Ultimo post della settimana, nonché uno dei romanzi migliori di questa tranche di recensioni (dietro solo a Il caos dopo di te): sto parlando del delizioso e frizzantino (no, non parlo né di un cibo né di un vino) Grand Hotel: Natale con delitto per quattro coinqulini e un gatto di Serena Venditto, edito Libri Mondadori che ringrazio per la copia.
TITOLO: Grand Hotel: Natale con delitto per quattro coinqulini e un gatto AUTORE: Serena Venditto
COLLANA: Libri Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 18,50€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: A Natale siamo tutti più buoni. E, nel caso di Malù Ferrari, archeologa con la passione per il giallo, anche più testardi e perspicaci del solito. Può un corso di pasticceria aprire le porte di un'indagine? Certo, se gli investigatori sono i quattro coinquilini di via Atri 36. L'innata curiosità di Malù la porta a seguire un laboratorio di cake design al Vomero Hill, un lussuoso albergo napoletano, ed è qui che Emiliano, un compagno di corso, la coinvolge in un'indagine non ufficiale sulla morte della madre, ex direttrice dell'hotel. Il caso è stato archiviato come "morte naturale" ma a lui non sembra tale, soprattutto da quando ha scovato un'agenda su cui la donna ha lasciato degli appunti misteriosi. Quando Emiliano viene trovato morto nel suo appartamento, anche Malù se ne convince: qualcuno voleva metterlo a tacere. Ma riuscirà a dimostrare al commissario De Iuliis che un malore e una rapina finita male, avvenuti a due anni l'uno dall'altra, nascondono in realtà due omicidi? E quali segreti custodiscono le camere del Vomero Hill? Per scoprirlo Malù può contare su una formidabile squadra di Irregolari: la sua Watson, ovvero Ariel, traduttrice di thriller sanguinolenti e romanzetti rosa; Samuel, sardo-nigeriano dalle mille qualità, non ultima la fierezza con cui osserva le tradizioni natalizie cagliaritane; Kobe, pianista giapponese dall'italiano fantasioso, alla ricerca del regalo perfetto per la sua Ayumi; e ovviamente il gatto nero Mycroft e il suo fiuto infallibile. Improbabili travestimenti, interrogatori ai confini della legalità, un vecchio caso mai chiuso e uno nuovo che non poteva capitare in un momento più sbagliato: pochi giorni prima di Natale, in una Napoli sfavillante, tra le luci dei quartieri dello shopping e i vicoletti del presepe di San Gregorio Armeno, fra incursioni di zampognari e dolci irresistibili. Districarsi non è facile, ma per i quattro detective dilettanti la vera impresa sembra essere un'altra, ben più ardua: la costruzione di un albero di Natale a prova di gatto.
Già ad ottobre inizia la stagione dei libri, e dei film di Natale. Per chi apprezza dunque le storie ambientate in pieno periodo natalizio, ma non disdegna anche un tocco si giallo, Grand Hotel. Natale con delitto per quattro coinquilini e un gatto di Serena Venditto è il romanzo che fa per voi.La storia è ambientata in una delle città natalizie per eccellenza, Napoli, con San Gregorio Armeno affollata di gente, gli zampognari che suonano fra le strade e, soprattutto, i pantagruelici pranzi fra pareti. Qui vivono Ariel, una traduttrice italo-inglese, il suo fidanzato Samuel, metà sardo e metà nigeriano, Malù, una dottoranda in archeologia con la passione per i gialli e Kobe, un pianista giapponese che parla male italiano, a cui si aggiunge Mycroft, un gatto nero che sembra saperla lunga.Grand Hotel è un giallo all'inglese che verte intorno al misterioso omicidio di Emiliano, un amico di Malù, trovato morto subito dopo aver confessato alla ragazza che aveva scoperto che molto probabilmente sua madre era stata uccisa. Tuttavia, le indagini dei protagonisti si uniscono a una sottotrama da commedia natalizia, in cui Ariel non solo deve decidere cosa fare a Natale (e già quello non è semplice), ma anche aiutare i suoi amici a scegliere il regalo giusto. E spesso ciò si rivela più difficile che risolvere un duplice omicidio!Vi confesso: all'inizio non è stato facile entrare in confidenza con il libro. La colpa è mia, perché solo in un secondo momento ho scoperto che Grand Hotel è il terzo libro di una serie con protagonisti Ariel e i suoi coinquilini. Infatti, nonostante il romanzo sia perfettamente autoconclusivo, ed inizi con una presentazione dei protagonisti, mi sono sentita, durante la lettura, come se mancasse qualche tessera al puzzle e mi fossi persa qualche passaggio che giustificasse degli alterchi tra i vari personaggi. Il cast fisso della serie è molto ampio e conta, oltre ai quattro coinquilini, anche il commissario, la sua gatta Agatha, di chi Mycroft è perdutamente innamorato, e il suo sottoposto Andrea, ex della protagonista. Per fortuna, nei gialli non viene lasciati troppo spazio alla caratterizzazione, e, anche in Grand Hotel le priorità sono altre,Ariel è quella che riusciamo a conoscere meglio, forse perché il romanzo è narrato in prima persona attraverso il suo punto di vista, mentre i suoi amici tendono ad essere più stereotipati: in particolare Malù, che incarna alla perfezione il cliché della detective dilettante e Kobe, che è invece il tipico giapponese trapiantato in un paese europeo. Tuttavia se c'è un genere che riesce ad essere solido anche senza personaggi ben caratterizzati, quello è il giallo, e i punti forti di Grand Hotel sono altri. Lo stile è particolare. Leggero, molto leggero... talvolta troppo leggero, tanto che da divertente scade nel demenziale. Grand Hotel è prima di tutto una commedia, dunque l'autrice cerca spesso di far sorridere il lettore, talvolta scivolando in situazioni o dialoghi al limite dell'assurdo. Credo, tuttavia, che questo effetto fosse voluto: Grand Hotel è scritto per essere sopra le righe, così come sopra le righe sono i suoi personaggi. L'enigma è ben scritto. Ho apprezzato come da un semplice delitto sia nato un caso complesso ed avvincente, e la soluzione finale mi ha lasciato soddisfatta (spoiler: non ero riuscita ad indovinare l'identità del colpevole).In conclusione, la mia valutazione è di quattro stelline piene. Grand Hotel si è rivelato un giallo insolito, con una trama accattivante, dei personaggi divertenti e, soprattutto, che non ai prende mai troppo sul serio. Dunque, se amate le commedie natalizie e i gialli all'inglese, Grand Hotel è il romanzo perfetto da regalare sotto l'albero!
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