martedì 25 agosto 2020

Review Party: Doppia Identità - Brian Freeman

Buongiorno a tutti! Quali sono i generi che preferite leggere in estate? 
Per me chi dice estate dice thriller, o vabbè, anche romance, ma non c'è niente di meglio di un un buon giallo sotto l'ombrellone e quello di Brian Freeman, in uscita oggi per Piemme, è ottimo sotto tutti i punti di vista. 



TITOLO: Doppia Identità
AUTORE: Brian Freeman
COLLANA: Piemme
PREZZO (CARTACEO): 18,50€
PREZZO (EBOOK): 11,99€ 
TRAMA: Un nuovo thriller - a detta di molti suoi lettori il migliore - di un autore che sa far montare la suspense e creare trame mozzafiato. Un vero maestro del genere, riconosciuto da suoi pari come Michael Connelly e Jeffery Deaver.
Duluth, Minnesota. Un uomo muore in un incidente stradale causato da un cervo: i documenti che ha con sé sono falsi e nel bagagliaio viene ritrovata una pistola, ancora calda. La giornata del detective Stride è appena cominciata. Chi è quell'uomo? A chi ha sparato quella pistola da cui mancano due proiettili?
Nel frattempo, la scomparsa di una studentessa di cinema conduce Stride a un set cinematografico che lo riguarda personalmente: a Duluth, infatti, stanno girando un film basato proprio su un vecchio caso di Stride, e l'attore che lo impersona, Dean Casperson, è una celebrità hollywoodiana. Sul set c'è perfino l'ultima vittima del serial killer di allora, la donna che Stride salvò da morte certa. Mentre le riprese continuano, il noto attore comincia a mostrare un lato oscuro che nessun tabloid aveva mai rivelato. Nel tentativo di scovare la verità sul suo alter ego, Stride scoprirà, con l'aiuto del poliziotto Cab Bolton, un legame tra Casperson e la morte di una quindicenne. Ma l'uomo è disposto a tutto pur di proteggere la sua reputazione.




Doppia Identità è l’ultimo libro uscito in Italia di Brian Freeman, un conosciuto scrittore di gialli e thriller. Formalmente è un crossover tra due delle serie più amate dello scrittore: quella con protagonista Jonathan Stride, ambientata nel freddo Minnesota, e quella invece con Cab Bolton, che si svolge nell’assolata Florida.
Perché dico “formalmente”?
Perché io non ho mai letto nulla di Freeman, eppure ho letto volentieri Doppia Identità che, di per sé, è un romanzo perfettamente autoconclusivo con una trama assai complicata, tra casi che si intrecciano nel passato e nel presente, e una doppia ambientazione, l’innevata Duluth, Minnesota, e l’esclusiva isola di Captiva in Florida.
Lo spunto iniziale del romanzo sono le riprese di un film ispirato a un caso risolto proprio da Jonathan Stride: quello delle “ragazze in gabbia”, vittime di un serial killer che le lasciava morire di freddo e di inedia dopo averle rinchiuse in una gabbia; quando una delle stagiste scompare e un sicario dall’identità sconosciuta viene ritrovato morto sotto una tormenta di neve, Stride viene chiamato a indagare e si trova a scontrarsi con i divi di Hollywood in trasferta a Duluth, e il loro mondo, fatto di apparenza e di marciume nascosto dietro un sorriso perfetto.
Ho apprezzato i personaggi principali, sia dal lato Minnesota, cioè Stride, sua moglie Serena e la tosta Maggie Bei, che il rappresentante della Florida, il glamour Cab Bolton. Ovviamente la loro caratterizzazione rimane superficiale: l’autore ha avuto parecchi volumi per esplorare il loro passato e le loro motivazioni, ma vi assicuro che il contenuto di questo volume è comunque sufficiente al lettore che legge per la prima volta un libro di Freeman per immergersi nella storia e godersi la lettura. Anzi, devo dire che al termine del romanzo mi è rimasta la voglia di leggere altri libri di Freeman dedicati sia a Stride che a Bolton…
Per quanto riguarda lo stile, appare subito evidente che Freeman ha esperienza. C’è tensione, ci sono i colpi di scena, c’è un colpevole inaspettato che, col senno di poi, in realtà era sotto il naso del lettore fin da subito, ci sono false piste ma soprattutto, ciò che mi ha colpito è il fatto che non riuscivo a staccare gli occhi dalla storia. In pratica ho letto quattrocento pagine in due giorni e, al termine della lettura, ero rimasta completamente soddisfatta dalla soluzione del caso.
Sì, perché, al di là dello sviluppo dei personaggi e della scrittura dell’autore, è il caso il punto di forza di Doppia Identità. Las storia infatti si sviluppa su due binari: quello riguardante il caso delle Ragazze in Gabbia, e quello riguardante le riprese del film e il suo interprete principale, l’affascinante e potente Dean Casperson. Le due indagini si accavallano e si sovrappongono ma fino all’ultimo rimane il lettore il dubbio: i due casi sono veramente collegati o sono solo due binari paralleli che corrono vicini senza mai incontrarsi?
Per una risposta vi rimando alla lettura del libro.
Dunque la mia valutazione è di quattro stelline. Non do di più perché non è un romanzo perfettamente autoconclusivo (o almeno, lo è per la trama ma mi è mancato qualcosa a livello di personaggi che mi porterà a leggere anche i volumi precedenti) ma Doppia Identità è un thriller decisamente avvincente e, soprattutto, un’ottima lettura di fine estate da gustare sotto l’ombrellone.


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