Ciao a tutti. È uscito! Finalmente, dopo averla data per spacciata, riprende la serie Oltre il bosco di Melissa Albert. Ho già tra le mie mani il cartaceo (grazie Rizzoli!) ed esteticamente è una bomba. Ma il contenuto sarà all'altezza di cotanta bellezza esteriore?
AUTORE: Melissa Albert
COLLANA: Rizzoli
PREZZO (CARTACEO): 17,00€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Alice è scappata dal mondo fiabesco di Hazel Wood, e ora lei e gli altri abitanti dell’Oltremondo sono sbarcati a New York, alla ricerca di una vita non magica. Ma condurre un’esistenza totalmente umana non è semplice per Alice. Come si dice, si può togliere Alice dall’Oltremondo, più difficilmente l’Oltremondo da Alice. Ci riuscirà? Non sarà facile: dovrà scoprire chi è a uccidere e mutilare i profughi del suo vecchio mondo, affrontare un potentissimo vecchio nemico, fare i conti con la propria doppia (anzi, tripla) identità, e ultimo ma non ultimo salvare – con il sempre provvidenziale aiuto di Ellery Finch – il nostro povero mondo reale.
Oltre il bosco è stato uno dei fantasy più insoliti degli ultimi anni: nonostante non mi avesse convinta del tutto, è uno dei romanzi che più mi è rimasto impresso per le sue atmosfere da fiaba dark.
Mi ero quasi rassegnata a considerare interrotta la serie di Melissa Albert, costituita da due libri e uno spin off di racconti, quando, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la notizia della pubblicazione del secondo volume della saga: ovviamente non potevo non leggerlo
Il paese del buio è un sequel diretto di Oltre il bosco: incontriamo infatti il personaggio di Alice e scopriamo cosa ne è stato di lei dopo la sua fuga dall'Oltremondo. La ragazza è ancora alla ricerca di un equilibrio fra la sua natura di Storia e la sua vita da umana: se da un lato, infatti, vuole assecondare la madre adottiva, Ella, e vivere una normale, dall'altro il richiamo dell'Oltremondo è ancora forte in lei. Tra l'altro, Alice non è l'unica Storia ad essere fuggita nell'Oltremondo: principi, streghe, contadini e tante altre creature fantastiche hanno approfittato del ponte fra i due mondi per farsi una vita a New York.
Così quando un misterioso serial killer inizia ad uccidere i personaggi delle Storie, Alice si trova di fronte a un bivio: rinnegare la sua natura oppure abbracciarla per sempre, inclusi gli aspetti più profondi e mostruosi del suo essere.
Se Oltre il bosco era un romanzo deliziosamente dark, Il paese del buio è molto più cupo e oscuro. Viene dato molto più spazio al conflitto psicologico e al personaggio di Alice, che talvolta può risultare persino pesante con le sue contraddizioni e la sua incapacità di lasciarsi alle spalle il passato.
Tra i personaggi, sono introdotte numerose new entry, ma nessuna ha la stessa capacità di attirare l'attenzione del lettore di Althea Proserpine, che riusciva a reggere sulle sue spalle l'intero primo romanzo senza mai comparire in scena.
Mi è mancato persino Ellery, che in Oltre il bosco non mi aveva fatto impazzire, né come personaggio, né come potenziale interesse amoroso della protagonista, sebbene a un certo punto della storia faccia il suo, da me assai gradito, ritorno.
Lo stile di Melissa Albert è particolare. Da un lato, Il paese del buio ha un inizio lento, forse anche più lento rispetto al volume precedente. Se in Oltre il bosco vi era tutto l'aspetto del mistero legato ad Althea Proserpine e alla sua raccolta di fiabe dark, in questo libro l'inizio non è intrigante allo stesso modo e il mistero del serial killer, seppur interessante, non esercita lo stesso fascino del segreto di Hazel Wood.
Però, nonostante tutto, questa storia è riuscita comunque ad affascinarmi: nonostante i difetti, l'iniziale lentezza, e una protagonista simpatica come un'influenza, non posso negare che trovo il world-building della serie di Melissa Albert sia uno dei più oscuri ed intriganti fra tutti gli urban fantasy pubblicati negli ultimi anni.
Anzi, da quel punto di vista, Il paese del buio segna un punto di svolta rispetto a Oltre il bosco: non ci si limita solo al nostro mondo e all'Oltremondo, ma viene tirata in ballo la concezione stessa dei mondi e delle Storie. Vi ho confuso? Forse un po', ma sicuramente quello nei libri di Melissa Albert è un viaggio affascinante.
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline, data più di cuore che di testa. Ci sono diversi aspetti che avrebbero potuto essere migliorati in questo libro ma, nonostante ciò, Il paese del buio si è rivelata una valida lettura e, se avete letto e apprezzato Oltre il bosco, non potrete non leggere il continuo delle vicende di Alice-tre-volte.
A questo punto spero che venga tradotto (possibilmente non fra tre anni) anche il libro di raccolte di fiabe dark, Tales from the Hinterland, che, potenzialmente, potrebbe rivelarsi il volume più interessante della serie.
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