Ps: non preoccupatevi per i commenti. Purtroppo mi basta un giorno di malattia per scombussolare il tutto!, ma prometto che cercherò di rispondere a tutti prima del weekend!
1 – Pasticceria: un libro dolce.
IO: Forse un Giorno di Colleen Hoover è una delle storie più dolci e romantiche che abbia mai letto, come del resto la maggior parte delle storie Made in Hoover, il tutto senza però risultare mielosa o particolarmente stucchevole.
AMETYSTAH: Mi viene in mente un libro che è uscito la scorsa primavera, “Ovunque tu sarai”, della torinese Fioly Bocca. Nel risvolto della copertina viene presentato come “struggente e drammatico, pieno di speranza e di gioia, […], un romanzo sul potere magico di un incontro, quando lo sguardo di uno sconosciuto ti rivela che niente è per caso”. Sicuramente da leggere mentre si beve un buon Bicerin.
2 – Biblioteca: un libro che parla dell’amore per i libri.
IO: Una delle mie ultime letture, La Verità sul Caso Harry Quebert, parla non solo di un omicidio, ma anche dell’essere scrittori e dell’amore per i libri e per il proprio lavoro, ed è questo risvolto, oltre ovviamente alla presenza di un caso da risolvere, ad avermi fatto amare alla follia questo romanzo.
AMETYSTAH: Penso a “Leggere Lolita a Teheran”, in cui l’autrice, Azar Nafisi, parla della dittatura islamica instaurata da Khomeini attraverso la presentazione di una serie di classici, come Lolita di Nabokov, o Il grande Gatsby di Fitzgerald. E ovviamente ancheOrgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
3 – Museo: Un libro da conservare maniacalmente.
IO: In generale conservo maniacalmente tutti i libri autografati che ho, specialmente quelli di autori stranieri, ma i romanzi a cui forse tengo di più sono Vedi alla voce: Amore di Grossman e Chaos. La Fuga di Patrick Ness.
AMETYSTAH: “Cuore”, un po’ per lo spaccato di vita ottocentesca di Torino, quando si poteva morire anche per una broncopolmonite, un po’ perché è il primo libro che ho letto da sola.
4 – Negozio di abbigliamento: un libro da indossare tutti i giorni come uno stile di vita.
IO: Per me è Fangirl di Rainbow Rowell perché rappresenta, protagonista maschile a parte, il mio stile di vita: studentessa universitaria, figlia, blogger, amica. Mi sono riconosciuta al 100% nella protagonista!
AMETYSTAH: Sicuramente la saga di “Harry Potter”: tante volte mi piacerebbe essere una strega e inventare un incantesimo per fermare il tempo. Questo a livello superficiale. Invece, a un livello più profondo, trovo che questi libri siano un’ottima fonte educativa: si parla di bullismo e di pregiudizi e davvero non riesco a capire come mai molte persone ritengono quest’opera diabolica.
5 – Macelleria: un libro che manderesti al macello.
IO: Sicuramente After di Anna Todd, la peggiore lettura degli ultimi mesi: ancora mi sto scervellando sul fatto che passino a ripetizione la sua pubblicità in tv quando esistono libri molto più meritevoli di notorietà che non godono nemmeno di un trafiletto sul giornale!
AMETYSTAH: “I love shopping” di Sophie Kinsella: la protagonista è una giornalista che, oltre a non avere assolutamente voglia di lavorare, è pure malata di shopping compulsivo. Non poteva, però, mancare il lieto fine e allora eccola cadere in piedi. Certo, proprio come nella vita di tutti i giorni.
6 – Supermercato: un libro che va bene per tutti i gusti.
IO: Non credo esista un libro che possa piacere a tutti, ma la saga di Harry Potter ci si è avvicinata parecchio. Ormai non è più una serie di romanzi come le altre, ma la considero un vero e proprio classico del nostro tempo che chiunque, almeno una volta nella vota, dovrebbe leggere.
AMETYSTAH: Questa è difficile, se non impossibile, ma ci provo lo stesso e dico “La Divina Commedia”. D’accordo, non è un romanzo, ma un poema, però, dentro c’è veramente di tutto: amore, odio, lussuria, avventura, sfida…
7 – Scuola: un libro educativo.
IO: Come non citare il bellissimo Wonder di R.J. Palacio che mostra, con una storia non banale e un protagonista diverso dai soliti, come non bisogna mai giudicare qualcuno dalle apparenze.
AMETYSTAH: In questo periodo, è una scelta piuttosto difficile, visto come alcuni sindaci si stiano divertendo a mettere all’indice tutti quei libri che non rispecchiano le loro idee. Forse “Fiore di neve e il ventaglio segreto”, di Lisa See, per come presenta una società lontano anni luce dalla nostra. Certo, per leggere il terzo capitolo bisogna essere degli stomaci robusti, ma si sa: paese che vai, usanza che trovi.
8 – Bar: un libro da leggere per un momento di relax davanti a una tazza fumante.
IO: Per me relax è sinonimo di un qualsiasi libro di Anna Premoli: ormai sono due anni che i romanzi di questa autrice mi accompagnano nelle mie varie vacanze e devo dire che come letture senza preoccupazioni non sono niente male (e mia madre, che di solito non legge, è d’accordo con me!)
AMETYSTAH: Scelgo “Lady Susan” di Jane Austen. Romanzo epistolare, si legge in poche ore. E poi è della Austen.
9 – Ristorante: un libro per palati raffinati.
IO: Per rimanere in tema “palati raffinati” le Estasi Culinarie di Muriel Barbery rappresentano un romanzo non solo raffinato per quanto riguarda la prosa dell’autrice, ma anche per il protagonista, un famoso critico culinario in punto di morte e l’ambientazione, il palazzo di Rue de la Grenelle che diventerà famoso in seguito con L’Eleganza del Riccio.
AMETYSTAH: “Il cacciatore di aquiloni” di Khaled Hosseini. Ambientato in Afghanistan, ruota attorno all’amicizia tra due ragazzi. Amir e Hassan. Durante una caccia agli agli aquiloni, però, Hassan viene violentato dai bulli, ma Amir, che vede tutto, non interviene. Roso dai sensi di colpa e dalla gelosia, cerca di allontanare l’amico e suo padre simulando un furto. Vent’anni dopo, quando ormai è uno scrittore di successo e vive in America, riceve una telefonata, che lo farà tornare nel Paese natio.
10 – Profumeria: un libro che per te ha un prezzo esagerato.
IO: Sarà anche particolare ma spendere 35€ per La Nave di Teseo di un certo Straka, sotto cui si cela il papà di Lost J.J. Abrams, mi sembra un po’ eccessivo!
AMETYSTAH: Sono tanti i libri che hanno un prezzo esagerato, come per esempio “Il rosso e l’argento”, un saggio sul castello di Lagnasco e la famiglia Tapparelli, che costa ben 60€! Soldi ben spesi, però, a mio avviso, soprattutto considerando tutto il lavoro che c’è dietro la stesura di un simile mattone.
Nessun commento:
Posta un commento