lunedì 9 novembre 2020

Blogtour: Il viaggio di Halla - Naomi Mitchinson. La figura dell'orso

Ciao a tutti. Settimana scorsa è stata pesante in tutti i sensi: ho terminato il mio tirocinio con poche possibilità di rinnovo, e mi giocherò il tutto per tutto in un colloquio di una giornata intera il diciassette. Nel frattempo sono caduta rovinosamente in casa procurandomi una microfrattura al coccige e, come se non bastasse, sono impantanata a metà di un trasloco in una casa che si è rivelata molto meno capiente delle aspettative. Quindi? Nel weekend ho letto poco e combinato ancora meno. Tuttavia, anche a costo di lavorare a computer a letto la sera, non vengo mai a meno ai miei impegni: dunque ringrazio Raffaella di The Reading's Love e la Lain YA che mi hanno comunque coinvolta nel blogtour di un romanzo che volevo davvero leggere: Il viaggio di Halla di Naomi Mitchinson


TITOLO: Il viaggio di Halla     
AUTORE: Naomi Mitchinson
COLLANA: Lain YA
PREZZO (CARTACEO): 15,00€
PREZZO (EBOOK): 7,99€  
TRAMA: Un classico della letteratura fantasy del Novecento scaturito dalla penna di una scrittrice tutta da riscoprire, grande amica e prima lettrice di J.R.R. Tolkien. Questa è la storia di Halla, figlia di un re che decide di abbandonarla nei boschi. Qui viene accudita dagli orsi e poi cresciuta dai draghi sulle montagne rocciose; ma il tempo dei draghi, minacciati dagli odiosi e crudeli esseri umani, sta per finire. Odino, Padre di tutte le cose, offre ad Halla una scelta: vivere alla maniera dei draghi, accumulando tesori da difendere, o viaggiare leggera e attraversare il mondo con passo lieve? Iniziano così le fantastiche avventure della ragazza, che girovagherà alla scoperta di nuove terre e antiche leggende, in mezzo a creature incredibili, luoghi misteriosi e magie dimenticate. La sua conoscenza di tutti i linguaggi, sia quelli umani che quelli animali, la aiuterà ad andare oltre le apparenze, ma anche a mettere in discussione ciò in cui ha sempre creduto, mentre affronta, una dopo l'altra, le nuove sfide sul suo cammino. Mitchison ci prende per mano e ci conduce in una favola senza tempo, dove le divinità dei miti nordici convivono con i personaggi della letteratura fantasy per mostrare il valore di comprensione e tolleranza.


Qualche tempo fa, sempre per un blogtour, vi ho parlato del significato della figura del corvo nelle varie culture, e la tappa ha avuto un ottimo riscontro. Dunque per l'uscita de Il viaggio di Halla abbiamo pensato, insieme con le altre blogger, di riproporvi un approfondimento simile sull'orso, uno degli animali chiave per la crescita della protagonista.

L'orso è un animale particolarmente rispettato in moltissime culture del mondo. La sua mole, la sua forza e la sua attitudine lo hanno reso un vero e proprio animale totem per popolazioni sparsi ai quattro angoli del globo: dall'America dei Pellerossa, alla Cina, all'Europa.
In generale alla figura di questo imponente mammifero sono associati significati positivi: spesso l'orso è simbolo di forza e coraggio, di buona volontà e, per il suo comportamento pacifico (tranne quando si sente minacciato), di pazienza. Questa interpretazione è la più comune della figura di questo imponente mammifero e può essere riscontrata in culture diversissime fra loro, dalla Grecia, al Giappone, alla Cina.



Tra i celti, inoltre, la figura dell'orso era prevalentemente femminile e rappresentava la gravidanza e l'attaccamento alla famiglia. E' questa interpretazione che prevale ne Il viaggio di Halla, dove la tata della protagonista, Matulli, per proteggere la bambina dalla matrigna si trasforma in un orso nero e la cresce insieme nella foresta insieme ai suoi piccoli orsetti. 

La figura dell'orso, inoltre, viene anche associata al mondo magico e ai culti sciamanici. In particolare, per i nativi americani l'orso simboleggiava il legame fra terra e cielo, una forza soprannaturale che agiva nel mondo degli uomini, portandoli alla meditazione e alla comprensioni dei misteri legati alla natura e al ciclo della vita. Non è un caso che l'orso fosse tra gli animali più rappresentati nei totem delle tribù e che sia il protagonista del film Disney Koda fratello orso, ambientato nei territori dei nativi americani.



Tuttavia l'orso non è visto in maniera inequivocabilmente positiva, anzi, la sua aggressività, seppur giustificata, ha spesso scatenato timori e paure nell'essere umano, che ha finito per collegare la figura di questo animale anche a significati negativi come malvagità, ferocia e bramosia. Inoltre, in alcune tribù indiane, gli sciamani indossavano pelli di orso per entrare in contatto con gli spiriti, anche e soprattutto quelli malevoli.

La tappa si conclude qui. Vi diamo l'appuntamento domani su I libri: il mio passato, il mio presente, il mio futuro con un approfondimento su i temi del libro



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