lunedì 23 novembre 2020

Review Party: Il libro bianco perduto - Cassandra Clare e Wesley Chu

Buongiorno. Post 1 di 4: si anche oggi, ho il blog intasato da post per una serie di strane coincidenze, prima fra tutti la mia incapacità di ricordarmi le date in cui mi segno agli eventi.

Primo post del giorno: recensione de Il libro bianco perduto di Cassandra Clare e Wesley Chu, secondo libro della trilogia The Eldest Curses, legata alla serie Shadowhunters. 


TITOLO: Il libro bianco perduto. Shadowhunters - The Eldest Curses
AUTORE: Cassandra Clare e Wesley Chu
COLLANA: Libri Mondadori
PREZZO (CARTACEO): 19,90€ 
PREZZO (EBOOK): 9,99€
TRAMA: Tutto sembra procedere anche troppo bene per Magnus Bane e Alec Lightwood, quasi sorpresi per la quiete e la felicità che la vita sta regalando loro, freschi genitori di Max, un bambino stregone di nemmeno un anno. Per sgretolare l'idillio, però, è sufficiente che due vecchie conoscenze di Magnus irrompano nottetempo nel loro bellissimo loft newyorchese, feriscano al petto lo stregone con un'insolita arma e rubino il Libro Bianco, la raccolta di incantesimi più potente in circolazione. A quel punto, Magnus e Alec non hanno scelta: sanno che devono tentare il tutto per tutto per riprendersi il prezioso volume. E per farlo saranno costretti a seguire i ladri fino a Shanghai. Prima, però, dovranno chiamare rinforzi e soprattutto... trovare una babysitter. In loro aiuto accorrono subito Clary, Jace, Isabelle e Simon Lovelace, da pochi mesi uno Shadowhunter a tutti gli effetti. Una volta a Shanghai, però, il sestetto si rende subito conto che una minaccia ancora più oscura li sta aspettando. E che, poiché i poteri di Magnus, a causa della ferita subita la notte del furto, stanno diventando sempre più instabili, potrebbero non essere capaci di arrestare l'avanzata dei demoni nella città. E se fosse davvero così, potrebbero essere costretti a seguirli fino al loro luogo d'origine, il regno dei morti. Ce la faranno Magnus, Alec e i loro amici a fermare la minaccia che si sta dispiegando sul mondo? E, soprattutto, riusciranno a tornare a casa prima che Max faccia impazzire la mamma di Alec?


Il libro bianco perduto è il secondo volume della trilogia The Eldest Curses dedicata a Magnus e Alec. Come sapete avevo accolto positivamente il primo volume: pur riconoscendone la natura prettamente commerciale ho trovato che una storia meno pretenziosa e più scanzonata a volte possa risultare più godibile dei mattoni scritti dalla Clare in solitaria.
Per questo, nei confronti di questo romanzo, nutrivo qualche aspettativa: Magnus e Alec sono la mia coppia preferita di tutte le serie Shadowhunters e speravo di ritrovare nella storia lo spirito avventuroso e romantico che mi ha colpito de La mano scarlatta. 
A dire il vero, Il libro bianco mi è piaciuto ma al tempo stesso è stato una piccola delusione. 
Da un lato, infatti, il libro poteva contare sull'arrivo del piccolo Max, il figlio adottivo di Magnus e Alex, un neonato tenero e buffo, e su un'ambientazione esotica, la città di Shanghai, il cui istituto è gestito dalla famiglia Ke di cui James Carstairs è uno degli esponenti più importanti.
Dall'altra però sono ritornati a farsi sentire i difetti più importanti della narrazione della Clare che nel libro precedente erano meno evidenti e che invece mi avevano rovinato la lettura di Regina dell'Aria e delle Tenebre. 
Infatti Il libro bianco perduto vede Magnus e Alec, insieme a tutta la squadra della serie The Mortal Instruments, in viaggio a Shanghai per recuperare il libro bianco, un prezioso artefatto magico, rubato da Shinyun, la stregona già incontrata ne La mano scarlatta ora al servizio del Principe dell'Inferno Samael. 
I problemi che ho riscontrato con questo romanzo riguardano principalmente la seconda metà del libro. Se de La mano scarlatta avevo apprezzato soprattutto il giusto mix tra azione, romanticismo e umorismo, in questo caso la miscela si concentra di più sul primo elemento, tanto che ho trovato la storia, soprattutto da un certo punto in poi, eccessivamente caotica e confusionaria.
Non mi ha convinto nemmeno il ritorno dell'allegra combriccola di Clary e Jace: mi piacciono le comparsate, che ormai sono diventate un punto fisso dei romanzi della Clare, ma credevo che questa trilogia si sarebbe concentrata solo su Alec e Magnus, come è stato per il primo libro, e invece sta finendo per assomigliare sempre più a un'estensione della serie The Mortal Instruments. 
Ed è un peccato perché Il libro bianco perduto ha dei capitoli che mi sono piaciuti tantissimo: ho adorato infatti le scene di Magnus e Alec dipinti come una famiglia felice, le descrizioni del loro rapporto, non facile, non scontato, eppure così dolce e profondo al punto che, effettivamente, della lotta contro i demoni non me ne importava un fico secco. 
Ne Il libro bianco perduto inoltre ho avvertito più forte l'impornta di Cassandra Clare nella scrittura... e no, non credo fosse un bene. Se La mano scarlatta risentiva positivamente dell'influenza di Wesley Chu, in Il libro bianco perduto ho riscontrato tutti gli aspetti negativi dello stile della Clare, dalle scene di azione poco chiare ai capitoli interminabili, che sul finale stavano diventando veri e propri mattoni. Sarebbe bastato poco per rendere il libro molto più divertente: capitoli più corti, scrittura meno dispersiva e più concentrata sulla trama, e più attenzione ai veri protagonisti della serie, Magnus e Alex.
Dunque la mia valutazione è di tre stelline, con un più, perché la presenza di Max Lightwood-Bane ha rallegrato il romanzo e avrei preferito che fosse stato una presenza più costante nel libro e non solo limitata all'inizio e alla fine. 
Il libro bianco perduto non è male, però ho preferito di gran lunga il primo volume della serie: spero tuttavia che la trilogia di Magnus e Alec sappia risollevarsi con l'ultimo volume della serie, The black book of the dead, previsto per il 2022. 

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