Buongiorno. Nonostante questa sia una mattina un po' grigia, almeno da me, oggi parliamo di colore: infatti è online la recensione de La ragazza dei colori, il nuovo romanzo di Cristina Caboni edito Garzanti.
AUTORE: Cristina Caboni
COLLANA: Garzanti
PREZZO (CARTACEO): 18,60€
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Il blu del cielo regala allegria, il verde dei prati conforto. Stella ci credeva davvero. Credeva davvero che i colori avessero il potere di cambiare le emozioni e la vita delle persone. Ma per lei non è più così. E si sente perduta. Fino al giorno in cui, nella casa dell’anziana prozia Letizia, trova una valigia in cui sono custoditi dei disegni. I tratti sono semplici, infantili, ma l’impatto visivo è potente. Il giallo, il rosso e il celeste sono vivi, come scintille pronte a volar via dalla carta. Stella ha quasi paura a guardarli. Perché, per la prima volta dopo tanto tempo, i colori non sono più solo sfumature di tempera, ma sensazioni, racconti, parole. Stella deve scoprire chi li ha realizzati, solo allora tutto tornerà come prima. Ma Letizia, l’unica che può darle delle risposte, si chiude in un ostinato silenzio. Continuandole sue ricerche, però, Stella scopre un episodio che affonda le sue radici nel periodo più difficile della storia nazionale, quando poveri innocenti rischiavano la vita solo a causa della loro origine. Quando la solidarietà di un intero paese riuscì ad avere la meglio sull’orrore, salvando la vita a centinaia di bambini ebrei. Quello che Stella non poteva immaginare è il senso di colpa che quei disegni hanno celato per decenni. Un senso di colpa che grava come un macigno sulle spalle di Letizia. Spetta a lei ricostruire cosa è successo davvero. Perché Stella ha imparato che il buio non dura per sempre e che il sole splende ogni giorno più forte che mai.
Cristina Caboni è un'autrice italiana di cui le mie colleghe blogger hanno sempre parlato molto bene. Non avevo mai letto nessuno dei suoi romanzi, ma ora ho deciso di rimediare.
La ragazza dei colori è l'ultimo romanzo di Cristina, edito Garzanti, e ha come tema portante la pittura e, in particolare, l'uso dei colori.
Stella è appassionata di pittura, da sempre: nonostante abbia rinunciato a dipingere, i colori fanno parte di lei e della sua visione del mondo.
Tuttavia, dopo aver perso il lavoro, l’oscurità sembra essersi appropriata della sua vita.
Stella allora si rifugia nella villa della prozia Letizia, rimasta vedova di recente.
Qui, grazie all'aiuto del defunto marito di Letizia, troverà i disegni di alcuni bambini. Disegni che raccontano una storia e che parlano di una ferita ancora aperta nel cuore di Letizia...
Toccherà a Stella riportare a galla la verità.
E toccherà ai colori curare le anime ferite di queste due donne.
La ragazza dei colori è una storia molto intima e delicata.
Ho apprezzato il tocco, sensibile e mai superficiale. dell'autrice nell'affrontare una tematica storicamente importante, come la deportazione dei bambini ebrei nella seconda guerra mondiale e il modo in cui i colori e la luce diventano i veri protagonisti della storia.
Il romanzo è diviso in due piani temporali: nel presente, seguiamo Stella nel suo tentativo di riprendere in mano la sua vita e di aiutare la zia a fare lo stesso con la propria, nel passato, invece, assistiamo alla giovinezza di Letizia, al suo incontro con il futuro marito Orlando, e al suo coinvolgimento nel salvataggio di un gruppo di bimbi ebrei.
I personaggi, soprattutto quelli femminili, sono ben caratterizzati. Grazie all’uso del doppio punto di vista, in terza persona, riusciamo a scorprire di più di Stella e Letizia, e del loro vasto e complesso mondo interiore. Mi è dispiaciuto che tale attenzione non sia stata riservata anche ai personaggi maschili: Alexander, Orlando, anche il piccolo Eliiah, rimangono figure sfocate sullo sfondo della narrazione, quasi avessero paura di rubare la scena alle ragazze.
La scrittura, invece, è vivida ed e emozionante. Molto spazio è dedicato al colore: ogni capitolo si apre con una descrizione di una tonalità e dei suoi aspetti cromoterapici, e molto spazio viene lasciato alle descrizioni della luce e del disegno. L'arte è uno dei pilastri su cui si basa la storia: chi ama il disegno e il colore si rivedrà in Stella e nella sua passione.
Non rinnego che alcune parti siano borderline tra il commovente e lo stucchevole, ma in un libro del genere, dove si parla di perdono e di saper ricominciare, ho trovato tutto comunque coerente con la narrazione.
L'unica parte che forse non mi è andata già è stata la storia di amore, e non quella, tenerissima, fra Letizia e il suo defunto marito Orlando.
Ci sono storie che si reggono benissimo anche senza dover introdurre a tutti i costi del tenero fra due personaggi.
La ragazza dei colori è uno di questi libri. Il rapporto tra Stella e Alexander non mi ha comunicato assolutamente nulla, e, se non fosse che l'uomo ha una certa importanza nella trama, avrei quasi preferito che venisse eliminato dal romanzo, tanto mi ha lasciata indifferente,
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline. Nonostante il mio poco slancio per la parte romance, La ragazza dei colori è comunque un libro che ha saputo toccare le corde del mio cuore, e che un appassionato del disegno, e della scrittura emozionante di Cristina Caboni, non può proprio lasciarsi sfuggire!
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