Ciao a tutti. Come vi avevo anticipato è una settimana piena di recensione, ci aspettano post anche oggi e domani! Quello di oggi è un delizioso romanzo anni '70: La signora delle storie di Amy Witting, edito Garzanti.
TITOLO: La signora delle storie AUTORE: Amy Witting
COLLANA: Garzanti
PREZZO (CARTACEO): 16,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Nel piccolo paese di Bangoree non si parla d'altro che della donna che è stata la musa del poeta più in voga del momento, Roderick Fitzallan. Secondo le ultime indiscrezioni, ha vissuto proprio tra quelle strade dove sembra non succedere mai a, e dove invece ora c'è grande fermento. Anche Barbara si lascia affascinare dalla notizia, forse per non pensare al suo matrimonio, in crisi perché quel figlio tanto desiderato non arriva, o al momento di debolezza che l'ha avvicinata più del dovuto a Phil, l'attore con cui condivide una grande passione per le opere di Brecht e Beckett. Barbara si lancia anima e corpo alla ricerca della musa misteriosa, partendo proprio dalla soffitta di casa sua, la più antica del paese, ingombra di scatoloni pieni di vecchie scartoffie che potrebbero tornare utili. Mai avrebbe potuto indovinare cosa in realtà nascondono quelle carte polverose e ingiallite. La vita di Fitzallan pare collegata a quella di Barbara attraverso strade inaspettate; come inaspettata è la notizia di una gravidanza che arriva proprio nel momento sbagliato. Perché Barbara ha dei dubbi, teme di aver fatto l'errore più grande della sua vita e che tutto sia rovinato per sempre. Ma, come le insegna la poesia, l'amore può superare il tempo e lo spazio se solo gli diamo fiducia. Dopo "Lettrice testarda", continua la riscoperta dei capolavori di Amy Witting. L'autrice australiana, premiata e amata dalla stampa, torna con un romanzo sulla magia dei libri e delle parole. Un romanzo sull'importanza delle scelte, quelle giuste come quelle sbagliate. Un romanzo su una donna che, come spesso accade, viene sorpresa dalla vita e trova il coraggio di essere sé stessa.
Esiste un sottogenere della letteratura contemporanea che segue la vita di personaggi comuni nelle loro vite quotidiane in una cittadina di provincia. Che noia! Direte voi. Niente di più sbagliato. Spesso è proprio nelle storie più insignificanti che i personaggi danno il meglio di loro, portando alla luce il loro io più autentico e, proprio per questo motivo, più terribile. La signora delle storie di Amy Witting appartiene proprio a questo genere: all'apparenza, infatti, sembra una storia banale di vita quotidiana ambientata a Bangoree, paesino della provincia australiana.Barbara è una bellissima donna sposata con un uomo benestante, e deve fare i conti sia con la mancata maternità, che con la suocera, Belle, che un tempo era stata la ragazza più bella del parse e che ora, invecchiata e fragile, non fa altro che tormentarla e metterla a disagio.La sua amica Naomi non è messa molto meglio: è una madre single che cresce da sola un figlio adolescente e che si trova alle prese con un incarico particolare datole da una amica. Infatti, l'elemento che turba la tranquillità della vita cittadina è la scoperta che alcuni componimenti di un poeta piuttosto conosciuto, Roderick Fitzallan, fanno riferimento proprio al fiume di Bangoree. Da qui scoppia una Fitzallan mania che travolge Bangoree e le vite dei suoi abitanti, e soprattutto quella di Barbara, la cui famiglia ha conosciuto da vicino il poeta.La signora delle storie è uno di quei romanzi in cui sembra succeda poco o nulla, ma che, in realtà, riesce a tenerti incollato alle pagine dall'inizio alla fine. Non escludo di aver provato perplessità in alcuni passaggi, dopotutto La signora delle storie mi ha ricordato, per stile e impostazione, Il cuore segreto delle cose, romanzo di Madeline St. John, edito dalla stessa casa editrice.Entrambi i romanzi, infatti, si concentrano sulla vita di due donne in qualche modo in crisi nella loro relazione, e che si rifugiano da amici che hanno anche loro una vita privata non priva di ostacoli e problemi.E in Barbara ho talvolta rivisto Nicola, la protagonista del libro della St John: in entrambe le donne emerge una crisi del proprio io, scatenata da una mancata gravidanza nel primo caso e dalla rottura della propria relazione nel secondo. Tutte due affrontano un percorso di crescita e di "redenzione" ma, in entrambi i casi, il riscatto è solo parziale.Lo stile di Amy Witting è piacevole e scorrevole. Leggendo la prefazione e le recensioni mi sarei aspettata un po' più di ironia e arguzia, che è mancata o che forse non è arrivata a me. Tuttavia non posso negare che la Witting abbia una scrittura qualitativamente superiore a molte altre autrici e che La signora delle storie abbia un suo fascino di fondo che non è facile da trasmettere al lettoreDunque la mia valutazione è di quattro stelline. La signora delle storie non ha rispecchiato le mie aspettative, è vero, ma, nonostante tutto, ho apprezzato la storia e i suoi personaggi. A folte non bisogna focalizzarsi troppo sui propri pregiudizi ma lasciarsi trasportare da storie inaspettate: questo libro è stato questo per me e spero sia lo stesso anche per voi.
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