Ciao a tutti. Il libro di cui vi parlo oggi è una graphic novel tratta da uno dei miei romanzi preferiti di sempre: sto parlando di Uno scontro di re di George R.R. Martin, libro secondo delle Cornache del Ghiaccio e del Fuoco, adattato da Landry Q. Walker e illustrato da Mel Rubi.
AUTORE: George R.R. Martin, Landry Q. Walker, Mel Rubi
COLLANA: Oscar Ink
PREZZO
(CARTACEO): 28,00€
PREZZO
(EBOOK): 11,99€
TRAMA: "Uno scontro di re" è il volume primo di due del secondo libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. In una terra di sinistra magia e violenza, ma anche di eroismo e passione, il cielo si accende di una cometa rosso sangue. Porterà trionfi o sciagure? Il fantasy di George R. R. Martin diventa un graphic novel d'autore
Dalle
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R.R. Martin sono nati una
moltitudine di opere collaterali: dagli spin off, scritti dallo stesso autore,
a volumi illustrati sui luoghi della saga, dalla serie tv, ai videogiochi fino
a questa graphic novel che, con molta ambizione, si pone l'obiettivo di
riportare a fumetti l'intera serie.
Lo
scorso anno sono usciti i primi due volumi di questa mastodontica graphic
novel, che insieme ripropongono sotto forma di vignette e grandi tavole
illustrate, il libro noto come Il trono di spade, mentre adesso è appena
arrivato in libreria il terzo libro, che ripercorre la prima metà di Uno
scontro fra re (o, se come me avete la vecchia edizione Oscar Bestsellers, il
romanzo Il regno dei lupi).
Sinceramente
non avevo letto le parti precedenti della graphic novel anche se, avendo letto
e riletto l'opera di Martin sapevo che avrei potuto iniziare la lettura dal
secondo volume senza rovinarmi alcun colpo di scena (ed infatti è stato proprio
così).
Ecco
allora le mie impressioni su quest'opera:
•
La prima cosa che mi ha stupito ma
davvero, davvero in positivo, è stata l'assoluta fedeltà all'opera di Martin.
Anche al costo di dare vita a un (mezzo) libro enorme (ogni libro per ora è
stato diviso in due, ma non escludo che i più grossi possano essere spezzati
anche in tre) gli autori hanno infatti riportato fedelmente ogni scena e ogni
capitolo del libro al punto che, spesso, anche i dialoghi mi sono sembrati gli
stessi del romanzo. Ciò quindi mi ha permesso di immergermi di nuovo nelle
atmosfere della Westeros di Martin senza avere l'impressione di avere a che
fare con un adattamento realizzato da altri, come è stato per esempio con il
telefilm.
•
Proprio riguardo a questa fedeltà
all'opera originale, mi sono piaciuti parecchio anche i disegni, o per lo meno
il fatto che gli autori abbiano deciso di appoggiarsi più alla descrizione del
romanzo che alla sere tv. Ciò quindi si traduce nel fatto che, mentre alcuni
personaggi, come Sansa e Tyrion, assomigliano alle loro controparti televisive,
altri, come Cersei, Arya ma soprattutto Jon, sono completamente diversi
dall'attore che li ha interpretati. E si, mi sono innamorata del Jon Snow della
graphic novel.
•
Tra l'altro l'attenzione per il
dettaglio dei due disegnatori è quasi ossessiva: il Folletto ha gli occhi di
due colori diversi (come nel libro), Daenerys dopo essere sopravvissuta al
fuoco ha perso la sua caratteristica chioma argentea (elemento che nella serie
tv è stato completamente ignorato) e anche tutti gli altri personaggi
rispecchiano alla perfezione la descrizione che me ha dato Martin, presentando
caratteristiche e lineamenti che nella serie, per un motivo o per un altro, non
è stato possibile inserire.
Per
quanto riguarda lo stile, come ho detto prima, i dialoghi sono ripresi paro
paro, adattati o ridotti, dall'opera originale e quindi, visto che per me i
primi tre volumi delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono tra i miei
fantasy preferiti, anche questa graphic novel finisce dritta dritta tra le
migliori letture dell'anno. Dopotutto, per quanto riguarda i contenuti, non vi
è una grande differenza tra romanzo e graphic novel, se non altro che nel primo
è possibile ammirare la mostruosa abilità della penna di Martin, mentre nel
secondo caso si possono apprezzare le capacità artistiche di Mel Rubi (Landry Q. Walker si è occupato dell'adattamento in questo genere).
Per
questo motivo la mia valutazione è di... quattro stelline e mezzo. Perché non
cinque?
Semplice
perché rispetto alla prima metà di Uno scontro fra re io preferisco la seconda
metà, e se questa graphic novel si è dimostrata così bella nella parte di
romanzo che mi piace di meno, figurarsi cosa potrà essere il secondo volume,
che contiene eventi del calibro della battaglia delle Acque Nere e della Casa
degli Eterni.
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