lunedì 11 marzo 2019

Recensione: King of Scars - Leigh Bardugo

Ciao a tutti. Tra i miei obiettivi di quest'anno c'è anche quello di leggere di più in inglese. Pertanto, oggi vi lascio la recensione di un libro che, almeno per ora, è uscito solo in lingua (ma credo che, dato che la traduzione di Six of Crows è prossima, vedremo presto anche questo in Italia): si tratta di King of Scars di Leigh Bardugo, primo libro di una duologia dedicata a Nikolai. 


TITOLO: King of Scars
AUTORE: Leigh Bardugo
COLLANA: Orion
PREZZO (CARTACEO): 14,99€
PREZZO (EBOOK): 6,38€
TRAMA [ENG]: Face your demons . . . or feed themNikolai Lantsov has always had a gift for the impossible. No one knows what he endured in his country's bloody civil war - and he intends to keep it that way. Now, as enemies gather at his weakened borders, the young king must find a way to refill Ravka's coffers, forge new alliances, and stop a rising threat to the once-great Grisha Army. Yet with every day a dark magic within him grows stronger, threatening to destroy all he has built. With the help of a young monk and a legendary Grisha Squaller, Nikolai will journey to the places in Ravka where the deepest magic survives to vanquish the terrible legacy inside him. He will risk everything to save his country and himself. But some secrets aren't meant to stay buried--and some wounds aren't meant to heal.



The monster is me and I am the monster

King of Scars è il primo volume della nuova duologia di Leigh Bardugo, ambientata nel Grishaverse e dedicata al personaggio di Nikolai, che abbiamo conosciuto già dalla trilogia di Tenebre e Ghiaccio, di cui spero venga presto ripresa la traduzione in italiano, ormai ferma da anni a Tenebre e Ghiaccio.
La prima cosa che colpisce di questo libro è sicuramente l'estetica. Raramente ho visto romanzi così curati, sia nella copertina, metallizzata e con parti in rilievo, che sotto la copertina, con lo stemma dei Lantsov riportato in foglia d'oro, e tenete conto che stiamo comunque parlando di un'edizione normale, non da collezione.
Ma il contenuto sarà all'altezza del libro?
Via il dente, via il dolore: non è il libro migliore della Bardugo.
Ciò non toglie che sia comunque un romanzo ben scritto, e il fatto che i protagonisti siano personaggi già incontrati nei volumi precedenti aiuta ad immergersi nella storia, ma ci sono stati alcuni piccoli difetti che mi hanno impedito di dare una valutazione completamente positiva.
King of Scars si concentra sulla figura di Nikolai, re di Ravka, e sulle conseguenze che la maledizione del Darkling ha su di lui. Inutile dire che Nikolai è nato per essere protagonista di un romanzo: il suo carisma e la sua arguzia, infatti, regalano alcune delle pagine più belle di tutto il libro. Tuttavia non è l'unico protagonista della storia: ricoprono un ruolo fondamentale anche Zoya, impegnata al fianco di Nikolai nella lotta contro il mostro che vive dentro di lui, e Nina, alle prese con una missione sotto copertura a Fjerda.
Proprio Nina è uno di quegli elementi che mi ha lasciata perplessa, e non perché la sua sottotrama sia risultata noiosa o il suo punto di vista fosse peggiore degli altri, anzi! I capitoli di Nina sono particolarmente avvincenti e sono fra quelli che, a livello di trama, mi hanno preso di più.
L'unico problema è che risultano scollegati dalla storia principale, e non hanno un minimo di continuità con le vicende dei capitoli di Nikolai, al punto che, quando li leggevo, mi sembrava di avere a che fare con un altro libro del Grishaverse.
King of Scars, infatti, è narrato da cinque punti di vista: tre principali, Nikolai, Zoya e Nina, e due secondari, Dima e Isaak. Ma se, bene o male, gli altri quattro sono relativi a Nikolai e a quello che accade attorno a lui, o a causa delle sue azioni, quello di Nina è diverso e addirittura fuorviante.
Tanto valeva, a quel punto, scrivere un libro su Nikolai e uno su Nina.
Un altro aspetto che non mi ha troppo convinto è il modo in cui la storia è stata gestita. I primi capitoli, infatti, sono risultati incredibilmente lenti, e, paradossalmente, solo la parte di Nina riesce a dare un po' di pepe alla vicenda. Fortunatamente tutto cambia nella seconda parte del romanzo, in cui finalmente il ritmo si ravviva e, soprattutto, negli ultimi capitoli, che risultano non solo molto brevi, ma anche più ricchi d'azione delle quattrocento pagine precedenti.
Non dico che questa distribuzione degli eventi sia un errore, anzi, solo preferisco i libri in cui l'azione è ben distribuita dall'inizio alla fine, dato che la lunghezza di King of Scars, poco più di cinquecento pagine, non aiuta quando si leggono capitoli particolarmente lenti.
Una nota anche sul finale: non mi ha convinto, non per il suo essere in sospeso, ma proprio a livello di contenuto. Certo, il cliffhanger, in questo caso, regala una conclusione epica e che non si dimentica facilmente, ma non sono ancora totalmente convinta della scelta della Bardugo e sono curiosa di leggere come sbroglierà la situazione nel volume successivo.
Quindi la mia valutazione è di tre stelline e mezzo. Forse mi aspettavo qualcosa in più da King of Scars, ma rimane comunque un buon fantasy, in attesa che la conclusione di questa duologia ci dica se valga veramente la pena di leggere questa serie dedicata a Nikolai.

3 commenti:

  1. Ammetto di non aver letto minuziosamente la tua recensione per paura di incorrere in spoiler per la trilogia Grisha, ma vedendo il tuo voto finale non posso che essere curiosa di leggere questo libro. Al momento infatti sto leggendo Siege and Storm: ho appena incontrato il personaggio di Nikolai e già lo adoro!
    Non vedo dunque l'ora di leggere un libro a lui dedicato, anche se sarei stata più tranquilla vedendo un commento commento totalmente positivo!

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    1. Vai su Goodreads, le fan americane lo hanno adorato!
      No, la mia perplessità è dura da esprimere rimanendo senza spoiler! In ogni caso King of Scars ha comunque numerosi lati positivi, e il fatto che comunque metà dei capitoli siano narrati da Nikolai (che adoro) me lo ha fatto apprezzare lo stesso. In ogni caso leggerò di sicuro il seguito, anche solo per il fatto di averlo, cartaceo e in rilegato, sullo scaffale (dal vivo è il libro più bello che abbia mai visto)

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  2. Ah Nikolai *__* Non vedo l'ora di leggerlo...ma prima devo dedicarmi alla dilogia di Soc!

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