi è molto originale e te lo consiglio vivamente ;)
EliminaPer il secondo volume mi aspetto cinque stelline!
RispondiEliminaBella recensione, completa e appassionata, complimenti.